“Sbloccare subito i fondi!” – VenetoNews

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“Meno fondi, meno agricoltura, meno cibo”, “Il clima ci rovina”, “Sbloccare i fondi, subito!” “Chiediamo quel che ci spetta!”. Sono alcuni degli slogan che hanno accompagnato la manifestazione degli agricoltori di Coldiretti oggi a Verona, in piazza dei Signori, di fronte alla Prefettura. Un affollato sit-in con centinaia di imprenditori agricoli arrivati da tutta la regione per chiedere lo sblocco dei fondi per il pagamento delle assicurazioni di fronte all’aumento dei danni subiti dalle imprese. Da Padova sono circa 150 gli agricoltori partiti di buon mattino dalle diverse zone della provincia insieme al presidente Roberto Lorin e al direttore Carlo Belotti. Rappresentano le aziende specializzate nella coltivazione di cereali, vino, ortaggi, frutta, ma anche allevamenti zootecnici, attività che negli ultimi anni si sono trovate a fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici e di eventi sempre più estremi. Grandine, vento forte, bombe d’acqua e allagamenti, se non quando vere e proprie alluvioni, ma anche gelate tardive, siccità, colpi di calore: è lungo l’elenco delle avversità contro le quali gli agricoltori ricorrono alle assicurazioni, impegnando notevoli risorse economiche. Il prefetto di Verona Demetrio Martino in mattinata ha incontrato una delegazione di Coldiretti dalla quale ha ricevuto un documento con le proposte operative.

Scarica qui le schede con le proposte di Coldiretti: Assicurazioni Agricole – le proposte di Coldiretti














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“Un’azienda cerealicola e orticola di medie dimensioni arriva a attivare polizze anche superiori ai 50 mila euro in media, – ricorda Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova. – Attraverso i Condifesa, che si occupano delle assicurazioni agevolate in agricoltura, le aziende possono accedere ai contributi europei e statali per abbattere i costi, ma questi fondi si sono via via ridotti, passando dal 70% di qualche anno fa all’attuale 50% di copertura, con forti ritardi nei pagamenti.

Solo a Padova abbiamo almeno 600 aziende agricole che stanno aspettando 2 milioni di euro del 2023. Nel 2024 non abbiamo ancora visto nulla e per il 2025 non c’è nessuna certezza. I Consorzi di Difesa del Veneto svolgono un ruolo strategico, ma i ritardi nei contributi pubblici e l’aumento dei costi assicurativi stanno mettendo a dura prova il sistema. Sono ancora bloccati, in particolare, oltre 80 milioni di euro dei pagamenti delle assicurazioni agevolate delle annualità 2022 e 2023, mentre non sono state ancora aperte le domande 2024 per tutte le imprese agricole, bloccate per il rinnovo del sistema informatico. Un problema che rischia di aggravare ulteriormente la situazione, tanto che Coldiretti ha chiesto di aprire subito anche quelle per il 2025 una volta risolto il problema.

Intanto i nostri agricoltori devono programmare le semine e gli investimenti per i prossimi mesi, – continua Lorin – ma non sanno quanto dovranno spendere per assicurare i propri prodotti e nemmeno a che condizioni. Di fronte a queste incertezze oggi siamo scesi in piazza in diverse regioni d’Italia per sollecitare le istituzioni a non lasciare soli gli agricoltori a fronteggiare gli effetti del clima che cambia e delle avversità atmosferiche che incidono sul raccolto e sul reddito dell’intero settore primario. A Padova l’agricoltura fattura 1,4 miliardi di euro ma negli ultimi anni abbiamo registrato danni di alcune centinaia di milioni, sostenuti per lo più dagli agricoltori. A questo punto servono interventi nazionali urgenti con tempi certi e finanziamenti agevolati per sostenere le imprese. Chiediamo una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima”.

Accanto a Lorin a nome degli agricoltori padovani in attesa dei contributi c’era Massimo Bressan, imprenditore di Massimo Bressan, imprenditore agricolo di Borgo Veneto, che insieme al fratello e al padre coltiva ortaggi (radicchi, zucchine, zucche a altro se vuoi aggiungere) su circa 40 ettari, di cui due ettari di serre coperte, e anche un vigneto di circa 9 ettari.

“Per tutelare adeguatamente sia la nostra produzione che mettere al riparo il reddito aziendale- spiega Bressan – abbiamo scelto ancora diversi anni fa di assicurarci contro le attività atmosferiche. Con il Condifesa abbiamo individuato la soluzione migliore per la nostra azienda e il nostro indirizzo produttivo. Come è noto l’attività agricola è esposta ad ogni genere di avversità e negli ultimi tempi i fenomeni estremi si sono fatti sempre più frequenti. Solo nel nostro caso e per restare agli ultimi cinque anni abbiamo subìto pesanti danni con tre “bombe d’acqua” che hanno provocato allagamenti e perdita di prodotto, due grandinate estive che hanno danneggiato il vigneto, una gelata tardiva primaverile che ha compromesso l’avvio di stagione, ma anche il vento forte, la siccità e i colpi di calore. Senza assicurazione non so proprio come avremmo fatto. Ma tutto questo richiede un notevole investimento. Adesso ci troviamo di fronte ad una situazione difficile e molto incerta, sia sul fronte del contributo pubblico che viene riconosciuto sulle spese che sosteniamo, via via sempre più basso, che su quello delle coperture assicurative, con franchigie sempre più alte, indennizzi ridotti e l’esclusione di alcune garanzie. Intanto abbiamo anticipato la metà della spesa assicurativa e adesso, ad inizio campagna, non sappiamo ancora a quanto ammonterà il contributo pubblico. Questi ritardi pesano direttamente sulle nostre tasche e sul nostro lavoro, oltre che mettere in difficoltà i Condifesa. I pagamenti vanno sbloccati al più presto, altrimenti non sappiamo se avremo la forza sufficiente per far fronte alle avversità atmosferiche che puntualmente arrivano ogni anno”

The post Assicurazioni in agricoltura, Coldiretti scende in piazza: “Sbloccare subito i fondi!” appeared first on Veneto Coldiretti.

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