Giustizia, ad Avellino primi effetti delle Riforma Cartabia sui processi

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AVELLINO- Qual è lo stato della Giustizia nel settore Civile e Penale del Tribunale di Avellino? La fotografia delle pendenze e dei fascicoli definiti nel corso del 2024 emerge dalla relazione presentata ieri a Castel Capuano, con i due approfondimenti curati dal presidente di Sezione del settore Civile Sossio Pellecchia e dal presidente di Sezione e coordinatore del settore Penale Gian Piero Scarlato.
SETTORE CIVILE
La riduzione complessiva nel Settore Civile ordinario passa da 7942 procedimenti a 6442, una percentuale dell’ 11,34 %. Il segnale più importante riguarda le nuove iscrizioni. Da 4769 sono diventate 4164. Ma le definizioni, che sono 5014 hanno superato le nuove iscrizioni. Nel settore Lavoro-previdenza-assistenza c’è una timida flessione della pendenza. In buona sostanza da 4314 procedimenti pendenti si passa a a 4264. Riduzione anche per le pendenze nel settore fallimentare. Da 586 a 508. La percentuale del 2024 è stata del 13,31%, l’anno scorso del 15,92%. Nel settore dell’esecuzione immobiliare ancora dati virtuosi. La pendenza è diminuita da 820 a 657 procedimenti. Anche se in questo settore c’è un notevole aumento delle nuove iscrizioni di procedimenti. Quest’anno sono 152 rispetto ai 115 dell’anno scorso. In totale nel Settore Civile i fascicoli pendenti sarebbero quasi diecimila.
SETTORE PENALE
Nel dibattimento collegiale, si legge nella relazione: “Nell’ultima annualità la pendenza si è mantenuta sostanzialmente stabile; si e passati da 259 pendenti alla data del 30/6/2023 a 261 processi pendenti al 30/06/2024..con un aumento della sopravvenienza (passate da 114 dello scorso anno a 139)” Si tratta di un dato “estremamente positivo ove solo si consideri che l’ annualità di riferimento e stata caratterizzata dalla celebrazione di maxiprocessi con numerosi detenuti”.
Nel settore monocratico “la pendenza è notevolmente diminuita, passando da 4.173 processi a 3.220 processi.Anche la sopravvenienza e’ diminuita sensíbilmente, passando đa 2.564 processi a 1,937.
Anche per il ruolo monocratico valgono le osservazioni fatte per il collegio, anche se
le assenze dei magistrati non hanno influito sul numero complessivo delle definizioni, aumentate rispetto allo scorso anno”. Nel settore Gip/Gup invece si legge ancora nella relazione: “come negli anni passati, continua a smaltire regolarmente e sollecitamente le sopravvenienze, le
quali sono tuttavia diminuite in misura significativa (da 4.526 a 3930). La riduzione delle definizioni è coerente con la riduzione della sopravvenienza (da a 4.734 a 3837). In occasione dell’ ispezione ministeriale ordinaria del mese di ottobre 2023 la cancelleria ha anche provveduto ad eliminare false pendenze gravanti
La pendenza al 30.6.2024 è di 483 procedimenti, a fronte degli 838 al1.7.2023”.
GLI EFFETTI DELLA RIFORMA CARTABIA
Nella relazione del presidente di sezione Gian Piero Scarlato, coordinatore dell’area penale, si fa riferimento ai primi effetti della Riforma Cartabia anche sul lavoro nel Tribunale di Avellino: “I dati statistici “confermano la previsione fatta nella relazione sullo stato dell amministrazione della giustizia dello scorso anno, nel senso che gli interventi normativi della Riforma Cartabia ispirati da un chiaro intento deflattivo hanno effettivamente inciso riducendole -sulle pendenze complessive.Ci si riferisce, innanzitutto, all’ ampliato ambito di operatività della querela, estesa come condizione di procedibilità di reati statisticamente molto frequenti nelle udienze penali, in particolare e salve specifiche eccezioni, il furto aggravato, le lesioni personali stradali gravi o gravissime ex art. 590 bis c.l c.p., o le lesioni dolose lievi, il sequestro di persona, la violenza privata, la violazione di domicilio, il danneggiamento,
la truffa, I’appropriazione indebita, le molestie, etc.; tanto ha determinato non solo la declaratoria di improcedibilità nei processi pendenti in cui la querela non era intervenuta nel termine del 30 marzo 2023, ma ha inciso anche nella misura in cui ha consentito per una platea più ampia di reati I’ operatività dell’istituto della remissione di querela, anche tacita, nell’ ipotesi di cui all’art. 152 comma 3 n- sempre introdotto dal
c-p.D.Lgs. 150/22.di mancata ed ingiustificata comparizione del querelante all’udienza in cui è stato citato n
qualità di testimone..A ben vedere, l’impatto della riforma proprio sotto il profilo della modifica della procedibilità è stato determinante per una contrazione omportante Sia sul prano delle minori sopravvenienze, sia su quello delle maggiori definizioni..Evidente è stata anche l’efficacia, della riforma della sospensione del processo per assenza dell’ imputato (art. 420quater c.p.p.), grazie alla quale, dopo le prime verifiche sulla rintracciabilità dell imputato, il giudice definisce il procedimento con sentenza”.

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