“Atalanta e Celtics, due successi costruiti con visione e innovazione”

Pagliuca, imprenditore di successo e co-proprietario dell’Atalanta e dei Boston Celtics, ha vissuto un anno straordinario, con entrambe le sue squadre protagoniste sui rispettivi palcoscenici sportivi.

Intervenuto nel podcast Pagliuca ha parlato con Lisa Abramowicz e Jonathan Ferro di Bloomberg del World Economic Forum di Davos, in Svizzera., ha condiviso la sua esperienza nella gestione di franchigie sportive di alto livello e le sue riflessioni su temi economici di rilevanza globale, come l’intelligenza artificiale e le prospettive economiche degli Stati Uniti sotto la possibile amministrazione Trump.

Una stagione da sogno per l’Atalanta. Steve, martedì sera l’Atalanta ha vinto 5-0. Che stagione incredibile!

“Non posso crederci ancora, è semplicemente fantastico. Sono felicissimo per la squadra, per il mister e per la famiglia Percassi. È un traguardo storico per Bergamo e per tutto l’ambiente nerazzurro. Questo successo è motivo di grande entusiasmo per la città e i tifosi.”

La squadra può davvero puntare a vincere il campionato?

“Bisogna affrontare ogni partita una alla volta, è un vecchio adagio che vale sempre. Dobbiamo concentrarci sul recupero di alcuni giocatori infortunati, ma finora stiamo giocando un calcio straordinario. Vincere contro il Barcellona e ottenere una qualificazione diretta sarebbe qualcosa di incredibile.”

Boston Celtics: la sfida della NBA tra crescita e sfide future.  Ci sono rumors che parlano di un tuo interesse per acquisire la maggioranza dei Celtics. Puoi confermare?

“Non posso commentare su nessuna trattativa, come ben sai. Ma posso dire che il panorama NBA è in continua evoluzione e il nostro impegno rimane quello di mantenere la squadra ai massimi livelli.”

L’audience televisiva della NBA ha registrato qualche calo. Qual è la tua opinione?

“Credo sia un problema legato alla frammentazione del pubblico. Oggi le abitudini di visione sono cambiate radicalmente, con molteplici piattaforme di streaming e social media che offrono contenuti in modo diverso. Tuttavia, la lega è più forte che mai e continua ad attrarre milioni di fan in tutto il mondo.”

Davos 2024: tra intelligenza artificiale e l’incognita Trump. Qual è la tua impressione sull’atmosfera al World Economic Forum di Davos quest’anno?

“Direi che è tutto incentrato su Trump e sull’intelligenza artificiale. C’è molta preoccupazione su cosa accadrà con i dazi commerciali, soprattutto in Europa, così come sull’economia americana e sulle politiche protezionistiche. Per quanto riguarda l’AI, sembra di rivivere il boom di internet del 1999: tanto clamore, ma anche molte opportunità concrete. L’intelligenza artificiale cambierà radicalmente il nostro futuro, proprio come fecero le ferrovie o il sistema autostradale negli Stati Uniti.”

L’intelligenza artificiale: una rivoluzione inevitabile. Come vedi il futuro dell’AI nel contesto economico attuale?

“Credo che l’intelligenza artificiale diventerà un pilastro di ogni settore. I modelli di AI verticale, specializzati per ambiti specifici come la sanità o i trasporti, saranno i veri motori del cambiamento. Tuttavia, per sostenere questo sviluppo, occorreranno enormi investimenti in infrastrutture energetiche. Progetti come lo Stargate Program sono fondamentali per mantenere gli Stati Uniti competitivi a livello globale.”

Come investitore, qual è il tuo approccio rispetto alle nuove opportunità nel campo dell’AI?

“La mia principale area di interesse è la sanità, perché l’AI ha il potenziale per rivoluzionare il settore, rendendo più rapido ed efficiente il processo di sviluppo dei farmaci. Ma le applicazioni sono infinite e riguarderanno ogni aspetto della nostra vita quotidiana.”

Economia globale e sfide del futuro. Ci sono molte incertezze riguardo l’economia globale. Qual è la tua più grande preoccupazione?

“L’inflazione è sicuramente una delle principali preoccupazioni. Quando si immette così tanto denaro nel sistema, le conseguenze si fanno sentire. Il costo dei mutui al 7% non è sostenibile per una crescita stabile e, se i tassi di interesse continueranno a salire, potrebbe esserci un impatto significativo sui mercati.”

L’Atalanta, un modello di crescita globale. Tornando all’Atalanta, quali sono i tuoi obiettivi futuri per la squadra?

“L’obiettivo è continuare a crescere e rendere il club un brand globale. Abbiamo già avviato partnership importanti che presto annunceremo. Inoltre, stiamo investendo molto nell’ottimizzazione dello stadio e nel miglioramento dell’esperienza dei tifosi, sul modello di quello che abbiamo fatto con i Celtics. L’Atalanta è un club che ha saputo costruire un’identità unica, apprezzata non solo in Italia ma anche a livello internazionale.”

Quali sinergie hai riscontrato tra il basket e il calcio nella gestione delle squadre?

“Abbiamo importato in Italia l’approccio analitico e statistico dei Celtics. Collaboriamo con i Percassi su più fronti, dalla gestione dei dati alla strategia di mercato. Questo ci ha permesso di ottenere vantaggi competitivi e di essere un club che può contare su un settore giovanile di altissimo livello.”

L’approccio di Steve Pagliuca alla gestione sportiva unisce passione, visione strategica e una forte attenzione ai dati e alla tecnologia. Dall’NBA alla Serie A, il suo obiettivo è rendere le squadre sempre più competitive e globali, mantenendo saldi i valori che le rendono uniche. Con un occhio attento all’innovazione e alle opportunità di investimento, Celtics e Atalanta sono esempi di come una gestione vincente possa fare la differenza.

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