La ricerca di UniTrento premiata dalla Fondazione Telethon

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Sono 2 i progetti vincitori dell’Università di Trento per il quarto round del bando Multi-round di Fondazione Telethon che assegna più di 390 mila euro alla ricerca in Trentino Alto Adige e 6,35 milioni di euro in Italia. I fondi, raccolti grazie alle donazioni dei cittadini e delle cittadine, finanzieranno la ricerca sulle malattie genetiche rare. Entrambi gli studi scelti sono portati avanti da ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata – Cibio. I progetti sono stati valutati dalla Commissione medico scientifica della Fondazione, composta da 28 membri, che si sono avvalsi del supporto di 199 revisori esterni.
I lavori selezionati dell’Università di Trento
Marta Biagioli
, professoressa di Genetica, insieme al suo team approfondirà i meccanismi molecolari alterati nella malattia di Huntington, una malattia genetica e neurodegenerativa causata dal decadimento di neuroni situati in specifiche aree cerebrali: striato e corteccia cerebrale. Nonostante l’identificazione della mutazione che causa la malattia sia avvenuta trent’anni fa, non esistono ancora trattamenti efficaci. Da qui, la necessità di esplorare ulteriori meccanismi patologici per trovare nuovi bersagli farmacologici. Il progetto si concentra su una nuova molecola di RNA circolare – circHTT – prodotta dalla stessa regione sottoposta a mutazione nella malattia di Huntington. CircHTT, recentemente scoperto dal gruppo di ricerca di Biagioli, è presente ad alti livelli nel cervello e fortemente aumentato nelle condizioni di malattia. L’obiettivo di questa ricerca è illustrare come funziona circHTT e come una sua modulazione, tramite riduzione della sua espressione, possa regolare processi cellulari alterati nella malattia di Huntington.
Emiliano Biasini, professore di Biochimica, studierà con il suo gruppo le malattie da prioni, rari disturbi cerebrali che possono colpire sia gli esseri umani che gli animali. Negli esseri umani, questi disturbi includono la malattia di Creutzfeldt-Jakob, la sindrome di Gerstmann-Sträussler-Scheinker e l’insonnia familiare fatale. Le patologie possono avere origine genetica, trasmettersi orizzontalmente o manifestarsi spontaneamente. Tutte le forme di malattie da prioni hanno un meccanismo patogenico comune: la conversione di una proteina normale, chiamata PrP, in una forma tossica, chiamata PrPSc. La PrPSc può propagarsi come un agente infettivo, provocando la conversione delle molecole PrP situate sulla superficie delle cellule neuronali in nuove molecole di PrPSc. Di conseguenza, la PrPSc si accumula nel cervello e provoca la morte neuronale. Un meccanismo simile si verifica nelle forme genetiche delle malattie da prioni quando mutazioni specifiche alterano la stabilità e la funzione della proteina PrP. Il gruppo guidato da Biasini ha utilizzato un nuovo test di laboratorio per identificare agenti chimici in grado di contrastare la tossicità delle molecole PrP mutanti. Negli ultimi anni, il gruppo ha lavorato per migliorare queste sostanze chimiche per renderle adatte all’uso nei pazienti con malattie da prioni. Tuttavia, bisognerà prima migliorare ulteriormente le proprietà farmacologiche di queste molecole e dimostrare la loro efficacia in modelli animali di malattia da prioni: il progetto è focalizzato sul raggiungimento di questi obiettivi.
Il bando Multi-round della Fondazione Telethon
La Fondazione Telethon è una delle principali organizzazioni biomediche italiane per la raccolta fondi, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Il bando Multi-round è stato avviato nel 2021 per permettere ai ricercatori, che desiderano richiedere i finanziamenti, di poter presentare i propri progetti in quattro occasioni nell’arco di tre anni, eventualmente rivedendoli e ripresentandoli alla luce dei commenti della commissione di esperti in caso di valutazione negativa. Grazie a quest’ultima assegnazione, sono oltre 3.000 i progetti finanziati dalla Fondazione dalla sua nascita. La valutazione dei progetti avviene tramite il metodo della peer review sul modello delle principali agenzie internazionali di finanziamento della ricerca, come per esempio i National Institutes of Health (NIH) statunitensi. A valutare i progetti sono esperti internazionali o Italiani che lavorano all’estero che non hanno conflitti di interesse rispetto al progetto da valutare. In occasione di ogni bando, i revisori esterni che supportano la CMS possono essere individuati sia nella banca dati di Fondazione Telethon, che ad oggi ne conta circa 9000, sia coinvolti ex novo. I nuovi progetti finanziati permetteranno, tra gli altri, lo studio sulla disabilità intellettiva, disturbi dello neurosviluppo, deficit CDKL5, malattia di Huntington, sindrome di Aicardi-Goutieres, leucodistrofia autosomica dominante, ceroidolipofuscinosi, malattia da prioni, malattia di Krabbe, sindrome di Angelman, malformazione cavernosa cerebrale, fibrosi cistica, immunodeficienze primitive, retinite pigmentosa e progeria. Infine prosegue fino al 22 dicembre la Maratona di Fondazione Telethon, giunta alla 35esima edizione, per continuare a sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. 



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