La mobilità, il trasporto e la logistica potrebbero subire un impatto dell’intelligenza artificiale molto più veloce di quanto si immaginasse, influenzando profondamente tre settori fondamentali e interconnessi nell’economia globale. Ed è proprio a questo tema che è stata dedicata l’Assemblea annuale di Federlogistica che si è tenuta il 21 gennaio scorso nella sede di Confcommercio a Roma, con la partecipazione del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi. Ospite d’eccezione, il Procuratore Nicola Gratteri che ha analizzato i rischi che potrebbero generarsi da un’alleanza fra l’intelligenza artificiale e la malavita organizzata.
Ad aprire i lavori è stato il presidente uscente di Federlogistica, Francesco Merlo, che nell’occasione ha passato il testimone a Davide Falteri. “Non siamo solo una rappresentanza sindaclae – ha detto Merlo – mogliamo ragionare sui profili di innovazione e trasformazione della società e per questo abbiamo voluto dedicare questa assemblea ad un tema molto attiuale quello dell’intelligenza artificiale che offre grandi opportunità ma che porta con sé anche una serie di rischi“.
Il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci ha inviato un videomessaggio per far sentire la vicinanza del governo: “Potremo finalmente guardare con ottimismo alla nuova legge sui porti, la riforma della portualità italiana che deve dare un assetto e una strategia nazionale per competere con la concorrenza globale“. Anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso è intervenuto con un videomessaggio: “La logistica è uno dei pilastri della nostra economia che contribuisce a rendere il nostro Paese competitivo sui mercati internazionali. State affrontando la duplice sfida della transizione green e ditale e il governo per questo ha messo sul tavolo 20 miliardi di euro per fornire strumenti differenti e complementare. E grazie alle significative risorse del Pnrr stiamo lavorando su infrastrutture e digitalizzazione perché dobbiamo fare del nostro paese un hub logistico di riferimento internazionale”.
Il presidente di Confrasporto Pasquale Russo ha ricordato l’importanza del lavoro svolto dal presidente Merlo alla guida di Federlogistica e poi ha evidenziato il fatto che “parliamo di intelligenza artificiale e dei progressi della tecnologia ma stiamo ancora aspettando la riforma dei porti dal 1994 e abbiamo norme e meccanismi che non ci consentono ancora di mettere a terra normative e progetti che hanno oltre 30 anni”.
Sangalli: “Logistica chiave di svolta per lo sviluppo delle imprese”
“La logistica da sempre è la chiave di (s)volta per lo sviluppo dei mercati e delle imprese. Per questo sono lieto di partecipare a questa Assemblea Pubblica di Federlogistica, il cui valore è confermato dalla presenza del Viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi. Vorrei esprimere il mio sincero ringraziamento al Vice Ministro per l’impegno e la competenza che ha dedicato alla logistica e ai trasporti, temi fondamentali per la crescita del Paese. La logistica è un elemento cruciale per lo sviluppo dei mercati, l’integrazione delle economie e l’accessibilità dei territori, con impatti diretti anche sulla geopolitica globale“.
“Basti pensare – ha detto Sangalli – a eventi come la chiusura del canale di Suez e alle sue ripercussioni sull’economia mondiale, in particolare per le piccole e medie imprese. In tal senso, il recente disegno di legge sulle PMI, che introduce misure per supportare la crescita e l’innovazione, è un passo importante per rafforzare la competitività del nostro tessuto imprenditoriale. Tuttavia, la crescita non può avvenire senza una visione orientata al futuro, in cui la logistica gioca un ruolo centrale nel connettere territori e mercati”.
Secondo Sangalli, “il rapporto tra Federlogistica, Conftrasporto e Confcommercio è un esempio concreto di sinergia, che ha portato a numerosi risultati tangibili nel corso degli anni. Insieme, abbiamo affrontato sfide comuni e costruito un percorso che continua a fare la differenza per imprese e cittadini. Oggi, i porti non sono solo scali per merci, ma hub energetici e digitali, fondamentali anche per la mobilità e il turismo. In questo contesto, l’innovazione tecnologica, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale, sta trasformando il settore della logistica, ottimizzando i processi e migliorando l’efficienza”.
“Questa evoluzione – ha aggiunto Sangalli – richiede anche un impegno nella gestione dei rischi, inclusi quelli legati alla criminalità organizzata. La responsabilità nell’innovazione deve essere collettiva, con una stretta collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e imprese. Mi fa piacere che oggi sia presente il Procuratore Nicola Gratteri, che ha descritto con grande lucidità nel suo libro “Una Cosa sola” i pericoli derivanti dall’intreccio tra tecnologia e criminalità. Il futuro, nell’era dell’intelligenza artificiale, dipende da noi: dobbiamo essere protagonisti nella costruzione di un futuro che coniughi innovazione, sicurezza e progresso, per il bene del nostro Paese e di tutti i suoi cittadini. “È essenziale – ha concluso Sangalli – lavorare insieme, con una visione comune, per affrontare le sfide del futuro e costruire una logistica più efficiente, sicura e sostenibile”.
Gratteri: “Il pubblico prenda esempio dai privati nell’utilizzo della tecnologia”
Intervenendo all’assemblea di Federlogistica, Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla carenza di tecnologia nella pubblica amministrazione italiana, sottolineando come l’inefficienza degli strumenti informatici e la mancanza di modernizzazione ostacolino una gestione più trasparente ed efficace. L’uso limitato della tecnologia, infatti, impedisce un controllo migliore su appalti, procedimenti burocratici e sulla gestione dei dati, creando spazi per la corruzione e per la criminalità organizzata. Gratteri ha anche evidenziato come una maggiore digitalizzazione possa migliorare la capacità di contrastare reati come quelli legati alla mafia e alla corruzione, permettendo un monitoraggio più dettagliato e una maggiore trasparenza.
Il procuratore ha poi parlato del dark web, soprattutto in relazione alle attività criminali che vi si svolgono, come il traffico di droga, armi, pornografia illegale e il riciclaggio di denaro. Gratteri ha sottolineato come il dark web rappresenti una piattaforma dove i criminali possono operare con maggiore anonimato, rendendo più difficile per le forze dell’ordine tracciare le loro operazioni.
Infine il magistrato ha sottolineato la disparità tra il settore pubblico e quello privato in termini di utilizzo della tecnologia: “Mentre le aziende private sono in grado di innovare rapidamente e di adottare tecnologie avanzate per migliorare i loro processi, la pubblica amministrazione italiana è frequentemente in ritardo. La burocrazia e la mancanza di investimenti in innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione ostacolano l’efficienza e la modernizzazione“.
Rixi: “Serve uno sviluppo armonico del sistema Paese”
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha parlato della necessità di realizzare una piattaforma nazionale della logistica e di avviare una riforma dei porti. “Questi progetti sono parte di un ampio piano per modernizzare e rendere più efficienti le infrastrutture logistiche in Italia, un settore cruciale per l’economia del Paese”.
Secondo Rixi, la piattaforma nazionale della logistica rappresenta un’infrastruttura digitale integrata, pensata per ottimizzare e coordinare i flussi di merci, migliorando l’efficienza del sistema di trasporto e facilitando l’accesso alle informazioni in tempo reale. L’obiettivo è creare una rete unitaria che colleghi porti, ferrovie, autostrade e aeroporti, migliorando la gestione della logistica e riducendo i costi per le imprese.
“Questa piattaforma sarebbe anche utile per monitorare l’intero ciclo della logistica, dalla produzione alla distribuzione, e per semplificare i processi burocratici legati al settore“. “Anche la riforma dei porti – ha detto Rixi – ha l’intento di modernizzare e rendere più competitivi i principali scali marittimi italiani. L’obiettivo è snellire la governance dei porti, migliorando l’efficienza operativa, la gestione delle risorse e la capacità di attrarre investimenti. La riforma mira anche a rafforzare il ruolo dell’Italia come hub strategico per il traffico commerciale e passeggeri nel Mediterraneo, migliorando la competitività a livello europeo e internazionale”.
a cura di Ugo da Milano
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