La storia tra Giovanni Giunti e il Perugia continuerà, il centrocampista classe 2005 si conferma una delle poche note positive di questa travagliata stagione del Grifo. Cresciuto nel settore giovanile del Fano, Giunti passa al Perugia Under 17 nel luglio 2022, dove incontra mister Alessandro Formisano. Proprio Formisano lo porta in pianta stabile in Serie C nella stagione 2023-24, facendolo esordire con la prima squadra. Una parabola ascendente che non sembra volersi fermare.
La dirigenza del Perugia punta sul talento di Giovanni Giunti
La dirigenza del Perugia non vuole privarsi di Giovanni Giunti, soprattutto alla luce delle brillanti prestazioni che il classe 2005 sta fornendo in questa stagione. Fino ad ora sono 16 le gare disputate in Serie C, a cui si aggiungono tre in Coppa Italia. Su di lui si è registrato l’interesse di diversi club di categorie superiori, soprattutto di Serie B. Questo ha spinto il club umbro a voler rinnovare il contratto del giovane talento, attualmente in scadenza a giugno 2026, con un adeguamento salariale annesso.
Il calciatore desidera continuare ad indossare la maglia biancorossa, e il suo entourage sta già lavorando con la dirigenza del Grifo per limare gli ultimi dettagli. Il destino di Giunti appare sempre più a tinte biancorosse, grazie a una strategia della società orientata a costruire un Perugia composto da giovani talenti affamati.
Come dichiarato dal direttore generale Mauro Meluso, il mercato di gennaio vedrà il Grifo protagonista, con l’obiettivo di sfoltire la rosa e rinnovarla con giovani talenti, probabilmente provenienti dall’Argentina grazie all’asse societario composto dal presidente Javier Faroni e dall’agente Fabio Triulzi. Questo rinnovamento mira a lanciare giovani promesse nel calcio che conta. Il rinnovo di Giunti rappresenta quindi un segnale di continuità e ambizione, lasciando intravedere un futuro roseo per il Perugia.
Perugia-Pianese: l’ultima gara del 2024
Il Perugia vuole chiudere questo travagliato 2024 con una vittoria. Domenica 22 dicembre, alle ore 17:30, allo stadio “Curi” arriverà la Pianese dell’ex tecnico biancorosso Alessandro Formisano. La gara d’andata terminò con un emozionante 3-3: i padroni di casa si portarono sul 3-0 nei primi venti minuti, ma il Grifo riuscì a rimontare nella ripresa, fissando il risultato sul pareggio.
Entrambe le squadre arrivano all’appuntamento reduci da sconfitte. Il Perugia, guidato da mister Zauli, ha perso per 2-1 contro il Pontedera nell’ultimo turno, una gara caratterizzata da una prestazione sottotono, soprattutto considerando la vittoria convincente ottenuta nel penultimo turno contro il Campobasso per 2-1. Contro il Pontedera si è rivisto il solito Grifo, indolente e pigro.
Contro la Pianese sarà fondamentale non sbagliare l’approccio. I toscani dispongono di un attacco pericoloso, con Mignani e Mastropietro, entrambi autori di sette gol in stagione. Mister Zauli dovrebbe avere nuovamente a disposizione Luca Di Maggio, assente nelle ultime gare per un problema muscolare. Seghetti, invece, partirà dalla panchina, a causa di un attacco febbrile che lo ha tenuto lontano dagli allenamenti. Probabilmente sarà impiegato nella ripresa.
La Pianese: una neopromossa da non sottovalutare
Nonostante lo status di neopromossa, la Pianese ha dimostrato di non essere una squadra da sottovalutare. I toscani hanno raccolto 24 punti in 19 partite, un bottino di tutto rispetto per una formazione alla sua seconda apparizione tra i professionisti. Dopo la rescissione consensuale con l’ex tecnico Fabio Prosperi, la squadra è stata affidata a Formisano, ex allenatore del Perugia.
La Pianese è una squadra giovane ma ben organizzata. Il loro modulo 3-5-2, molto offensivo, ha messo in difficoltà molte squadre del girone B. L’attacco, guidato da Mignemi e Mastropietro, è il punto di forza dei toscani. A centrocampo, la coppia Simeoni-Odjer garantisce esperienza e solidità, mentre in porta troviamo Pietro Boer, ex terzo portiere della Roma e vincitore di una Conference League.
Il Perugia dovrà fare attenzione alle ripartenze letali dei toscani e cercare di imporre il proprio gioco, evitando gli errori che hanno compromesso molte gare in questa stagione. Una vittoria non solo chiuderebbe il 2024 con una nota positiva, ma sarebbe anche un’iniezione di fiducia per affrontare il girone di ritorno con maggiore determinazione.
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