IN MENSE PESCARA E MONTESILVANO 80.798 PASTI. CARITAS, “CRESCE POVERTÀ ED ESCLUSIONE” | Notizie di cronaca

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PESCARA – Sono ben 80.798 pasti distribuiti dalle mense di Pescara e Montesilvano; 405 famiglie sostenute dagli Empori della Solidarietà; 2.030 persone che hanno chiesto aiuto al Centro d’Ascolto diocesano; 249 persone, tra uomini e donne senza dimora, accolte in dormitorio; 69 donne, 41 uomini e 13 minori immigrati accolti dal centro SAI Lape dream.

Questi alcuni numeri del primo bilancio per il 2024 della Caritas diocesana di Pescara-Penne: il quadro preliminare di un altro anno di interventi e servizi sul territorio in favore di persone e famiglie in condizioni di fragilità sociale ed economica.

“Anche quest’anno ci siamo scontrati con una situazione allarmante – dichiara Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana – i dati e i numeri raccolti ci parlano chiaramente di un territorio fiaccato da povertà e disagio sociale che impattano gravemente su singoli e famiglie, coinvolgendo anche e soprattutto tanti minori”.

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Per rispondere a questa situazione, alle porte del Natale, l’Arcidiocesi di Pescara-Penne, attraverso la Caritas, ha pensato anche per quest’anno di rafforzare la sua opera con alcune iniziative nell’ambito della campagna ‘Natale Solidale’, per rendere le festività di chi vive solo e in povertà un po’ meno difficili, grazie all’aiuto di quanti vorranno contribuire all’interno della comunità.

“Abbiamo messo in campo tre diverse iniziative – spiega De Dominicis – la prima, chiamata ‘Insieme a Te’, è rivolta a quanti vorranno mettersi a disposizione col volontariato in Cittadella dell’Accoglienza durante il periodo delle festività. Offriamo poi la possibilità di donare un pasto ai nostri accolti con soli 5 Euro attraverso l’iniziativa ‘Un pasto sotto l’albero’. Infine abbiamo pensato anche alla drammatica situazione internazionale con l’iniziativa ‘Vino Solidale’, che permetterà di ricevere una confezione da 2 bottiglie di vino della casa vinicola ‘Marramiero’,  fino ad esaurimento scorte, in cambio di un contributo che andrà a sostenere i progetti di Caritas Italiana e Caritas Gerusalemme in favore della popolazione civile in Terra Santa”.

Inoltre anche la Caritas diocesana di Pescara-Penne, unitamente a quelle di Novara, Bergamo, Modena, Forlì, Parma, Venezia, Vicenza, Cosenza, Trivento e Salerno, ha aderito al progetto “Accompagna una famiglia” – presentato ieri nella sede della Conferenza episcopale italiana a Roma – nato da un’idea di Caritas Italiana e Fondazione Conad Ets e sviluppato da Fondazione Snam Ets con l’obiettivo di sostenere le famiglie più in difficoltà delle nostre comunità, inserendole in un percorso di inclusione sociale.

Quest’ultimo promuoverà l’adozione di uno stile di vita più consapevole in riferimento a temi come l’educazione alimentare, energetica, finanziaria oltre che per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Il progetto avrà la durata di un anno, grazie al coinvolgimento di svariati enti del terzo settore, ognuno dei quali sarà specializzato in uno dei settori formativi che compongono il percorso.

Si partirà con la formazione di operatori e volontari delle Caritas aderenti, distribuiti in 10 territori, che raccoglieranno informazioni e competenze delle quali potranno beneficiare gli utenti dei servizi Caritas. Allo stesso tempo, alcuni percorsi formativi specifici verranno rivolti a 100 famiglie in situazioni di fragilità, in mondo da sostenere il percorso di autonomia e assistenza già intrapreso con le Caritas locali:

“Noi – afferma don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana – siamo conosciuti come quelli che sono vicini alle famiglie nelle situazioni di grande disagio, siamo invece meno conosciuti per le nostre attività di prevenzione che svolgiamo. Fra i compiti assegnati dai vescovi alla Caritas italiana c’è proprio quello della prevenzione. I numeri sono importanti e ci parlano di una povertà multidimensionale che colpisce soprattutto le famiglie; dietro ad un bisogno economico, spesso, scopriamo che ci sono diverse altre problematicità che affliggono queste famiglie; alla povertà materiale si aggiunge anche la povertà culturale, educativa e relazionale. Tutto questo richiede a noi di rispondere in maniera complessa. Grazie ai tanti partner potremo dare risposte in termini di accompagnamento, formazione e prevenzione. Quest’ultima, infatti, si inserisce fra gli obiettivi del progetto che sono inclusione, autonomia e incontro”.

Un’iniziativa, questa, destinata a non fermarsi nelle 11 diocesi pilota: “Sognando in grande – rilancia il presbitero pescarese -, vorremmo estendere il progetto a tutte le Caritas diocesane che accetteranno questa sfida. L’obiettivo principale riguarda soprattutto i più piccoli. Come diceva don Antonio Bello “la speranza è sicuramente un dono di Dio, ma va organizzata”. Il nostro progetto, infatti, vuole essere una speranza organizzata”.

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E come poche volte accade, il progetto “Accompagna una famiglia” abbraccerà anche il tema della povertà energetica: “Ad oggi – rileva Marta Luca, direttrice generale di Fondazione Snam Ets – 2 milioni di famiglie italiane soffrono di povertà energetica. Spesso i servizi presenti nelle diverse comunità vanno dal supporto alimentare al vestiario, servizi di carattere amministrativo soprattutto per i migranti. Vediamo purtroppo che quelli a contrasto della povertà energetica sono ancora piuttosto mancanti. Forse ancora è visto come un tema tecnico. Però sono sempre di più che le famiglie si trovano a scegliere tra mangiare e riscaldarsi. La volontà del progetto presentato è quella di accompagnare le famiglie coinvolte in un percorso di maggiore presa di consapevolezza”.

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