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Agricoltura

 


Meno 80% negli sprechi e meno 40% di energia grazie al digitale: i benefici (in numeri) della tecnologia in una mappa
(foto di Getty Images)

Come e quanto la digitalizzazione possa avere un impatto, positivo o negativo, in tre settori cruciali per la decarbonizzazione: aziende, trasporti, costruzioni. Raccogliere dati per capire in quali termini le tecnologie digitali, che hanno potenti implicazioni energetiche e socio-economiche, possano agevolare o contrastare l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 entro il 2050. � questo il fulcro del progetto 2D4D, Disruptive Digitalization for Decarbonization, finanziato dall’Istituto European Research Council della Commissione europea, partito cinque anni fa. I ricercatori che ci lavorano hanno appena licenziato il rapporto “Narrative di digitalizzazione e mitigazione”, frutto di due giorni di confronto tra 35 scienziati e rappresentanti dell’industria che si sono riuniti a maggio presso l’Istituto internazionale per l’analisi dei sistemi applicati, vicino Vienna.

Disruptive Digitalization for Decarbonization (2D4D) � l’iniziativa Ue pensata per capire quanto i dispositivi smart e intelligenza artificiale aiutino a ridurre le emissioni di CO2 e quali di queste abbiano diverse implicazioni sociali. Droni usati in agricoltura, edifici smart, stampa in 3D vengono inseriti in una rete di impatti per valutare le strategie di azione

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Tra i risultati emerge la creazione di una “participatory dinamic system mapping” ovvero una mappatura partecipata dei sistemi dinamici. Questo strumento permette di visualizzare i principali canali di influenza tra i due fenomeni, quale effetto abbiano l’uno sull’altro. �In questo modo vengono evidenziati visivamente anche i punti di ingresso in cui inserire le misure o le politiche capaci di innescare ricadute positive nel quotidiano�, dice Elena Verdolini, docente di Economia politica dell’Universit� degli Studi di Brescia, senior scientist della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e principal investigator del progetto 2D4D, �L’impatto di qualsiasi tecnologia dipende dal contesto sociale, prima della risposta c’� bisogno di uno strumento�. Il progetto non intende trovare soluzioni ma porre domande, anche ai decisori politici. �Pi� che di soluzione concreta, parlerei di opzione sul tavolo perch�, se � rilevante oppure no, dipende da chi decide di sceglierla�, continua Verdolini.

Ci� che sappiamo e i nuovi esperimenti

Partendo dalle stime della letteratura internazionale, a cui fa riferimento il team di ricerca, in media un edificio smart � in grado di garantire un risparmio fino al 40 per cento di energia rispetto a una casa non smart. Il sistema di smart lighting, la programmazione delle luci che si accendono e si spengono al passaggio, grazie ai sensori, contribuisce a ridurre gli sprechi fino all’80 per cento. In agricoltura, i droni per la fertilizzazione di precisione individuano le zone che hanno bisogno di acqua e di fertilizzanti, favorendo una doppia azione di mitigazione. Viene ottimizzata la distribuzione della risorsa idrica e viene limitato l’impiego di fertilizzanti che producono il protossido di azoto, un gas serra con un potenziale di surriscaldamento 265 volte superiore a quello dell’anidride carbonica. Lo stesso criterio, la precisione che argina lo spreco, � alla base del metodo della stampa in 3D. �Il 3D printing permette di costruire prodotti finalizzando l’uso del materiale�, spiega Verdolini, �si stampa prima un piano, poi un altro e un altro ancora, utilizzando forme geometriche che rendono gli oggetti pi� leggeri, per il momento solo per alcuni materiali come plastica, filamenti di metallo, ceramica, in applicazioni specifiche�. La stampa di componenti per aerei consente di alleggerire il peso del mezzo che, di conseguenza, sfrutta una minore quantit� di combustibile per volare, segnando un risparmio di energia che oscilla tra il 10 e il 35 per cento.

Le implicazioni sociali

Nel modello di business noto come MaaS, Mobility as a Service, sono i dispositivi digitali, le app di mobilit�, a coordinare i trasporti.

Con il car sharing viene risparmiato fino al 60 per cento di energia e di emissioni. Eppure le risorse del digitale possono presentare aspetti controversi. Ad esempio, se l’opzione car sharing viene percepita come alternativa al trasporto pubblico piuttosto che all’acquisto di una macchina. La digitalizzazione, inoltre, parteciper� al processo di decarbonizzazione se ci saranno interventi significativi in materia di divario digitale affinch� tutti siano nelle condizioni di accedere alle tecnologie.



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