Nel periodo natalizio, le piazze di Roma si sono trasformate, come ogni anno, in veri e propri salotti a cielo aperto, adornate da alberi di Natale che diventano punti di riferimento luminosi, capaci di radunare romani e turisti attorno alla magia delle feste. Ogni quartiere, ogni luogo storico, sembra voler offrire la propria interpretazione dell’albero natalizio, dando vita a una varietà di stili e atmosfere che contribuisce a rendere la città ancor più suggestiva.
L’abete di Papa Francesco
A piazza San Pietro per il Natale 2024 l’albero proviene dalla Valle di Ledro, nella provincia di Trento, nel Trentino-Alto Adige. Questa scelta è in linea con la tradizione del Vaticano di selezionare ogni anno un abete da una diversa località, spesso montana e con un forte legame con la natura e la sostenibilità. L’albero proveniente da Ledro è un maestoso esemplare di abete rosso (Picea abies), accuratamente selezionato in modo da garantire che il suo prelievo non danneggi l’ambiente circostante. Infatti, la comunità locale si impegna nella gestione responsabile dei boschi, sostituendo l’esemplare donato con nuove piantumazioni. Questo approccio riflette la crescente attenzione delle comunità coinvolte verso la sostenibilità, la tutela del Creato e la promozione di un messaggio di armonia tra uomo e natura, in linea anche con i temi giubilari 2025 espressi da Papa Francesco.
Albero rosso antiviolenza e solidale
A piazza San Lorenzo in Lucina in pieno centro della città eterna l’albero che svetta tutto di rosso addobbato è stato acceso con la conpartecipazione delle note musicali della banda dei Carabinieri. L’associazione “Piazza San Lorenzo in Lucina” ha voluto realizzare un albero di Natale interamente composto da materiale riciclato e illuminato con luci a LED a basso consumo. Il progetto è stato sostenuto da FeUse, azienda specializzata nella creazione di oggetti di collectible design, caratterizzati da pezzi originali ed esclusivi pensati secondo i più innovativi criteri di sostenibilità e dell’economia circolare. Inoltre, la scelta di colorarlo di rosso esprime un chiaro messaggio: dire NO alla violenza contro le donne.
L’albero dei diritti umani
Per via dei lavori in corso per il Giubileo che è ormai alle porte (inizia infatti il 24 dicembre 2024) e che non sono ancora conclusi il Comune di Roma non ha previsto un albero di Natale a piazza Venezia; allora il Campidoglio ha acceso l’Albero dei diritti umani, un segno di luce e speranza nel cuore della Capitale. L’inaugurazione, svoltasi in via San Pietro in Carcere, nei pressi dei Fori Imperiali, si collega idealmente all’albero già illuminato a piazza del Popolo dallo scorso 8 dicembre. La cerimonia di accensione, avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì 10 dicembre, ha visto la presenza della presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dell’ospite d’onore Mara Venier, alla quale è stata consegnata una medaglia di Roma Capitale. “Da Roma un messaggio di speranza al mondo intero”, ha commentato Celli, sottolineando il valore simbolico dell’Albero dei diritti umani nella ricorrenza della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Bulgari a Trinità dei Monti
Infine, il nuovo albero di Natale firmato Bulgari, posizionato ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, è stato il primo a illuminare la Città Eterna. Questo allestimento, ispirato all’iconico motivo del serpente che la Maison introduce già negli anni ’40, rende omaggio a un simbolo profondamente radicato nella storia del marchio. La struttura, realizzata con una raffinata ellissi in plexiglass trasparente, avvolge una spirale in ottone, creando un effetto luminoso che richiama le celebri linee serpentine delle creazioni Bvlgari. La scelta di Trinità dei Monti non è casuale: Bulgari, fondata a Roma nel 1884, ha contribuito nel 2016 al restauro della storica scalinata, consolidando il proprio legame con il patrimonio artistico e culturale della Capitale. Questo albero, dunque, non rappresenta solo un gesto estetico, ma anche un tributo alla città che ha visto nascere e crescere la Maison, proiettando nello splendore natalizio del 2024 un messaggio di bellezza, tradizione e continuità.
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