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Per tutto il giorno Giovanni Manna ha dato vita a diverse consultazioni alla ricerca del successore di Kvaratskhelia. Ed è andato in scena un altro round con il Borussia Dormtund per Karim Adeyemi che, per certi versi, sembra essere più vicino di Garnacho al Napoli. Anche se l’argentino, in ogni caso, resta il preferito di Antonio Conte.
Non c’è ancora una sostanziale svolta nelle due operazioni che viaggiano quasi in parallelo, anche perché dietro le voci che girano in queste e in quella direzione bisogna anche fare i conti su chi spinge per portare l’argentino del Manchester United alla corte del Chelsea. Ballano bonus, prebende, commissioni, interessi di vario genere. Insomma, tranelli e trabocchetti sono all’ordine del giorno e Manna non ci finirà dentro. Ha indicazioni chiare da parte della proprietà e si muove nell’ambito di questi paletti: intanto ha spuntato un nuovo appuntamento per domani per un chiarimento finale e per capire se i 52 milioni di euro chiesti dal Borussia sono ulteriormente tagliabili. C’è poi l’ingaggio del tedesco che a Dortmund guadagna 5 milioni lordi per un milione di bonus. Quindi accetta offerte da 6 milioni in su almeno fine al 2030. Riflessioni. Nulla è cambiato in queste ore anche se i segnali che arrivano da Manchester danno la sensazione che quel no a uno sconto rispetto ai 65-70 milioni richiesti non sia più così irremovibile. Ma questo non significa neanche che abbiano maturato la svolta che farebbe felice De Laurentiis. Il tempo, però, stringe ed è fatale che l’attesa non possa protrarsi di molto.
IL PROGETTO
Tanto per cominciare, il patron ha chiarito che il budget mercato da qui all’estate, avrà un tetto da super potenza: 170 milioni di euro. Tenendo conto anche degli introiti dell’addio di Osimhen. Una cifra enorme. Ma l’impressione è che gli acquisti di gennaio siano troppo costosi. Aspettare? Conte spera di no, ma ovvio che è ballottaggio è tra Adeyemi e Garnacho. Amorin, il tecnico dello United, ha ammesso: «Non lo so cosa succederà, ma Garnacho può tranquillamente giocare nel nostro sistema di gioco». La verità è che è spuntato anche il Chelsea nella corsa per il 20enne argentino. Il Manchester United continua a mantenere il punto per Garnacho e, ovvio, meglio darlo al Napoli che al Chelsea. Ma il Napoli non dà segnali di avvicinamento. Ballano 10-15 milioni che non sono spiccioli di poco conto. Manna aspettava un segnale che desse il via libera al suo blitz a Londra, ma tutti frenano. In ogni caso, il Napoli attrae tutto: la sfida è quella di entrare a far parte di un nuovo ciclo solletica tutti, grazie anche alle note capacità persuasive di Conte. I corteggiamenti proseguono anche perché stop veri e propri non ce ne sono mai stati. Tuttavia in casa azzurra nessuno vuole dare per scontato un esito positivo.
LA GIORNATA
Impossibile credere che Manna stia giocando questa partita-doppia senza ulteriori alternative. Ed ecco, quindi, i nomi di Ndoye del Bologna e Zaccagni della Lazio. L’Atalanta insiste per Raspadori, ma il Napoli blinda tutte le porte in uscita. Ma la verità che in poco più di una settimana difficile poter chiudere. Come se già non bastassero i nodi da risolvere, arriva pure la tegola del ko di Olivera. I dubbi sui tempi di recupero (almeno un mese) spingono il ds Giovanni Manna a tornare sotto con Mario Giuffredi e chiedere il prestito di Biraghi. La Fiorentina potrebbe concederlo, a patto che ci sia un’opzione di rinnovo. Trattativa non semplice. Ma ancora nella giornata di ieri, Daniele Pradé ha anche avuto contatti con Fali Ramadani che chiede il via libera per un altro prestito, quello di Pongracic. Ma la Fiorentina vuole l’obbligo di riscatto in caso di piazzamento ai primi due posti della serie A, anche perché per avere dal Lecce il difensore croato ha sborsato circa 16 milioni di euro ed è il difensore più pagato della storia dei viola. Quindi, pochi trattamenti di favore. Anzi, proprio nessuno. E il Napoli non vuole prenderlo a titolo definitivo. Quindi, non semplice l’operazione che ha messo in moto Manna. Ma è chiaro, gli azzurri pensano solo a un prestito, anche perché Buongiorno sta per rientrare e quindi almeno tra i difensori centrale l’emergenza è agli sgoccioli.
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