“Sarò contento quando ti prenderanno a calci”

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Fonteno (Bergamo), 23 dicembre 2024 – “Una ragazzetta sciagurata” che troverà una fila di italiani “pronti a prenderla a calci” quando la troveranno per la terza volta a calarsi nell’Abisso del Bueno Fonteno. Le parole, pesantissime e senza filtri, rivolte alla speleologa 32enne bresciana non arrivano da uno dei soliti hater che a volte si nascondono dietro una tastiera, ma da una figura di primo piano quanto meno a livello altoatesino che è l’ex assessore provinciale leghista Massimo Bessone, già vicepresidente del Consiglio provinciale di Bolzano.

Lo sfogo su Facebook

Il politico sudtirolese si è, per così dire, sfogato su Facebook – dove critiche e parole poche cortesi nei confronti della speleologa non erano mancati – scrivendo in un post pubblicato il 19 dicembre che “l’Italia esulta, giustamente, di gioia per il salvataggio della speleologa #OttaviaPiana, salvata per la seconda volta in poco più di un anno in gravi condizioni da una grotta proibitiva”. Questo grazie “a 159 tecnici del Soccorso alpino, decine di operatori del pronto soccorso e medici per giorni si sono alternati, dentro e fuori dalla grotta, per poter salvare la ragazza. Padri e madri di famiglia che hanno messo a rischio loro vita per salvare una ragazzetta sciagurata alla quale l’esperienza non ha insegnato nulla!”. Ma non finisce qui.

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La barella con la speleologa Ottavia Piana portata fuori dalla grotta nell’Abisso Bueno Fonteno

“Calci nel sedere”

“Personalmente sono contento che questa ragazza sia potuta tornare a casa per riabbracciare i genitori – continua Bessone – e lo sarò anche quando, una volta guarita, se vorrà rientrare nella grotta, troverà una fila di italiani che la prenderanno a “calci nel sedere” per insegnarle a vivere nel rispetto di tanti professionisti che rischiano la vita per salvarla e di chi paga le tasse e attende una visita medica all’ospedale da mesi e vede i soldi utilizzati in questo modo invece che per la sanità!”. Il post non è ovviamente passato inosservato. Quasi 200 i commenti di reazione alle parole tranchant di Bessone – già consigliere comunale a Bressanone – fra chi condivide quelle espressioni e tantissimi che le condannano e insultano l’esponente leghista.

Puntualizzazione

Come Lory Nox, anch’egli speleologo che gli replica in maniera puntuale punto dopo punto: “Per praticare speleologia si segue un apposito corso riconosciuto a livello nazionale; Siamo coperti da una assicurazione privata in caso di infortuni; l’infortunio di Ottavia è stato causato da un improvviso cedimento di una roccia; in speleologia si studiano, tra le altre cose, la salute dei corsi d’acqua sotterranei e le falde idriche…cioè l’acqua che anche lei usa per bere e per lavarsi, o per innaffiare il suo orticello; nessuno di noi speleologi percepisce uno stipendio per tale attività e anzi ci rimettiamo soldi nostri”. Infine l’invito a partecipare a un incontro di speleologia per fare “luce nel suo buio”. Meno “professionale” Anto Bianchi: “A quante promesse fatte dalla lega non mantenute siamo? Perché potrei paragonare il discorso del farsi da parte, pagati con i soldi degli italiani (veramente a sto giro) che forse forse vi conviene fare silenzio”. 

La barella col corpo della speleologa viene condotta fuori dalla grotta

La barella col corpo della speleologa viene condotta fuori dalla grotta

“È una professionista”

Mentre rincara la dose Elle Key: “Caro Massimo, credo che chi paga le tasse dovrebbe essere molto più preoccupato dei 50 milioni di euro che il suo partito ha rubato, piuttosto che delle spese di recupero di una professionista che stava facendo il suo lavoro. Non per fare di tutta l’erba un fascio (“fascio”) ma voi altri minorati mentali non perdete mai una buona occasione per fare la figura degli imbecilli. Complimenti”. Il boomerang degli insulti torna insomma pesantemente indietro a Bonelli.

I chiarimenti del Soccorso alpino

Sulla questione dei costi sostenuti per il salvataggio, perché inevitabilmente una volta tirato un sospiro di sollievo per averla riportata a casa sana e salva si era aperto questo tipo di dibattito, era intervenuto Marco Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, che aveva chiarito che “il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico riceve finanziamenti annui dalle regioni e dallo Stato che garantiscono la formazione, l’acquisto di automezzi e materiali tecnici, ma pure di affrontare le spese dei soccorsi”. “Ci sono altri interventi che passano totalmente inosservati – aveva aggiunto – ma che sempre, per una singola persona dispersa in montagna, un escursionista, un cacciatore, un fungaiolo, richiedono ore e ore di volo di elicotteri. Per un intervento del genere i costi sono enormemente più elevati di questo”.

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