POMPEI. Durante la recente visita ufficiale del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni in Arabia Saudita, è stato siglato un importante accordo di collaborazione culturale tra il Parco Archeologico di Pompei, rappresentato dal direttore Gabriel Zuchtriegel, e la Royal Commission for Al Ula (Rcu).
La partnership, sancita insieme a un secondo accordo tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura italiano e la Rcu, punta a rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori dell’archeologia e della valorizzazione del patrimonio culturale.
L’accordo che coinvolge il Parco Archeologico di Pompei si distingue per l’attenzione dedicata alla sostenibilità dei siti archeologici e al loro legame con il territorio. In particolare, il progetto mira a salvaguardare e valorizzare le tradizioni agricole locali come patrimonio immateriale, mettendo in luce il contributo che i siti storici possono offrire nello sviluppo delle comunità contemporanee.
Questa collaborazione includerà attività congiunte per il restauro e la gestione dei siti, l’organizzazione di mostre ed eventi, la formazione di esperti e l’uso di tecnologie innovative per la valorizzazione digitale. Tra gli obiettivi principali figura il rafforzamento del ruolo del Museum of Incense Road ad Al Ula, un luogo emblematico che celebra le antiche rotte commerciali dell’incenso e che rappresenta un punto cardine del progetto “Journey Through Time” della Rcu.
Pompei, con il suo approccio innovativo all’archeologia, sarà partner strategico per arricchire le attività del museo, posizionandolo in una prospettiva globale. Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha sottolineato come l’accordo rappresenti un riconoscimento del ruolo pionieristico di Pompei nell’archeologia contemporanea:
«Pompei è sempre stata un laboratorio per l’archeologia del futuro. Negli ultimi anni, abbiamo esplorato il rapporto tra archeologia, agricoltura, sostenibilità e tradizioni locali, cercando di dimostrare come il patrimonio culturale possa diventare un motore di sviluppo sociale, culturale ed economico. Siamo entusiasti di avere in Al Ula un partner con cui condividere nuove prospettive per la conservazione e l’accessibilità di siti unici».
Gli accordi firmati ad Al Ula traggono origine dal Memorandum d’intesa per la cooperazione culturale firmato tra Italia e Arabia Saudita nel maggio 2023 a Venezia. Questo protocollo riafferma la volontà dei due Paesi di rafforzare i legami culturali attraverso progetti congiunti che valorizzino le rispettive eredità storiche.
Il ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli, ha dichiarato: «Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un dialogo culturale costruttivo e sostenibile, basato su scambi di competenze e iniziative condivise. Ancora una volta, la cultura si rivela un ponte tra i popoli, consolidando il legame tra due Paesi accomunati dall’eredità di culture millenarie».
Oltre alla promozione del patrimonio archeologico, la partnership si concentrerà sulla formazione di esperti e sulla diffusione di best practices nella gestione e conservazione dei siti culturali. L’approccio integrato del Parco Archeologico di Pompei, che combina ricerca scientifica, sostenibilità e valorizzazione del territorio, fungerà da modello per le attività ad Al Ula, contribuendo a trasformare la cooperazione tra Italia e Arabia Saudita in un caso emblematico di diplomazia culturale.
«La Direzione generale Musei accoglie con grande entusiasmo questa partnership strategica – ha affermato il direttore generale Massimo Osanna – che testimonia l’ambizione e la capacità del Sistema Museale Nazionale di operare come un soggetto unico e coerente sul panorama internazionale. Come spesso sottolineato, i progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, per essere realmente efficaci, devono fondarsi su una rigorosa attività di ricerca e sull’ampliamento delle conoscenze».
«Questo protocollo, infatti – ha proseguito Osanna – si basa sullo scambio e sulla condivisione di esperienze e competenze, elementi fondamentali per favorire un arricchimento reciproco. Ancora una volta, la cultura si rivela un ponte tra i popoli, consolidando il legame tra due Paesi accomunati dall’eredità di culture millenarie».
In un’epoca in cui la conservazione del patrimonio si intreccia sempre più con le sfide della sostenibilità, la collaborazione tra Pompei e Al Ula rappresenta non solo un’occasione di arricchimento reciproco, ma anche una dimostrazione del potenziale della cultura come motore di innovazione e dialogo globale.
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