L’arteria che attraversa il centro di Padova da nord a sud, a partire dalla stazione ferroviaria lungo la linea del metrobus, unisce i principali luoghi della cultura cittadini e rappresenta un’opportunità per comunicare e rendere visibile una nuova proposta culturale – in equilibrio tra Arte e Scienza – che valorizza la felice collocazione ‘geografica’ lungo un unico asse dei siti di maggiore attrattività: Cappella degli Scrovegni e Museo della Natura e dell’Uomo; Palazzo della Ragione e Palazzo del Bo; Basilica di Sant’Antonio e Orto botanico dell’Università di Padova. Luoghi-icona, espressione di un’offerta culturale di eccezionale valore e altamente complementare che unita nel binomio Padova Città d’Arte, Padova Città della Scienza diventa unica nel panorama nazionale e internazionale. Un viaggio interdisciplinare, stimolante ed emozionante, in grado di far dialogare i diversi siti, valorizzandone le singole specificità come l’insieme e garantendo così molteplici chiavi di conoscenza e dunque motivi di visita e di ritorno per il visitatore/escursionista locale e regionale come per il turista culturale nazionale ed estero.
L’Università di Padova e il Comune di Padova agiscono insieme per la realizzazione e il cofinanziamento di un’azione che vede impegnati, fianco a fianco, l’Ufficio Unesco del Comune di Padova e gli Uffici Eventi permanenti e Comunicazione dell’Area Comunicazione e marketing dell’Università di Padova che hanno curato anche la creatività dell’intervento. La dimensione scientifica, quindi Padova Città della Scienza per la città dell’arte. Si uniscono nel promuovere i loro tesori e questo è un’occasione veramente importante per coordinare i percorsi di visita all’università e alla città. Percorsi di visita che sono in crescita in termini di presenze. Quest’anno nel 2024 l’ultimo anno all’università ha registrato un record di presenze nei propri siti. «Questo è un momento seminale per l’offerta culturale dell’università di Padova, perché è una proposta coordinata di visita dei nostri siti che si impernia all’interno di un percorso di mobilità sostenibile che è quello del tram. Questa direttrice nord sud appunto del tram collega Importanti tesori del nostro patrimonio che sono correlati alla dimensione dell’arte e alla dimensione scientifica – dice Mauro Varotto, delegato ai Musei e Collezioni dell’Università di Padova -. Quindi Padova Città della Scienza e Padova città dell’Arte si uniscono nel promuovere i loro tesori e questa è un’occasione veramente importante per coordinare i percorsi di visita all’università e alla città. Percorsi di visita che sono in crescita in termini di presenze. Basti pensare che nel 2024 l’università ha registrato un record di presenze nei propri siti».
Il 2024 ha confermato l’ottimo andamento delle presenze di visitatori del patrimonio culturale dell’Università di Padova, in un contesto cittadino sempre più forte a livello nazionale e internazionale. Il primo anno di apertura del Museo della Natura e dell’Uomo fa registrare 90.336 visitatori; si consolida il trend di incremento delle visite a Palazzo Bo e Sala dei Giganti (91.941 visitatori, + 9,3% sul 2023). L’Orto botanico, patrimonio Unesco, si attesta alla soglia dei 200.000 visitatori (con 191.210 presenze), mentre sono 33.121 i visitatori degli altri musei universitari e 12.062 le presenze del giardino storico di Villa Parco Bolasco a Castelfranco Veneto. Il dato complessivo, che testimonia l’impegno dell’Università nel campo della Terza missione e della disseminazione della cultura scientifica, parla di 417.870 visitatori, con un ulteriore incremento del 2,7% rispetto al 2023 (407.344 visitatori nel 2023) e il raggiungimento di un nuovo record per il nostro patrimonio culturale. Tutti dati che evidenziano i fondamentali di una Città che vede protagonisti i Siti Unesco, trainati dalla Cappella degli Scrovegni e dall’Orto botanico, autentiche icone di Arte e Scienza. Ed elementi che, al contempo, favoriscono l’avvio di azioni congiunte di promozione, tese a consolidare il rapporto tra soggetti gestori, a sviluppare in modo fattivo gli itinerari paesaggistici e culturali già esistenti e a farli evolvere, garantendo un’informazione e un coinvolgimento sempre più penetranti per visitatori e turisti.
«Quella che raccontiamo oggi è la prima fase di un’operazione di comunicazione importantissima per la città – ha spiegato Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova -, perché rende concreta la visione di Padova come città dell’Arte e della Scienza, partendo dalla linea del n. 1 metrobus che collega i due siti Patrimonio Mondiale: l’Orto Botanico dell’Università e i Cicli affrescati del Trecento. Sposando gli indirizzi e i principi dell’UNESCO, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune e quello dell’Orto Botanico dell’Università, riusciamo a mettere a valore in maniera visibile e assolutamente nuova la presenza dei luoghi della cultura e della conoscenza centrali nella costruzione dell’offerta culturale e turistica di Padova.»
I dati relativi ai flussi di turisti nella città di Padova per il 2024, comparati con l’anno precedente, hanno restituito un quadro positivo e certificano l’aumento di visitatori e pernottamenti in città. I numeri riportati sono il frutto dell’analisi dei dati resi disponibili ad Aps Holding da Wind 3 e Accenture, basati sulle reali rilevazioni delle celle telefoniche presenti nella nostra città, ovvero una metodologia diffusa per analisi di questo tipo che assicura un’oggettiva fotografia dei flussi in entrata in un determinato territorio. Per l’intero anno 2024, si evidenziano il +7,7% visitatori e +2% pernottamenti rispetto al 2023 con una forte crescita di persone che provengono dall’estero. In questa cornice, il metrobus costituisce il mezzo di trasporto preferito per raggiungere il centro storico, l’area museale e quella monumentale dell’area Prato della Valle-Basilica del Santo.
Che si tratti di turisti, studenti, lavoratori pendolari o residenti, lungo l’asse Guizza-StazioneFS-Ponte Vigodarzere questa linea costituisce la scelta di mobilità più utilizzata e, per questo, il progetto di comunicazione integrata fra Comune e Università di Padova per la valorizzazione dei due siti patrimonio mondiale, ovvero l’Orto Botanico e i Cicli affrescati del XIV secolo di Padova, muove le mosse da questo filo rosso che lega luoghi diversi ma che fanno della città di Padova un unicum in Italia: due siti UNESCO nel perimetro dello stesso centro storico cittadino.
Grazie a fondi del Ministero del Turismo e a fondi PNRR – Ministero della Cultura è stato quindi possibile proporre una comune metodologia di promozione dei luoghi Patrimonio Mondiale presenti a Padova sposando le policy di mobilità sostenibile che la città e le aziende interessate stanno attualmente perseguendo.
La prima fase del progetto “Padova città dell’Arte – Padova città della Scienza” prevede diverse attività. La prima è la caratterizzazione delle pensiline del metrobus corrispondenti alle fermate che portano ai luoghi del Patrimonio Mondiale della città: Eremitani – per Cappella degli Scrovegni, la Chiesa degli Eremitani e il Museo della Natura e dell’Uomo, Ponti Romani – per Palazzo della Ragione, il Battistero e la Cappella della Reggia Carrarese, Tito Livio e Santo – per il Santo, l’Oratorio di san Giorgio, l’Oratorio di San Michele e l’Orto Botanico. Nelle prossime settimane verrà inoltre installata la segnaletica coordinata nelle bacheche di tutte le fermate all’interno dei metrobus ed è prevista la vestizione dei mezzi sulla linea, per meglio sostenere le attività di promozione dei diversi luoghi e al tempo stesso fornire un sistema di way finding per il visitatore chiaro e univoco.
Le spese dell’azione sono sostenute in parti uguali dal Comune di Padova – Ufficio Patrimonio Mondiale (grazie ai fondi del Bando Turismo UNESCO del Ministero del Turismo) e dall’Orto Botanico di Padova (grazie ai fondi del Bando PNRR “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”) per un investimento iniziale di circa 80.000 euro.
«Partendo da questa prima fase sarà possibile approfondire il dialogo fra Comune e Università per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, scientifico e artistico di Padova e lo sviluppo di progettualità che ci vedano collaborare sempre di più per la crescita della città e della sua offerta ai cittadini, ai visitatori e agli studenti.» conclude l’Assessore Colasio.
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