Dimensionamento scolastico, la Regione salva due presidenze: approvato un solo accorpamento

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PERUGIA – Dimensionamento scolastico, la Regione salva due presidenze. E per quanto riguarda l’offerta formativa, sblocca 7 nuovi corsi: 4 per le scuole della provincia di Perugia e 3 per quella di Terni. Le novità sono racchiuse in una delibera della giunta (la 1276) nella seduta che ha chiuso il 2024. L’atto prevede un solo accorpamento rispetto ai tre che sul tavolo in attuazione di un decreto del Ministro dell’Istruzione e del merito. L’unica novità interessa Valfabbrica e Casacastalda, rispecchiando quanto emerso tempo fa dalla Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica, che si era espressa in merito al Piano provinciale di dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2025-26.
DIMENSIONAMENTO
Il plesso unico di Valfabbrica (192 iscritti tra infanzia, primaria e secondaria di I grado) viene accorpato all’Istituto Comprensivo Perugia 13 (Ripa, Pianello, Sant’Egidio, Ponte Valleceppi, Pretola, Casaglia, Collestrada), mentre i plessi di Casacastalda (infanzia e primaria), che di iscritti ne hanno complessivamente 71, saranno accorpati, per continuità territoriale all’Istituto Comprensivo Gualdo Tadino.
La Regione, seguendo la linea presa ad esempio da Emilia Romagna e Campania, ha deciso di limitare i tagli. L’assessore con delega all’Istruzione, Fabio Barcaioli, ha sottolineato che «appena insediati ci siamo trovati di fronte a una sfida che non potevamo ignorare: salvaguardare il futuro della scuola in Umbria». Barcaioli ha aggiunto che «il dimensionamento scolastico, previsto dalle misure del Governo Meloni e trascurato dalla precedente amministrazione, rischiava di infliggere un duro colpo al nostro sistema educativo, con accorpamenti forzati e tagli al personale». Una «minaccia concreta», dice l’assessore, che «avrebbe messo a rischio il diritto allo studio, in particolare nelle aree più fragili della nostra regione e che avrebbe potuto persino portare al commissariamento. Abbiamo lavorato per scongiurare questo scenario». Sulla base di questa linea ha preso forma la delibera. «Dato lo scostamento rilevato tra le stime effettuate dal Ministero e il numero effettivo di studenti iscritti», la Regione richiederà al Ministero «l’aggiornamento del numero di autonomie scolastiche effettivamente attribuibili alla Regione Umbria». E l’intenzione è anche di rivolgersi al Tar. Come noto, entro il 2026-2027 il tetto di autonomie per l’Umbria, secondo quando previsto, dovrà essere di 130. «Ci siamo mossi immediatamente – ha proseguito Barcaioli – abbiamo avviato una verifica puntuale sui dati ministeriali, seguendo l’esempio di altre regioni che hanno già contestato con successo i criteri adottati. Ma il nostro impegno è andato oltre, abbiamo dialogato con sindacati, associazioni di genitori e l’Usr per costruire insieme una risposta condivisa».
OFFERTA FORMATIVA
Qui la Regione ha sbloccato 7 nuovi corsi. Partendo dalla provincia di Perugia, spicca la novità per l’Alto Tevere «che finalmente potrà contare su un liceo sportivo». L’ha detto Tommaso Bori, vicepresidente della giunta, in merito all’istituzione dell’indirizzo sportivo all’Iis Da Vinci di Umbertide. In lista poi il Liceo delle scienze umane (opzione economico-sociale) per l’Iis Salvatorelli-Moneta di Marsciano, la riattivazione del Liceo classico tradizionale quinquennale per il De Gasperi-Battaglia di Norcia, il corso serale per adulti di secondo livello indirizzo Produzioni industriali e artigianali per il Made in Italy – Moda, in sostituzione dell’indirizzo Turismo all’Iis Cassata Gattapone di Gubbio. In provincia di Terni tre via libera: all’Iis Casagrande di Terni per l’attivazione della nuova curvatura indirizzo Servizi commerciali curvatura Web community e per l’istituzione corso serale per adulti di secondo livello articolazione Arti ausiliarie delle professioni sanitarie-ottico. Per l’Omnicomprensivo Ipsia Pertini di Terni obiettivo molto importante, quello del nuovo indirizzo Servizi culturali e dello spettacolo nella sezione carceraria. Si sblocca inoltre la statalizzazione dell’infanzia paritaria a Lugnano in Teverina integrata all’Ic Attigliano-Guardea. Fra i semafori rossi, cioè le proposte non sbloccate, ci i no per le richieste relative al Capitini di Perugia per il passaggio da tecnico a istituto di istruzione superiore, con attivazione del liceo classico e di un corso di “Made in Italy”.

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