GINEVRA – Siamo ormai in piena stagione delle festività natalizie e del Capodanno 2025; e molti italiani hanno programmato o stanno programmando viaggi verso destinazioni extra-UE. Alcune mete offrono esperienze esotiche, paesaggi incantevoli e, in alcuni casi, la possibilità di far leva su tassi di cambio vantaggiosi in grado di aumentare il potere d’acquisto dei viaggiatori. Secondo un sondaggio condotto da YouGov, il 16% degli italiani ha dichiarato di voler partire durante il periodo natalizio, con il 35% di questi orientato verso mete fuori dall’Europa, a dimostrazione di una crescente voglia di esplorare orizzonti lontani.
Il settore turistico si sta mostrando abbastanza resiliente, nonostante le sfide affrontate negli ultimi anni e l’attuale situazione geopolitica mondiale. A conferma di quanto appena scritto, l’Osservatorio Bluvacanze, parte del gruppo MSC, segnala un aumento delle prenotazioni del 50% rispetto all’anno scorso, con una particolare predilezione per destinazioni a lungo raggio. Tra le mete più richieste – benché non siano necessariamente le più economiche – figurano il Marocco, il Sudafrica, le Maldive, i Caraibi e l’Oceano Indiano, accanto ad altre destinazioni asiatiche come Thailandia, Cambogia e Malesia. Anche paesi come Messico, Giappone e Nuova Zelanda si confermano tra le preferenze degli italiani, grazie alla loro capacità di offrire una combinazione di bellezze naturali, cultura vivace ed escursioni uniche.
Uno dei fattori che stanno influenzando le scelte di viaggio è il vantaggio economico derivante dalle fluttuazioni dei tassi di cambio. In Sud America, il Messico si distingue per una dinamica favorevole, dove con un euro è possibile acquistare il 7,5% in più rispetto all’anno scorso e il 9% in più rispetto all’Italia. Questo rende il Paese una destinazione ideale per scoprire le meraviglie storiche di Chichén Itzá, le spiagge della Riviera Maya e una cucina che conquista ogni palato. Anche in Bolivia, nonostante un’inflazione elevata (7,94%), i turisti possono godere di un costo della vita contenuto e paesaggi straordinari come il Salar de Uyuni.
Diversa è la situazione in Asia: in destinazioni come il Giappone, l’euro ha perso il 3,0% di potere d’acquisto rispetto all’anno scorso e l’1,6% rispetto all’Italia. Questo significa che i turisti italiani spenderanno leggermente di più per visitare le meraviglie del Paese del Sol Levante, dai templi millenari alle vibranti metropoli come Tokyo e Kyoto.
In Thailandia, il cambio sfavorevole (-5,7%) rispetto all’anno scorso non ha fermato i viaggiatori italiani, attirati da spiagge mozzafiato e mercati vivaci. Anche in Cambogia e Malesia, dove il potere d’acquisto dell’euro è diminuito rispettivamente del 5,6% e del 9,2%, l’attrattiva delle esperienze autentiche e dei costi generalmente competitivi resta un punto forte.
Negli Stati Uniti, il cambio euro-dollaro ha comportato una perdita del 5,6% di potere d’acquisto rispetto all’anno scorso e del 4,3% rispetto all’Italia. Tuttavia, città iconiche come New York continuano ad attrarre un gran numero di visitatori, specialmente durante il periodo natalizio, quando l’atmosfera diventa ancora più magica.
Tra le scelte degli italiani non manca l’Africa, che offre una combinazione vincente di ricchezza culturale e basso costo della vita. In Marocco, il potere d’acquisto dell’euro è calato del 4,7%, ma i souk di Marrakech e le dune del Sahara continuano a rappresentare un’attrattiva irresistibile. In Sudafrica, nonostante una perdita del 9,1% di potere d’acquisto, i safari e la visita a Cape Town restano esperienze imperdibili.
La Nuova Zelanda, infine, rappresenta una delle mete più suggestive per le vacanze di Natale e Capodanno, con un tasso di cambio sostanzialmente invariato e una cultura unica che conquista i cuori dei viaggiatori. Per chi cerca relax su spiagge di sabbia bianca, invece, le Maldive e i Caraibi restano mete da sogno, nonostante tassi di cambio generalmente meno favorevoli.
L’interesse per destinazioni extra-UE non è soltanto una questione economica. È vero che, secondo un’indagine di Skyscanner, fattori come il costo del volo (62%) e dell’alloggio (58%) incidono significativamente nella scelta della meta. Tuttavia, la crescente propensione degli italiani a investire in viaggi di qualità emerge anche dall’interesse per servizi di lusso, come il passaggio a classi premium nei voli: il 34% dei viaggiatori ha dichiarato di essere disposto a spendere di più nel 2024.
Le prospettive per il turismo italiano per la fine del 2024 e l’inizio del 2025 sono promettenti, con un aumento previsto della spesa per i viaggi e una crescente apertura verso nuove destinazioni. La combinazione di talvolta tassi di cambio vantaggiosi, paesaggi mozzafiato e un rinnovato desiderio di esplorare il mondo lascia presagire un’annata record per il settore. Pianificare con attenzione e monitorare le fluttuazioni valutarie si rivelerà essenziale per garantire il massimo valore dal proprio viaggio, trasformando il Natale 2024 e il Capodanno 2025 in esperienze indimenticabili.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link