‘Economia e prezzi, non c’è più tempo: o sovranismo sociale o declino’ – Politica

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‘La nostra Nazione vive un momento drammatico, imprese e famiglie sono davanti ad un ulteriore vertiginoso aumento dei costi delle bollette per gas e luce, gli effetti sono catastrofici e aggiungono un altro tassello a quel triste mosaico denominato impoverimento dell’Italia e degli italiani. Questo governo, insieme a quello precedente di Mario Draghi del quale rappresenta una perfetta continuità ha la responsabilità di avere portato l’Italia in questa situazione, rompendo le proficue e durevoli relazioni con la Federazione Russa, per poter seguire l’avventurismo della Nato e degli Usa nello scontro con la Russia; la situazione potrebbe cambiare con l’amministrazione Trump ma gli effetti della rinuncia al gas russo resteranno, con tutte le conseguenze che conosciamo’.
Sono alcuni concetti emersi questa mattina nel corso dell’incontro con il professor Geraci organizzato presso il Caffé Concerto in Piazza Grande a Modena, dal Coordinamento Regionale del Movimento Indipendenza sulla situazione economica nazionale Ed internazionale, legata ai costi dell’energia e all’andamento delle esportazioni nelle province di Modena e Reggio, con le ricadute in termini di potere d’acquisto dei cittadini.

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‘La situazione che si sta determinando per le imprese ed i cittadini emiliani con l’arrivo delle bollette di gas ed elettricità é molto difficile, ci sono aumenti vertiginosi anche rispetto ai picchi degli anni scorsi e non si vedono da parte del Governo soluzioni adeguate, soprattutto se non cambia la linea sullo scacchiere internazionale.

Solo un drastico cambiamento della politica estera dell’Italia potrebbe invertire la rotta del declino annunciato, nell’ottica di un mondo multipolare che portarci a stringere relazioni più strette con i paesi del blocco BRICS, a partire dalla stessa Russia che ormai purtroppo considera l’Italia come una nazione avversaria di cui non ci si può fidare, come le ultime parole della diplomazia russa hanno certificato’ – ha affermato Fabio De Maio, coordinatore regionale Indipendenza Emilia-Romagna.
‘Indipendenza lavorerà strenuamente per costituire un vero e proprio fronte politico con la parola d’ordine del sovranismo sociale, per rompere la gabbia del liberismo e dell’atlantismo che hanno nella Ue e nella Nato le due principali pedine. Non c’è più tempo da perdere, sovranismo sociale o declino definitivo dell’Italia e dell’Europa intera.

“L’Italia, in questi anni di sostegno alle guerre, si è, ahime’, giocata il ruolo di paese mediatore e ponte di pace. Ci siamo messi contro la Russia, che non ci ha fatto nulla, probabilmente, solo per avere inviti a cene, eventi e premiazioni in giro per il mondo’ – ha affermato il Prof. Geraci. ‘Difficile pensare come questo atteggiamento guerrafondaio possa portare dei benefici alle nostre aziende esportatrici del Made in Italy in Russia e nei paesi #BRICS #BRI o come l’aumento dei costi di energia (causatao anche dalle politiche #UE-#Draghi-#Meloni) possa aiutare a migliorare il tenore di vita dei nostri cittadini, specialmente quelli meno abbienti, poveri e pensionati che non possono certo morire di freddo cosicché Meloni possa ricevere apprezzamenti in giro per il mondo.
Mi sembra una scelta politica poco attenta al benessere collettivo del paese”

Costi energia, rincari per privati e aziende
‘Sebbene l’aumento dell’energia previsto per l’anno appena iniziato sembra aggirarsi intorno al 30%, è bene chiedersi: rispetto a quale periodo?
Il costo delle materia prima viene determinato in Italia dal PSV (punto di scambio virtuale), cioè la piattaforma che determina l’incontro tra domanda e offerta che si basa a sua volta sul TTF ( Table Tarif Facily) che in parole povere è l’hub olandese legato alla Borsa di Amsterdam che decide il prezzo del gas per la maggior parte dell’Europa soprattutto per gli stati membri della UE.
A Milano, ad esempio, per un appartamento di 70m2 ci sarà una spesa di circa €1403, cioè il 20% in più rispetto al 2022-23 ma il 68% in più rispetto al periodo 2019-2022. Le cifre non si discostano molto a Bologna, Roma o a Palermo’. Si sofferma sulle cause dell’aumento del costo dell’energia Marina dell’Orletta di Indipendenza Modena. Un aumento che riguarda indistintamente tutti i campi

Situazione ancora più tragica se si analizza il costo del gas per le aziende: dalla chimica, all’acciaio, alle cartiere e alle nostre ceramiche, altamente energivore.
Per intenderci le piastrelle o le lastre in porcellanato vengono cotte a 1200-1300 gradi e i forni non possono essere spenti. Come dichiarava sul Sole 24 Ore il 4 gennaio, il presidente di Federimpresa: già pagare il gas €50/MWh è una follia rispetto a quando ne costava €20/MWh, figuriamoci arrivare a €70-80/MWh. L’industria ceramica non è in grado di assorbire altri costi. Già vessate da politiche green quali la CO2, mentre paesi concorrenti pagano l’energia meno della metà e non devono sostenete assurdi costi legati alle politiche vessatorie dell’UE decise da tecnocrati che vivono in un mondo irreale, ovattato da privilegi; dunque molte aziende si vedono costrette a ridurre le produzioni e aumentare la cassa integrazione. In tutto questo c’è anche una enorme incoerenza sull’acquisto di GNL dagli USA, molto più costoso di quello russo, dove la crescita economica dell’oltre 20% degli ultimi anni si deve allo shale gas che però è bandito dalla UE. Non dimentichiamo che il GNL va poi rigassificato con ulteriori costi e l’uso di mastodontiche navi. La nave Snam dovrebbe andare in Liguria dal 2026 con un costo di 450 milioni ma per ora il Consiglio regionale all’unanimità ha detto no anche se Piombino non la vuole tenere a causa di una forte opposizione (Corriere della Sera del 9 gennaio).

I rincari del gas legati al conflitto russo-ucraino sono destinati a creare ulteriori aumenti. La situazione geopolitica, le temperature più rigide e le follie green non sono gli unici problemi. Le criticità non sono solo a valle ma anche a monte e non riguardano solo questo governo ma tutti i governi precedenti che oltre a giocare alla guerra e fregarsene dell’aumento dei prezzi delle materie prime, si fanno garanti di qualsiasi costo che i consumatori, sia privati che aziende, devono sostenere, con nomi e enti regolatori diversi, un vero e proprio inferno fiscale. Oltre al costo del gas e dell’elettricità, le bollette vengono articolate con tante voci come la gestione e il trasporto, i contatori e relative imposte e tasse; gli oneri di sistema, determinati da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, il bonus sociale, l’IVA, i ricalcoli. Insomma una lista infinita che ricade sui cittadini ormai rassegnati perché assistono al solito rimbalzo di responsabilità di una politica sempre più indaffarata a difendere poltrone da Roma a Bruxelles passando per le regioni.
Non di minore importanza l’aumento continuo dei carburanti. Dall’inizio dell’anno un ulteriore aumento di 3 centesimi per la miscelazione del biocarburante. E su chi ricade questo costo? Sulle compagnie petrolifere come ENI? Naturalmente no. Davvero qualche folle con materia celebrale “green” crede che dell’automobile, della corrente elettrica o del gas si possa fare a meno e che si possa continuare a far fronte a questi scellerati aumenti?

‘Solo un drastico cambiamento della politica estera dell’Italia potrebbe invertire la rotta del declino annunciato, nell’ottica di un mondo multipolare che portarci a stringere relazioni più strette con i paesi del blocco BRICS, a partire dalla stessa Russia che ormai purtroppo considera l’Italia come una nazione avversaria di cui non ci si può fidare, come le ultime parole della diplomazia russa hanno certificato. Indipendenza lavorerà strenuamente per costituire un vero e proprio fronte politico con la parola d’ordine del Sovranismo sociale, per rompere la gabbia del liberismo e dell’atlantismo che hanno nella Ue e nella Nato le due principali pedine. Non c’è più tempo da perdere, sovranismo sociale o declino definitivo dell’Italia e dell’Europa intera’ – ha concluso il Prof. Geraci



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