Dopo gli anni del boom, rallenta la crescita del fotovoltaico europeo

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Ci siamo abituati, ormai da più di un decennio, a considerare il settore fotovoltaico come uno dei più prevedibili dal punto di vista statistico, nel senso che a caratterizzarlo ci sono sempre delle percentuali di crescita del tutto anomale per quasi tutti gli altri comparti economici. Ma un recente report ci mostra che può avvenire anche qualcosa di diverso, con una conseguente domanda: il 2024 del fotovoltaico europeo rappresenta solo un’eccezione?

Meno di un decimo della crescita 2023

Lo studio in questione è l’annuale “EU Market Outlook for Solar Power”, realizzato da SolarPower Europe. L’incipit, appunto, è una sorta di inattesa frenata dopo chilometri di autostrada percorsi in velocità: “Dopo anni di crescita stellare, il settore solare dell’UE è stato colpito da un significativo rallentamento dell’implementazione, passando dal 53% di crescita nel 2023 al 4,4% nel 2024, pari a un rallentamento del 92% della crescita solare nell’ultimo anno”.

Ed ancora, nell’Outlook si evidenzia che “con 65,5 GW di nuovo solare nel 2024, il settore ha appena superato il record del 2023 di 62,8 GW. Nonostante il calo, il solare fotovoltaico ha comunque installato più di tutte le altre tecnologie energetiche combinate nel 2024, portando la flotta di energia solare operativa dell’Unione Europea a 338 GW”.

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L’effetto spinta della crisi del gas

Per quanto riguarda la ragione di questo rallentamento, per gli esperti di SolarPower Europe non si può parlare di un evento sorprendente: “Dopo il boom avuto dal fotovoltaico durante la crisi del gas, l’urgenza di passare all’energia solare è diminuita per i cittadini man mano che le loro bollette si normalizzavano”.

C’è poi un altro elemento di cui tener conto: “Il sistema energetico non è riuscito a tenere il passo con la curva di crescita del fotovoltaico. Di conseguenza, installare energia solare su scala industriale diventa più difficile man mano che i colli di bottiglia della rete e della flessibilità si restringono”.

Non un’eccezione ma una svolta

In relazione alla domanda in apertura, va detto che la previsione dell’Outlook è quella di un incremento europeo del fotovoltaico che sarà abbastanza in linea con il progresso contenuto registrato nel 2024. L’anno appena concluso, quindi, più che rappresentare un’eccezione va considerato come un punto di svolta.

Nel dettaglio, SolarPower Europe stima dei tassi di crescita annui del solare compresi fra il 3 e il 7% tra il 2025 e il 2028. Ciò sarebbe comunque sufficiente all’Unione Europea per raggiungere il suo obiettivo di capacità solare installata al 2030, pari a 750 GW. “Tuttavia – si avverte per la prima volta nel rapporto – c‘è anche la possibilità che l’Europa non centri questo obiettivo, con un gap di capacità fotovoltaica che potrebbe arrivare fino a 100 GW”.

Preoccupazioni per il futuro del fotovoltaico europeo

Dunque, nonostante l’andamento del fotovoltaico europeo rimanga positivo, la riduzione della sua crescita solleva preoccupazioni, in particolare perché le aggiunte annuali devono aumentare costantemente con un ritmo abbastanza sostenuto per soddisfare gli obiettivi solari fotovoltaici indicati nel piano “REPowerEU” dell’Unione Europea.

Fra l’altro, esistono dei fattori che non giocano a favore dell’evoluzione del comparto solare: “La situazione è ulteriormente complicata da diverse sfide, tra cui il peggioramento delle condizioni quadro degli incentivi per l’energia solare sui tetti e la mancanza di flessibilità nel sistema elettrico dell’UE che ostacola sempre di più la crescita di progetti su scala di pubblica utilità, soprattutto nel medio e lungo termine”.

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Cambia il trend degli investimenti

Un altro fattore che suscita preoccupazione è quello degli investimenti: “Fino a poco tempo fa, gli investimenti di capitale sul solare fotovoltaico nell’UE erano su una traiettoria costantemente ascendente, passando dai 19 miliardi nel 2020 fino a oltre 60 miliardi di euro nel 2023. Tuttavia, la tendenza è cambiata in modo significativo nel 2024”.

Infatti, nell’anno che si è appena concluso la discesa record segnata dai prezzi dei moduli fotovoltaici, unita al rallentamento della crescita del mercato, ha comportato una riduzione superiore al 10% degli investimenti di capitale nel settore solare, scesi quindi fino a 56 miliardi di euro.

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Le indicazioni dello Scenario Medio

A questo punto la visione prevalente per il futuro da parte di SolarPower Europe – espressa nel suo “Scenario Medio” – resta positiva ma sicuramente ridimensionata. Per il 2025 si prevede che il mercato aggiungerà 70 GW di capacità, riflettendo un tasso di crescita del 7%. Un incremento che sarà propiziato principalmente dai progetti avviati nel 2023-2024, che hanno capitalizzato la discesa record dei prezzi dei moduli.

Ma la crescita dovrebbe rallentare ulteriormente nel 2026 con un aumento ridotto al 3%, fino a 72,3 GW di capacità, “poiché gli sviluppatori dovranno affrontare crescenti vincoli di rete e incertezze di mercato”. Entro il 2027, poi, si prevede che il mercato UE raggiungerà 76,5 GW, per poi attestarsi a 81,5 GW nel 2028.

Fotovoltaico europeo: oltre gli 800 GW nel 2030?

E guardando alla conclusione di questo decennio, le proiezioni dello Scenario Medio indicano che la capacità solare totale installata nell’Unione Europea dovrebbe raggiungere gli 816 GW, superando quindi del 9% l’obiettivo fissato dalla Commissione UE, come detto pari a 750 GW.

“Tuttavia – viene precisato nell’Outlook di SolarPower Europe –, questa previsione rappresenta una riduzione dell’8%, o di 74 GW, rispetto alla nostra precedente analisi effettuata a metà del 2024. E un ulteriore rallentamento del mercato solare nei prossimi anni potrebbe mettere a rischio l’impegno solare indicato dalla Commissione europea”.



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