Impianti del gas da passare al setaccio. Al via la gara per le ispezioni sulla rete a Catania

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L’affidamento del servizio, che rientra tra le pianificazioni ordinarie, riguarda i controlli da effettuare nel corso del 2025 al fine di evitare casi di dispersione

CATANIA – L’esplosione della scorsa settimana a San Giovanni Galermo ha innalzato l’attenzione sulle condizioni delle infrastrutture di distribuzione del gas. La paura seguita allo scoppio nel quartiere catanese, che ha causato alcuni feriti e danneggiato immobili e auto, nei giorni successivi ha portato a una serie di controlli eccezionali dei vigili del fuoco nell’hinterland di Catania. Ad Acireale, per esempio, i pompieri hanno lavorato, nelle stesse ore in cui veniva completata la processione del fercolo di san Sebastiano, per individuare una presunta fuga di gas che i passanti a ripetizione avevano segnalato in strada, anche se alla fine l’origine dell’emissione è stata ricondotta a una cucina di un piccolo appartamento.

Controlli contro le fughe di gas

In tal senso, la gara bandita nei giorni scorsi da Catania Rete Gas per affidare il servizio di ispezioni e controllo delle dispersioni di gas sulla rete che serve il capoluogo etneo, per quanto non sia frutto di un timore improvviso ma rientri tra le pianificazioni ordinarie della società, attira inevitabilmente l’interesse generale. L’affidamento – si tratta di una procedura aperta a tutti gli operatori aventi i requisiti tecnici ed economici per eseguire la particolare tipologia di prestazione – riguarda i controlli che dovranno essere effettuati nel 2025, con possibilità di proroga per l’intero 2026, e vale poco meno di 240 mila euro. Nello specifico si tratta del servizio di “ispezione programmata della rete per gas interrata e relativi impianti derivazione d’utenza interrati con densità minore o uguale a 0,8 per ricerca delle fughe e la loro classificazione su condotte interrate, per circa complessivi 475 mila metri di rete eserciti in media pressione e in bassa pressione, più 50 mila metri circa di impianti di derivazione d’utenza”. I termini per presentare le offerte scadranno a mezzogiorno del 24 febbraio.

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Nel capitolato di gara sono descritte nel dettaglio le prestazioni che dovranno essere garantite dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Tra i compiti richiesti, c’è che l’impresa dovrà annualmente presentare “una preliminare pianificazione delle attività” da sottoporre “all’approvazione del direttore esecutivo del contratto”. Il livello di specificità richiesto da Catania Rete Gas potrebbe essere tale che “all’uopo l’impresa aggiudicataria dovrà presentare un piano di ispezione distinto per mese con indicazione delle vie, piazze, strade oggetto di ispezione”.

Garantire periodiche ispezioni

Il monitoraggio dovrà essere distribuito nel corso dell’anno, in modo tale da garantire periodiche ispezioni. “Lo svolgimento del servizio per ogni anno relativo all’attività in oggetto non dovrà essere espletato in maniera continuativa sull’intero sviluppo interrato della rete di distribuzione, ma dovrà prevedere tre tranche con due interruzioni temporali non inferiori a 45 giorni solari da concordare con il direttore esecutivo del contratto”, si legge nel capitolato. Al termine di ogni tranche di ispezioni, l’aggiudicatario dovrà occuparsi della redazione dei “rapporti delle attività svolte e delle monografie delle fughe accertate sia su supporto cartaceo che informatico”.

Per quanto riguarda l’importo dell’affidamento è stato calcolato fissando come prezzo unitario a base d’asta 22 centesimi per metro oltre Iva. A ciò si aggiunge la cifra di 8.412 (tenendo conto della concessione della proroga per il 2026) “per oneri di sicurezza da interferenza non soggetti a ribasso per l’ispezione programmata, la ricerca delle fughe e la loro classificazione su condotte per tutte le attività nessuna esclusa a esse connesse, correlate e indicate nel capitolato, indipendentemente dal numero di fughe che si riscontreranno sui tratti di rete ispezionati”.

Il bando prevede anche l’applicazione di una penalità di importo pari a 90 euro al giorno per “inadempienze alle prescrizioni fissate nel capitolato, ritenute lievi a insindacabile giudizio del responsabile unico del progetto”. La stessa cifra verrà applicata come penalità per ogni giorno oltre il termine stabilito per il completamento del servizio durante il periodo programmato, termine che per ogni anno è fissato improrogabilmente al 31 dicembre. Il capitolato d’appalto è firmato dal responsabile unico del progetto Gaetano Parasiliti, uno dei tecnici di Catania Rete Gas rimasto ferito dall’esplosione a San Giovanni Galermo. Parasiliti, così come raccontato dal presidente della società Gianfranco Todaro, è rimasto coinvolto mentre “insieme a una squadra di operai, si è recato sul posto per verificare e cercare di intervenire per sanare la fuga di gas”.





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