il Destination Management e il convitato di pietra; il mercato

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Claudio Dall’Accio

Riceviamo da Claudio Dall’Accio, presidente di Assidema (Associazione Italiana Destination Management), le seguenti interessanti considerazioni e le pubblichiamo volentieri

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per le imprese

 

Il Destination Management è un ambito complesso che richiede equilibrio tra esigenze dei viaggiatori, risorse del territorio e dinamiche del mercato. Quest’ultimo, spesso ignorato o sottovalutato, è invece cruciale per decretare il successo o il fallimento di ogni progetto. Trascurare le dinamiche di mercato porta a investimenti inefficaci, spreco di risorse e danni all’immagine delle destinazioni.

Esistono numerosi esempi di iniziative fallimentari. Alcuni grandi centri congressi, costruiti in aree periferiche, non hanno mai raggiunto il pieno utilizzo per la scarsa accessibilità e una domanda sovrastimata. In altre occasioni, parchi avventura o tematici sono stati creati senza considerare il target effettivo, risultando troppo limitati per il pubblico locale o poco attraenti per i visitatori internazionali.

Analisi

Anche molti festival o manifestazioni culturali, pensati per attirare grandi folle, si sono rivelati fuochi di paglia, lasciando il territorio senza infrastrutture durature o benefici economici concreti.

Per evitare errori, è fondamentale partire da un’analisi approfondita della domanda. Progetti di successo nascono dalla capacità di intrecciare le esigenze del mercato con una pianificazione strategica e sostenibile. Modelli virtuosi dimostrano che valorizzare punti di forza autentici, supportati da servizi di qualità e promozioni mirate, può trasformare una destinazione in una meta ambita e sostenibile. Solo così il Destination Management può generare valore duraturo per il territorio.

Claudio Dell’Accio

 

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Esistono numerosi esempi di iniziative fallimentari. Alcuni grandi centri congressi, costruiti in aree periferiche, non hanno mai raggiunto il pieno utilizzo per la scarsa accessibilità e una domanda sovrastimata. In altre occasioni, parchi avventura o tematici sono stati creati senza considerare il target effettivo, risultando troppo limitati per il pubblico locale o poco attraenti per i visitatori internazionali.

Analisi
Anche molti festival o manifestazioni culturali, pensati per attirare grandi folle, si sono rivelati fuochi di paglia, lasciando il territorio senza infrastrutture durature o benefici economici concreti.
Per evitare errori, è fondamentale partire da un’analisi approfondita della domanda. Progetti di successo nascono dalla capacità di intrecciare le esigenze del mercato con una pianificazione strategica e sostenibile. Modelli virtuosi dimostrano che valorizzare punti di forza autentici, supportati da servizi di qualità e promozioni mirate, può trasformare una destinazione in una meta ambita e sostenibile. Solo così il Destination Management può generare valore duraturo per il territorio.
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Nell’ambito del Panel “Accompagnare la transizione: il futuro del Green Deal europeo”, Donnarumma, che è anche presidente della Regione Europa Uic (Union internationale des chemins de fer) ha posto l’accento sull’importanza del dialogo e della collaborazione tra i vari operatori europei, «per raggiungere insieme gli obiettivi comunitari che prevedono il 55% di riduzione di CO2 al 2030».
Obiettivo ambizioso ma che, secondo il manager, può essere raggiunto anche promuovendo «un collegamento ferroviario efficace tra le diverse capitali europee con linee ad alta velocità che permettano di raggiungere importanti risultati anche dal punto di vista ambientale».
«Come Ferrovie dello Stato siamo pienamente impegnati nella realizzazione di opere che cambieranno la mobilità del Paese. Stiamo, infatti, portando l’alta velocità ferroviaria in zone del paese dove è assente (si pensi alla Napoli-Bari o alla Salerno – Reggio Calabria) e lo stiamo facendo anche grazie al Pnrr che ci ha assegnato circa 25 miliardi. Il nostro impegno, tuttavia, continuerà anche oltre il 2026 con investimenti di oltre 100 miliardi nei prossimi 5 anni per l’infrastrutturazione del Paese. Questo assieme agli investimenti per la modernizzazione dei treni  rappresenta un sostegno al raggiungimento degli obiettivi europei di ridurre del 90% le emissioni di CO2 dei trasporti entro il 2050». 
L’appuntamento ora è fissato al 12 dicembre, data in cui all’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà presentato il Piano Strategico del Gruppo Fs.
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[post_content] => Prende il via oggi alle 18 il nuovo format di interviste online Destination Management Talks, a cura di Massimo Caria, esperto di #HospitalityTech e innovatore nel campo della digitalizzazione per dmo, dmc e club di prodotto. Si tratta di una serie di 16 appuntamenti in onda il martedì sino alla prossima primavera su LinkedIn, Facebook e YouTube. Vedranno protagonisti alcuni professionisti del settore impegnati in un confronto snello e concreto della durata di circa 30/40 minuti sui temi cruciali per il futuro delle destinazioni turistiche.

La prima puntata coinvolgerà Giancarlo Dell’Orco nell’esplorazione delle strategie per valorizzare le aree interne attraverso la creazione di reti locali e la promozione dell’identità territoriale. Il 17 dicembre sarà invece la volta di Paolo Grigolli, che parlerà del ruolo dell’arte e della cultura per il cambiamento dei e nei territori. Il 14 gennaio interverrà quindi Federica Bosco sui temi delle certificazioni nel turismo sostenibile e su come queste possano migliorare la reputazione e l’attrattività di una destinazione. In calendario anche un intervento del referente sviluppo eventi di Travel Open Day, Claudio Dell’Accio, nonché di Antonio Pezzano, Luca Barbieri, Enrico Ferrero, Federico Alberto, Viktor Matic, Giacomo Andreani, Lucia Tucci, Federico Massimo Ceschin, Fabio Sacco, Matteo Bonapace, Hubert Rienzner, Luca Caputo e Oskar Schwazer.
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[post_content] => Quale il ruolo degli agenti di viaggi nella definizione di un prodotto incoming? E come costruire un’offerta adeguata a un mercato in costante divenire? Sono alcune delle domande a cui si è provato a dare una risposta in occasione di un’iniziativa organizzata a Grosseto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Travel Open Day, settore eventi di Travel Quotidiano: il primo evento in regione specificamente dedicato alle adv e ai tour operator del territorio.

Sul palco si sono alternati rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria e delle istituzioni locali, nonché gli esponenti di alcune tra i più importanti operatori del settore. Ne è emersa una figura chiave per l’incoming: il professionista dei viaggi organizzati, unico profilo realmente capace di garantire quel valore aggiunto in grado di far uscire il turismo dalle secche della massificazione di prodotto e quindi dai rischi dell’overtourism.

Il tutto, a patto naturalmente di riuscire a costruire una reale collaborazione tra tutti gli stakeholder del territorio, dando concretezza al mantra del fare rete. Un’espressione tanto amata a parole quanto poco poi tradotta in azioni concrete ma che mai come nell’incoming è condizione sine qua non di un’offerta di qualità.
Investire
“Investire sul ruolo di tour operator e agenzie di viaggio è fondamentale oggi, per far sì che il patrimonio di professionalità che hanno da offrire si rafforzi e possa offrire nuove opportunità ai viaggiatori che vorranno scegliere la nostra regione – ha confermato l’assessore a Turismo ed economia della Toscana, Leonardo Marras -. Occorre lavorare per intercettare sempre maggiore valore aggiunto e verticalizzare le esperienze turistiche”.

Non si può inoltre dimenticare il fattore innovazione, soprattutto in tema di digitalizzazione: un elemento necessario anche solo semplicemente per iniziare a parlare ai mercati internazionali, ma di cui spesso coloro che ne avrebbero più bisogno, soprattutto le destinazioni secondarie, risultano essere meno provviste.

“Quello a cui puntiamo – ha spiegato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi – è dare elementi di conoscenza alle agenzie di viaggio quando puntino a incrementare il loro lavoro con l’incoming, affinché lo facciano sfruttando prima di tutto gli strumenti che la regione mette loro a disposizione”.
Tre panel
La giornata si è quindi declinata in tre panel distinti: il primo ha visto il coinvolgimento del direttore nazionale Fto, Gabriele Milani, dei presidenti di Fiavet e Aidit Toscana, Pier Carlo Testa e Andrea Giannetti, nonché di Federica Bellinazzi di Maavi, di Carlo Gistri di Assoviaggi, e dei presidenti di Federalberghi, Confturismo-Confcommercio Toscana e di Assoturismo-Confesercenti della provincia di Grosseto, Daniele Barbetti e Gianluca Soldateschi.

A seguire sono intervenuti la presidente della traveltech Destination Italia, Dina Ravera, il senior account manager di GetYourGuide, Pio Macchiarulo, il ceo e produce manager dell’operatore tedesco specializzato sull’Italia Ottima Reisen, Antonio Giannandrea, il managing director del to incoming Trentino Holidays, Luca Moschini, e il director Italy dell’operatore dedicato al turismo attivo S-Cape Travel, Tullia Caballero.

Il pomeriggio, infine, è stato dedicato all’approfondimento delle strategie di promozione e verticalizzazione del prodotto Toscana, a cura dello stesso Tapinassi e di Flavia Cori della Fondazione Sistema Toscana. 

“Nel nostro paese sono presenti diversi modelli che funzionano molto bene – ha concluso Claudio Dell’Accio, referente sviluppo eventi di Travel Open Day -. Proprio per questo è importante conoscere come alcuni di questi hanno costruito il proprio prodotto destinazione, come lo hanno digitalizzato e quali sono stati gli accordi con i creatori dell’offerta turistica. La presenza delle associazioni di categoria, invece, è servita per stimolare proposte da parte loro sull’incoming e sulla formazione di tour operator e agenzie di viaggio in questo senso”.
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[post_content] => Nuova partnership tra l’operatore specializzato sull’Italia Imperatore Travel World e GoToFly, marketing carrier di Forlì Airport. L’accordo, strutturato sulla prossima summer season 2025, è finalizzato all’offerta di nuove opportunità di viaggio sulle destinazioni tricolori di particolare appeal. L’operazione mira ad ampliare il peso specifico del network GoToFly a cominciare dalla Sicilia, dalle isole e dalle più ambite località di villeggiatura del Sud.

L’obiettivo comune è la valorizzazione delle destinazioni domestiche, in modo da rispondere alla domanda via via crescente espressa dal mercato attraverso pacchetti completi corredati da servizi dedicati. Più in dettaglio, Imperatore Travel World si occuperà dello sviluppo di soluzioni su misura mirate alla propria clientela, distribuendole poi capillarmente attraverso la sua rete di agenzie di viaggio. “Siamo felici di annunciare la nuova collaborazione con GoTo Fly – sottolinea Tania Patalano, chief product manager del to campano -. Potremo, infatti, presentare ai nostri clienti ulteriori opportunità di viaggio su destinazioni di primario interesse, attivando collegamenti dedicati e proposte che garantiranno un’esperienza esclusiva e di alta qualità”.

“Questa intesa costituisce un primo traguardo prestigioso per noi – le fa eco Paolo Amodeo, chief operating officer di GoToFly -. La partnership siglata assieme a Imperatore ci consentirà da un lato di ampliare il ventaglio delle rotte da noi coperte e dall’altro di lavorare accanto a un vero protagonista del settore, contribuendo attivamente allo sviluppo del turismo in determinate aree del Sud”. L’accordo commerciale è operativo dal ieri 14 novembre, con i primi pacchetti e voli prenotabili direttamente sui siti web GoToFly e Imperatore Travel World.
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Giovedì 10 ottobre ore 15:30, alla fiera di Rimini, nell’ambito del TTG 2024, si terrà il Convegno “TURISMO OBIETTIVO 2035: momento della verità e nuove sfide. Clima, migrazioni e strategie di adattamento”. Ad aprire i lavori Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia. 

Come si sta preparando il Turismo, fortemente dipendente dalla sostenibilità per il suo sviluppo? Che grado di consapevolezza dimostrano le imprese e quali sono i trend più accreditati? Quali strumenti sono a disposizione di imprese e professionisti per reagire proattivamente agli scenari in mutamento? Quali esperienze positive emergono dai territori e dalle istituzioni locali da portare a esempio per ulteriori sviluppi? Questi in sintesi i temi del Convegno Confcommercio/Confturismo-TTG Travel Experience che proverà a misurarsi su un orizzonte temporale proiettato al 2023 ed al 2035, dove enormi mutamenti sono destinati a intervenire su elementi base per il settore come la ricchezza prodotta dalle principali economie mondiali, la stabilità e la sicurezza dei Sistemi Paese e l’assetto climatico del pianeta.

e i lavori il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli.

Partecipano: Andrea Giuricin, Economista, Professore associato Università Bicocca Milano; Nora Annesi, Ricercatrice, Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Flavia Coccia, Destination Manager e Vice Presidente Assidema; Giovanni Acampora, Componente Giunta Confcommercio-Imprese per l’Italia, Incaricato per la Transizione Ecologica e la Sostenibilità; Daniele Gatti, Amministratore delegato di Holiday Family Village – Porto Sant’Elpidio; Mattia Munerotto, Assessore al turismo, sport, commercio, attività produttive e politiche giovanili di Caorle – Comune Plastic Free; Emanuele Smimmo, titolare de Il Pescatorio – Roma; Irene Zambusi, Federalberghi Caorle e referente Plastic Free Comune di Caorle.

 
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[post_content] => Nuovi voli, con la recente novità del collegamento tra Trieste Airport e Stoccolma, outdoor ed enogastronomia, richiami per un numero di turisti sempre più elevato, ma soprattutto GO! 2025, per presentare Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura.

Sono queste alcune delle proposte con cui il Friuli Venezia Giulia si presenterà al Ttg Travel Experience, la più importante fiera b2b del settore turistico, in programma da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre alla fiera di Rimini.

Anche per questa edizione, PromoTurismoFVG parteciperà all’importante appuntamento, riferimento per la promozione del turismo mondiale, con lo stand “Io sono Friuli Venezia Giulia” a rappresentare la regione al padiglione 5 (stand 054-127-214), assieme a una trentina di operatori tra strutture ricettive, agenzie di incoming, reti di impresa e consorzi di tutto il territorio, pronti a illustrare ai tavoli di contrattazione le rispettive proposte.

Montagna – con la stagione invernale alle porte – mare, città d’arte e cultura, outdoor, bike, family ed enogastronomia le tipologie di offerta che caratterizzano la proposta del Friuli Venezia Giulia, territorio attrattivo e dinamico, come confermano i numeri di arrivi e presenze in costante crescita. Un territorio che sempre più si promuove – attraverso anche le importanti campagne di comunicazione avviate sul suolo nazionale e internazionale – nella sua unicità e nelle sue “brevi” distanze, che consentono di vivere opportunità differenti in un raggio di pochi chilometri.

Il Ttg sarà inoltre l’occasione per presentare ai tour operator e ai giornalisti un importante avvenimento per il Friuli Venezia Giulia, che vedrà celebrare il prossimo anno GO! 2025, con Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura, elemento di forte richiamo per i molti turisti che sceglieranno questa destinazione per scoprire la storia di un territorio di confine.
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell’Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l’importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale. 
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l’intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager “Vision 2030”, documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l’accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
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Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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[post_content] => Il Travel Open Day Hospitality di nuovo alla Spezia. Nel corso di una conferenza stampa alla Spezia è stata presentata la seconda edizione del TOD H che si svolgerà il prossimo 24 ottobre.

Grazie al patrocinio ed al supporto del Comune della Spezia, in primis del sindaco Pierluigi Peracchini e dell’Assessore al Turismo Maria Grazia Frijia, il Gruppo Travel porterà i migliori fornitori di servizi nazionali, dai fornitori digitali al revenue management, dalle aziende di arredamento alle assicurazioni di settore ad incontrare le strutture alberghiere ed extralberghiere del territorio. Un’occasione di confronto e formazione per le aziende alberghiere ed extra alberghiere che vogliono abbracciare il turismo sostenibile, migliorare l’offerta ed offrire servizi sempre più efficienti ai turisti.

«Il TOD H è un’occasione per ogni operatore del settore turistico – commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini –  per confrontarsi, crescere e capire come investire e migliorare i propri servizi in vista del futuro. Siamo impegnati su diversi fronti: con la candidatura a Spezia capitale della cultura del 2027. Stiamo per riaprire il nuovo Museo Camec ed il Teatro Civico restaurato. Sono tantissimi i progetti per i prossimi due anni perché siamo convinti che sia necessario investire a 360 gradi sul tema dell’ospitalità».

Intanto il turismo cresce nella provincia della Spezia: tra luglio ed agosto gli arrivi hanno superato il milione e si tratta di dati parziali.

«Iniziative come il Travel Open Day Hospitality – aggiunge Maria Grazia Frijia, assessore al Turismo della Spezia – vanno nella direzione di migliorare la qualità dell’offerta , sono occasioni che fanno crescere l’operatore ma anche la qualità del lavoro. Rispetto al Travel Open Day del 2023 è importante che ci si focalizzi anche sui parametri che l’ Europa ci chiede. Sostenibilità, sociale e qualità, questi sono sicuramente aspetti che danno valore in più all’iniziativa».

Alla conferenza stampa hanno preso parte Antonella Simone in rappresentanza di Rete Imprese,  Claudio dell’Accio,  presidente dell’Associazione Italiana Destination Manager ed Elisa Marchi di Damaris in rappresentanza dei professionisti che prenderanno parte al momento formativo che sarà organizzato durante il TOD Hospitality.

Il Tod H 2024 infatti avrà una prima parte di formazione dedicata alle Strategie per un Turismo Sostenibile,  allo scopo di fornire  un momento di confronto su tematiche che hanno un impatto notevole sulle scelte dei viaggiatori ma anche su chi lavora nel settore.

L’obiettivo di questa edizione del TOD Hospitality è di puntare sull’impatto ambientale (ESG) ma anche di offrire una visuale sulla possibilità di avere la tecnologia come alleato e di parlare di eventuali bandi a disposizione.

La formazione tratterà alcune tematiche, partendo, grazie alla consulenza di Damaris, dalle potenzialità del report ESG per il settore hotellerie e hospitality, in ottica Agenda 2030. L’adesione ai principi ESG non solo risponde a richieste sempre più pressanti di sostenibilità da parte dei clienti e partner, ma può tradursi in vantaggi finanziari concreti.



Si affronterà l’Hospitality da più punti di vista grazie anche alla Coach e formatrice Deborah di Donna: il settore ha attraversato trasformazioni significative dettate dal contesto globale e l’attenzione si è spostata al benessere della persona dando vita ad un turismo orientato alla cura di sé. Questa trasformazione richiede ai professionisti competenze multiformi e trasversali, inclusa l’empatia, la strategia, l’innovazione e il project management. 

Mens sana in casa sana, costola dello studio MA2A dedicata alla sostenibilità e al benessere,  presenterà i vantaggi dell’adozione di materiali naturali e soluzioni per l’efficienza energetica nel settore dell’hotellerie, con particolare attenzione alla rispondenza ai criteri ESG. Investire in bioedilizia e risparmio energetico nel contempo migliora il comfort e il benessere degli ospiti, sempre più attenti a soggiorni sostenibili, e porta a concreti risparmi di gestione.

Mindmash aiuterà ad esplorare come IoT e AI stiano trasformando il settore del turismo, mettendo al centro l’importanza dei dati. Grazie al monitoraggio in tempo reale e l’intelligenza artificiale, queste tecnologie consentono di migliorare la sostenibilità e l’efficienza operativa, riducendo l’impatto ambientale e offrendo esperienze personalizzate ai visitatori.

Ed infine si parlerà di Controllo di Gestione e Consulenza Strategica per le Imprese Alberghiere, strumenti essenziali per ottimizzare la gestione economico-finanziaria delle strutture ricettive. RSI Solutions e Gotech hanno sviluppato Manager Planner, un software per automatizzare la gestione dei dati aziendali.
 
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