I Gruppi Consiliari di Liberi per Castelforte e del PD, sempre animati da uno spirito costruttivo e collaborativo, sottopongono all’attenzione del Sindaco un altro bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, questa volta per interventi di riqualificazione delle aree comunali dismesse.
La minoranza, nonostante venga continuamente bistrattata e avversata quando prova a dare qualche suggerimento (“il capogruppo Forte si diverte ad inoltrare bandi pubblicati su siti istituzionali come se noi non avessimo accesso diretto alle stesse informazioni ……oppure mediante comunicazione diretta da parte dei nostri rappresentanti politici…..inoltra comunicazioni già in nostro possesso…frutto di ciclostilati”), e nonostante si ritrovi continuamente di fronte un atteggiamento, da parte della maggioranza, di chiusura totale e di ingiustificato vittimismo nei confronti delle (legittime) critiche di natura politica, persevera nel consigliare e nel proporre le nuove opportunità che si presentano, in quanto ispirata da una forte passione ed amore per il territorio.
Il bando è della Presidenza del Consiglio dei Ministri e mira a favorire l’attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo, nelle aree dismesse o in disuso, delle infrastrutture e dei beni immobili in disuso appartenenti alle amministrazioni pubbliche. Infatti i Comuni possono presentare piani di sviluppo per il finanziamento degli interventi necessari alla rigenerazione, alla riqualificazione e all’infrastrutturazione e per l’attrazione di investimenti privati volti al rilancio economico.
Questa minoranza, in merito, suggerisce la riqualificazione del sito comunale dell’ex cava in Via delle Terme, che presenta una ferita nella montagna, nel passato completamente deturpata dall’attività estrattiva, offrendo uno spettacolo degradante e mortificante da un punto di vista ambientale, in un’area termale di pregevole interesse e a forte vocazione turistica.
L’idea vincente potrebbe essere quella di presentare un piano di sviluppo (il Comune, entro il 30 gennaio 2025 deve intanto comunicare un indirizzo pec compilando il questionario accessibile al link “bando-
pianisviluppo.gov.it”) relativo alla messa in sicurezza dell’area, con una riqualificazione ambientale, e volturare il sito in un’attività di impresa realizzando un bellissimo e poliedrico Acquapark termale, con strutture ricreative affini, sfruttando le importanti acque sulfuree, copiosamente presenti, e la morfologia esistente della montagna che già si presta, in modo naturale, a tale tipologia di insediamento.
Un’altra ipotesi di piano di sviluppo di recupero della ex cava comunale da attenzionare, potrebbe essere quella di una riconversione ambientale del sito, quindi di ingegneria naturalistica, escludendo ulteriori escavazioni. Una capillare riconversione del suolo, con terrazzamenti e gradoni, così da divenire agrumeti con la pregiata arancia rossa di Suio (sarebbe anche ora che si arrivasse proprio ad un Consorzio), uliveti, oltre ad essere sede di piantumazioni autoctone arrivando alla creazione di un immenso orto botanico. L’idea è di mettere a dimora piante verdi per tutto l’anno, insieme a piante produttive e quindi fonte di reddito e lavoro, riconvertendo in agricoltura specializzata la cava dismessa, così da costituire anche una fonte di attrazione per il turismo che ama coniugare il benessere derivante dalle acque termali, con occasioni di svago come la raccolta delle ulive o di altri frutti, allungando di fatto l’attività degli alberghi e degli stabilimenti di Suio Terme.
Questa ambiziosa idea progettuale comunale, avrebbe ancora più possibilità di essere finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (maggior punteggio), qualora il Comune prevedesse una percentuale di cofinanziamento a carico di altre risorse pubbliche (anche comunitarie) non inferiore al 10%, oltre ad una forma di partenariato pubblico-privato, e si dotasse di una progettazione di livello esecutivo, corredata da una studio appositamente condotto dall’ Università o da un Ente di ricerca specializzato.
Caro Sindaco, perlomeno questo, è compito tuo!
LIBERI PER CASTELFORTE
GRUPPO PD
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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