In lieve aumento le pensioni pagate dall’Inps nel 2025. L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha reso noto di aver completato le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, propedeutiche al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali per il 2025. Le lavorazioni effettuate hanno riguardato oltre 20 milioni di posizioni.
Inps: rivalutazione dei trattamenti previdenziali
L’Inps ricorda la pubblicazione del decreto 15 novembre 2024, emanato dal Ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, recante “Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025. Valore della percentuale di variazione – anno 2024. Valore definitivo della percentuale di variazione – anno 2023” (Allegato n. 1).
La rivalutazione – ricorda l’Istituto – viene attribuita dall’anno successivo a quello di decorrenza della pensione, sulla base dell’importo del cosiddetto cumulo perequativo di dicembre dell’anno precedente quello da rivalutare, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate sia dall’INPS che dagli altri Enti presenti nel Casellario Centrale delle Pensioni.
A partire dal 1° gennaio 2025, le pensioni saranno rivalutate secondo un indice di variazione definitivo del +0,8%. Ecco di seguito la tabella delle fasce di importo dei trattamenti e le relative modalità di rivalutazione per l’anno 2025.
L’articolo 1 del citato decreto interministeriale 15 novembre 2024 ha stabilito in via definitiva che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2023 è determinata in misura pari a +5,4% dal 1° gennaio 2024. Pertanto, nessun conguaglio è dovuto a titolo di rivalutazione per l’anno 2024.
Inoltre, per il 2025, la rivalutazione automatica non sarà riconosciuta ai pensionati residenti all’estero con trattamenti superiori al minimo INPS, ma sarà comunque attribuita fino a un certo limite.
Aumenti per le pensioni inferiori al minimo
Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo è previsto un incremento del +2,2% per il 2025, pari a 13,27 euro che porta gli assegni a 616,67 euro al mese. Il trattamento minimo per le pensioni di lavoratori dipendenti e autonomi sarà di 603,40 euro mensili.
L’Istituto ricorda che recupereranno lo 0,8% (il 100% dell’aumento dei prezzi) le pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo (quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese). Tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 90% dell’inflazione, quindi lo 0,72%. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (2.993,06 euro lordi al mese) si recupererà il 75% dell’aumento dei prezzi quindi lo 0,60%.
Assegni e pensioni sociali: quali aumenti
Le prestazioni assistenziali, come le pensioni sociali e gli assegni sociali, seguiranno lo stesso indice di rivalutazione. Inoltre, i limiti di reddito per l’accesso a queste prestazioni sono stati aggiornati.
Calendario di pagamento delle pensioni
L’Inps ricorda che i pagamenti delle pensioni e delle prestazioni assistenziali saranno effettuati il primo giorno bancabile di ogni mese, o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile, con un unico mandato di pagamento fatta eccezione per il mese di gennaio nel quale il pagamento viene eseguito il secondo giorno bancabile
Il pagamento delle pensioni del mese prossimo arriverà sabato 1° febbraio se si ha il conto alle Poste e lunedì 3 se si ha l’accredito in banca. Pubblicato anche il calendario del mese di marzo che prevede il pagamento il primo del mese per chi ritira la pensione alle Poste e il 3 per chi ha l’accredito in banca. Da aprile invece non ci saranno differenze di pagamento tra i pensionati e l’assegno arriverà giorno 1. A maggio la pensione sarà accreditata il 2 (il primo è festa), a giugno il 3 (il primo è domenica, il 2 è festa) e da luglio a ottobre sempre il primo del mese. Infine a novembre saranno pagati tutti il 3 (il primo è festa, il 2 è domenica) e a dicembre il primo del mese.
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