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La notizia del giorno in casa Virtus dopo la sconfitta casalinga contro Monaco, arrivata alle ultime curve di un match in cui la Segafredo ha giocato una gara comunque positiva, è lo sbarco all’Arcoveggio di Justin Holiday, californiano, ala piccola, 198 centimetri, classe 1989, con una lunga militanza in NBA ed un anello vinto con Golden State nel 2015, tiratore affidabile e buona propensione alla difesa.
L’ala americana è ferma dal maggio scorso, ma nei mesi successivi ha continuato ad allenarsi in attesa di una chiamata da qualche franchigia che non è arrivata. Ora, ha l’opportunità di rimettere i piedi sul parquet in un mondo molto diverso da quello che lo ha visto giocare per oltre dieci anni con le maglie di Golden State, Atlanta, Chicago, NY Knicks, Menphis, Indiana, Sacramento, Dallas e Denver dove è stato compagno di squadra di Nikola Jokic e DeAndre Jordan.
Il suo arrivo a Bologna porta la firma del DG Paolo Ronci e coach Dusko Ivanovic, come confermato ieri dal tecnico montenegrino, durante la presentazione della gara odierna di Sassari. Holiday rimarrà per i prossimi dieci giorni per convincere lo staff tecnico (già oggi si sottoporrà ai primi test in compagnia dei tecnici che sono rimasti a Bologna appositamente per verificarne lo stato fisico) a confermargli l’accordo che prevede un contratto sino al ritorno di Will Clybyrn, con eventuale estensione a fine stagione, nel caso il giocatore fornisse prestazioni in grado di soddisfare appieno le aspettative di tecnico e società.
Che Holiday sia il giocatore giusto per questa squadra è pensiero condivisibile, ala atletica con buon tiro dalla lunga distanza, fondamentale in cui la Virtus, perdendo Clyburn difetta parecchio. Molto importante, la sua attitudine alla difesa, elemento basilare del credo cestistico di coach Ivanovic, la Segafredo nella sua gestione ha visto aumentata di molto, l’intensità nella propria metà campo. Per il suo modo di stare in campo e per la duttilità di ricoprire più ruoli, se sarà valutato positivamente il suo stato di salute, può essere impiegato in alternativa a Clyburn, ma anche in contemporanea, rendendo così la Virtus una squadra con maggiore pericolosità dall’arco.
Nel frattempo la Segafredo questa sera scende in campo a Sassari, trasferta sempre insidiosa, contro una formazione che arriva da tre sconfitte consecutive e che ha sostituito il tecnico in panchina, affidando la squadra ad una vecchia conoscenza del pubblico bianconero, quel Massimo Bulleri che nel 2008 ha pure vestito la casacca bianconera, seppur per pochissime volte (11 presenze) a causa di un serio infortunio.
La Segafredo dovrà fornire l’ennesima prova di coraggio e resilienza, dopo aver sostenuto una gara estremamente dispendiosa in Eurolega, per conservare il contatto con le prime della classe che continuano a vincere nel campionato nazionale; ieri sera Trapani e Brescia hanno maramaldeggiato rispettivamente contro Pistoia e Varese (oggi Trento se la dovrà vedere contro Venezia, probabilmente lo scontro più complesso della giornata).
Lo stato di salute del gruppo è quello che tutti conoscono, si gioca spesso, ci si allena poco, alcuni stanno giocando minuti oltre il dovuto come Alessandro Pajola, che sta disputando una parte di stagione incredibile, probabilmente la sua migliore di sempre. Altri stanno cercando di ritrovare la forma come Toko Shengelia, rientrato da qualche settimana dopo la disavventura dell’ulcera e non ancora al meglio. Poi ci sono quelli che ancora oggi stanno cercando di trovare la propria dimensione in un gruppo che deve affrontare ogni settimana impegni di alto livello come Matt Morgan, che sembra avviato verso un futuro di interessanti certezze, oppure Andrejs Grazulis che sta pian piano riemergendo dopo l’infortunio e che pare essere tornato quel giocatore affidabile visto lo scorso anno a Trento.
Anche Rayjon Tucker nell’ultima gara di EuroLeague pare essersi sbloccato psicologicamente, le sue tre triple di giovedì scorso hanno letteralmente fatto esplodere la Segafredo Arena, anche se alla fine non sono state sufficienti per condurre in porto una vittoria che la Virtus avrebbe meritato.
Palla a due alle ore 18,15 agli ordini dei signori Lo Guzzo, Dori e Capotorto, diretta televisiva su DAZN e DMAX, mentre la consueta radiocronaca su Nettuno Bologna Uno, sarà affidata come sempre alla voce di Dario Ronzulli.
Alessandro Stagni
Nell’immagine coach Dusko Ivanovic (foto Ciamillo Castoria)
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