110 metri ostacoli maschili
Grant Holloway ha colmato l’unica lacuna che mancava alla sua collezione vincendo la prima medaglia d’oro olimpica a Parigi in 12”99 (unico tempo al di sotto dei 13 secondi nella finale). Holloway è stato uno dei sei atleti ad infrangere la barriera dei 13 secondi.
Holloway ha difeso con successo con successo il suo titolo mondiale indoor sui 60 metri ostacoli a Glasgow in 7”29 allungando la sua striscia vincente che dura dal 2014 quando gareggiava nelle competizioni delle high school. Holloway ha vinto inoltre la finale dei Trials olimpici statunitensi di Eugene con 12”86 battendo Freddie Crittenden (12”93) e Daniel Roberts (12”96 prima prestazione della sua carriera al di sotto dei 13 secondi).
Holloway ha vinto le sue prime dieci gare della stagione outdoor ed è rimasto imbattuto fino a fine Agosto quando è stato superato dal giamaicano Rasheed Broadbell per tre millesimi di secondo nella tappa della Diamond League di Losanna.
Le prime 13 prestazioni della stagione 2024 sono state realizzate tutte da atleti statunitensi. Dieci di queste sono state realizzate da Holloway.
Il primatista italiano Lorenzo Ndele Simonelli ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Glasgow con il record italiano dei 60 metri ostacoli con7”43. L’ostacolista romano ha conquistato l’oro europeo outdoor a Roma sui 110 metri ostacoli stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno con il record italiano di 13”05 e si è piazzato secondo nella finale della Diamond League a Bruxelles in 13”22 alle spalle del francese Sasha Zhoya (13”16).
100 metri ostacoli femminili
Masai Russell ha vissuto una stagione 2023 di grandi successi battendo il primato NCAA outdoor con 12”36 prima di qualificarsi per la semifinale dei Mondiali di Budapest. Nel corso della stagione 2024 Russell ha vinto la finale dei Trials olimpici statunitensi di Eugene migliorando il record dei campionati detenuto da Gail Devers da 24 anni. Con questa prestazione Russell è salita al quarto posto nelle liste mondiali all-time.
Russell ha vinto l’oro olimpico al debutto nella kermesse a Cinque Cerchi in 12”32 precedendo di due centesimi la francese Cyrena Samba Mayela. Jasmine Camacho Quinn ha vinto il bronzo in 12”36 tre anni dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo. L’ostacolista portoricana ha finito alla grande la stagione vincendo a Losanna in 12”35, a Zurigo in 12”36, a Brescia in 12”88, a Bellinzona in 12”52, a Bruxelles in 12”38 conquistando il Trofeo della Diamond League per la prima volta in carriera e nella prima edizione del meeting Athlos di New York in 12”36.
La bahamense Devynne Charlton ha migliorato di un centesimo di secondo il primato mondiale sui 60 metri ostacoli indoor con 7”67 a New York, tempo eguagliato cinque giorni dopo da Tia Jones ai Campionati statunitensi di Albuquerque. Charlton ha vinto successivamente il titolo mondiale indoor a Glasgow migliorando il record mondiale con 7”65.
La giamaicana Ackera Nugent ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 12”24 al Golden Gala di Roma. Nugent ha vinto anche nella tappa della Diamond League di Chorzow in 12”29 e si è piazzata al terzo posto a Losanna in 12”38 e a Bruxelles in 12”55.
La stagione è stata la migliore di sempre nella storia dei 100 metri ostacoli femminili con 35 prestazioni al di sotto della barriera dei 12”40.
400 metri ostacoli maschili
Dei tre atleti più veloci della storia sui 400 metri ostacoli, soltanto lo statunitense Raj Benjamin non aveva mai vinto un titolo in una grande rassegna globale. Nel 2024 Benjamin ha cambiato questa statistica vincendo il suo primo oro olimpico. L’atleta originario di Antigua e Barbuda è stato uno dei nove atleti a vincere l’oro olimpico a Parigi e a rimanere imbattuto per tutta la stagione.
Benjamin ha trionfato alle Olimpiadi di Parigi eguagliando il primato stagionale con 46”46. Il californiano ha preceduto il primatista mondiale Karsten Warholm (47”06) e il campione del mondo di Eugene 2022 Alison Dos Santos (47”26).
Dos Santos ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno correndo in 46”63 ai Bislett Games di Oslo il 30 Maggio. Benjamin ha fatto meglio correndo in 46”46 nella finale dei Trials olimpici statunitensi di Eugene. Benjamin ha corso quattro dei cinque migliori tempi mondiali dell’anno e ha vinto al Los Angeles Grand Prix in 46”64 e nella tappa della Diamond League di Montecarlo in 46”67. Lo statunitense ha concluso la stagione dopo la vittoria alle Olimpiadi.
Warholm ha vinto la terza medaglia d’oro consecutiva agli Europei di Roma in 46”98 battendo l’azzurro Alessandro Sibilio, che ha migliorato il record italiano di Fabrizio Mori con 47”50. Il norvegese è sceso altre tre volte al di sotto dei 47 secondi correndo in 46”70 a Oslo, in 46”73 a Montecarlo e in 46”95 a Chorzow.
Dos Santos ha vinto sei gare di Diamond League a Doha in 46”86, Oslo in 46”63, Stoccolma in 47”01, a Parigi in 47”78, a Londra in 47”18 e nella finale di Bruxelles in 47”93.
Il francese Clement Ducos si è rivelato come il talento emergente della stagione piazzandosi al quarto posto nella finale olimpica di Parigi in 47”76 dopo aver corso la batteria in 47”69. L’ostacolista cresciuto sportivamente presso l’Università del Tennessee negli Stati Uniti ha migliorato il record personale con 47”42.
400 metri ostacoli femminili
Due anni dopo aver migliorato il suo record mondiale sui 400 metri ostacoli scendendo per la prima volta sotto i 51 secondi in occasione della finale dei Campionati del Mondo di Eugene 2022 con 50”68, Sydney McLaughlin Levrone è andata ancora più veloce nel 2024 stabilendo altri due record del mondo con 50”65 ai Trials olimpici statunitensi e 50”37 nella finale delle Olimpiadi di Parigi.
Femke Bol ha stabilito il record europeo con 50”95 nel meeting svizzero di La Chaux de Fonds il 14 Luglio diventando la seconda atleta della storia a scendere al di sotto della barriera dei 51 secondi.
La finale olimpica era stata presentata come la sfida tra McLaughlin Levrone e Bol ma tra le due fuoriclasse si è inserita l’altra statunitense Anna Cockrell, che ha proseguito la sua ascesa piazzandosi al secondo posto nella finale dei Trials olimpici statunitensi con il primato personale di 52”64, suo primo tempo in carriera al di sotto dei 53 secondi. Cockrell si è aggiudicata la medaglia d’argento olimpica demolendo il record personale con 51”87, un tempo che sarebbe stato record del mondo fino all’Agosto 2021.
La statunitense Jasmine Jones è andata vicina al podio a Parigi con il quarto posto in 52”29 diventando la quinta ostacolista nelle liste mondiali di sempre alle spalle di McLaughlin Levrone, Bol, Dalilah Muhammad e Cockrell.
3000 siepi maschili
L’etiope Lamecha Girma ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 3000 siepi con 8’01”63 in occasione della vittoria nella tappa della Diamond League di Stoccolma. Un mese più tardi il connazionale Abraham Sime ha vinto la gara di Diamond League a Parigi in 8’02”36 precedendo con lo stesso tempo il keniano Amos Serem in un arrivo al photo-finish.
Il marocchino Soufiane El Bakkali ha vinto la finale delle Olimpiadi di Parigi diventando il secondo atleta della storia a collezionare due titoli olimpici consecutivi e il primo dai tempi della doppietta del finlandese Volmari Iso Hollo nelle edizioni di Los Angeles 1932 e di Berlino 1936.
Girma è caduto nella finale olimpica e non è riuscito a concludere la gara terminando così la stagione. El Bakkali è andato in testa a 100 metri dalla fine superando lo statunitense Kenneth Rooks che ha vinto la medaglia d’argento diventando il secondo atleta del paese nordamericano più veloce della storia con 8’06”41, tempo con il quale ha migliorato il suo precedente record personale di otto secondi. Tre settimane più tardi Rooks è caduto durante la gara della Diamond League di Chorzow infortunandosi alla spalla e ha concluso in anticipo la stagione.
Serem ha battuto El Bakkali di quasi due secondi nella finale della Diamond League di Bruxelles in 8’06”90. El Bakkali ha subito la prima sconfitta sulla distanza degli ultimi tre anni.
3000 metri siepi femminili
Dopo essere diventata la migliore specialista del mondo sui 3000 siepi vincendo l’oro mondiale a Budapest 2023 Winfried Yavi ha proseguito la sua ascesa con una stagione ancora più straordinaria nel 2024 vincendo l’oro olimpico con il record olimpico di 8’52”76 (sesto crono più veloce della storia) e stabilendo due dei sei migliori tempi della storia.
Poche settimane dopo Yavi ha vinto al Golden Gala Pietro Mennea di Roma a fine Agosto sfiorando di soli sette centesimi di secondo il record del mondo di Beatrice Chepkoech con 8’44”39.
L’ugandese Peruth Chemutai, campionessa olimpica a Tokyo 2021, ha vinto la medaglia d’argento a Parigi in 8’53”54 e si è piazzata seconda a Roma stabilendo il record nazionale e la terza migliore prestazione mondiale all-time con 8’48”03, tempo con il quale ha migliorato il record personale di cinque secondi. Chemutai non era mai scesa al di sotto dei 9 minuti prima della stagione 2024 ed è riuscita in questa impresa tre volte nello spazio di tre mesi.
La trentaduenne francese Alice Finot si è classificata al quarto posto con il record europeo di 8’56”67 alle Olimpiadi facendo registrare il tempo più veloce di sempre per un piazzamento al di fuori del podio. Finot ha vinto anche la medaglia d’oro agli Europei di Roma.
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