L’intervista al QdS.it a Laura Castelli, ex Viceministro del M5s e oggi Presidente di Sud chiama Nord e Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Messina
Programmazione, il buon governo e volontà di cambiamento. Queste sono le tre parole chiave di Sud chiama Nord, partito di Cateno De Luca che oggi amministra centri urbani importanti come Messina e Taormina. Ad analizzare queste importanti tematiche ai microfoni del QdS.it è Laura Castelli, Presidente del partito e Capo di Gabinetto della città di Messina. Dalla sanità alla politica fino alle nuove sfide del movimento.
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Castelli: “Riprendiamo un dialogo proficuo con tutti i sindaci della provincia di Messina”
“E’ da un po’ di tempo che cammino insieme a Cateno De Luca e alla squadra di Sud chiama Nord. Con il Sindaco Basile c’è un bellissimo rapporto. Sud Chiama Nord ha trasformato completamente la città di Messina in questi anni, oltre che la Provincia. I risultati sono sotto agli occhi di tutti. Parliamo del Comune con il tasso di raccolta differenziata tra i più alti nel sud Italia, Messina ha preso più finanziamenti europei in Italia. I risultati sono ormai davanti agli occhi di tutti e sono chiari.”
“Ora che abbiamo sistemato molti problemi importanti della città – sottolinea Laura Castelli – con fondi che provengono sia dalla Regione che dalla buona amministrazione, ci stiamo concentrando oggi, con il nuovo ingresso del Direttore Generale Campagna, al rapporto con tutti i comuni della Provincia di Messina. Ci sono molte risorse per il territorio dalla scuola a quelle dei trasporti. Riprendiamo un dialogo proficuo e di stretto rapporto con tutti i sindaci della provincia per migliorare l’efficienza del nostro lavoro”.
“Sanità? Chi parla solo di pubblico-privato non vede la realtà”
Laura Castelli ha poi affrontato il tema della sanità, argomento centrale per tutti i partiti siciliani di maggioranza e opposizione. “Oggi siamo davanti ad una situazione plastica. – dice la Presidente di Sud chiama nord – Da una parte si è capito che, anche aumentando i fondi, se non li rendi efficienti e non capisci quali siano gli sprechi spendendo le risorse (come le nomine di persone che sono legate ad un partito anziché inserire professionisti dentro le aziende sanitarie).”
“Noi durante la campagna elettorale per le elezioni europee abbiamo parlato di sanità. Infatti, Bruxelles sostiene che le spese per la sanità, sia per il personale (molto carente perché mancano i fondi per le assunzioni) e sia per la spesa stessa, sia un debito cattivo. Questo per l’Italia e la Sicilia è un grave problema, è un tema che attraversa tutto il nostro Paese. Non parliamo più di un passaggio da pubblico a privato, poiché è già avvenuto negli ultimi 15 anni visto che la sanità pubblica non riesce ad ottemperare alla salute di ogni italiano.”
“Da gennaio il Governo – prosegue la Castelli affrontando il tema sanità – ha deciso di istituire un nuovo nomenclatore sulle prestazioni sanitarie, ovvero un indicatore di quanto lo Stato remunera il privato convenzionato. Questo nomenclatore è sceso talmente tanto che fa chiudere molte aziende sanitarie private. E chi le rileva? Alcuni grossi fondi internazionali con altri scopi e non ha interesse sul nomenclatore che scende. Questa è una grande denuncia sul settore a livello nazionale. Alcuni partiti che parlano solo di sanità pubblico-privata non vede la realtà. Il problema vero è che stiamo vendendo tutto ciò che è convenzionato ai fondi internazionali.”
Castelli: “La maggioranza in Regione apprezza le nostre soluzioni. Sud chiama Nord nasce per cambiare le cose e governare”
Altro tema caldo è quello della politica. Laura Castelli chiarisce sul futuro del partito di Cateno De Luca e sulle alleanze future: “Sud chiama Nord è un movimento che nasce per modificare le cose e governare, ovvero plasmare le cose come secondo noi è giusto fare. Dunque, siamo disponibili a costruire le azioni di governo con chiunque voglia davvero governare la Sicilia e sul piano nazionale. Quest’attività si può fare solo se c’è la concretezza di alcune azioni. Noi siamo un movimento che lavora sulla buona amministrazione, ottenendo risultati e facendo azioni che la politica ritiene scomode (tipo la riscossione degli enti locali).”
“Quello che noi possiamo offrire a questo Paese – prosegue Castelli – è la concretezza nelle azioni che spesso non hanno il coraggio di fare e che risolvano i problemi. Altro esempio, il settore idrico. Per noi ci sono dei metodi più veloci per intervenire sul settore per mettere a terra in maniera rapida ciò che questa terra si merita. La Sicilia l’acqua ce l’ha. Noi proponiamo queste soluzioni vissute sul campo. Le si conoscono solo si è a conoscenza della macchina amministrativa e del processo legislativo. La risposta che sta arrivando è quella di chi vuole affrontare questi temi. In questa fase la maggioranza in Regione apprezza le nostre soluzioni.”
“Noi non escludiamo alleanze con nessuno”
In chiusura Laura Castelli chiarisce anche l’ipotesi di un possibile apparentamento con il centro-sinistra: “Escludiamo l’alleanza con PD e M5s? Noi non escludiamo nulla. In Italia c’è tanto bisogno di fare che non possiamo permetterci di escludere nulla. Io ritengo che l’ideologia sia morta e sepolta già da un po’ e le persone che interpretano i ruoli nella politica si distinguano tra coloro che sono capaci e chi non lo è. Purtroppo, siamo in una fase storica dove ci sono delle soluzioni da mettere a terra su cui non si può più aspettare. Non escludiamo nessuna relazione con nessun altro movimento politico o partito che abbiamo seriamente voglia di plasmare la realtà che non funziona”.
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