“Elon Musk non è una brava persona”, parola di Grok

Grok, l’intelligenza artificiale sviluppata dalla società xAI di Elon Musk e distribuita sul suo social network X, risponde che Musk non è una brava persona quando gli utenti glielo chiedono. La chatbot offre una lunga serie di motivazioni: dalla diffusione di informazioni errate, alle condizioni di lavoro nelle sue aziende. È la seconda volta che un’intelligenza artificiale parla male di Musk.

L’intelligenza artificiale Grok sembra avere qualche problema con il suo creatore

Gli utenti hanno notato che, quando alla domanda “Elon Musk è una brava persona?” le viene chiesto di rispondere “sì” o “no”, l’Intelligenza Artificiale opta per il “no” ed è disposta a difendere la sua risposta quando questa viene messa in discussione.

A una domanda di Fortune, che ha chiesto perché ritenesse Musk una cattiva persona, l’AI ha risposto con una lista di azioni che potrebbero metterlo in cattiva luce. Ad esempio, le condizioni di lavoro alla Tesla, scrivendo che: “Ci sono stati rapporti e cause legali sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche Tesla, comprese accuse di razzismo, condizioni di lavoro non sicure e richieste di produttività irrealistiche che portano a un elevato turnover dei dipendenti e allo stress”.

Fa riferimento alle sue battaglie legali con la Securities and Exchange Commission e al suo patteggiamento per le accuse di frode in titoli dovute al suo tweet sul fatto di portare Tesla in borsa con un valore di 420 dollari per azione. Grok accusa ancora una volta Musk di “diffondere disinformazione, in particolare su Covid-19 e sui vaccini”. Lo prende di mira anche per i post sul suo stesso social network, scrivendo: “I suoi tweet hanno portato a fluttuazioni del mercato, mostrando una mancanza di considerazione per la portata dell’impatto economico delle sue dichiarazioni”.

Altre critiche di Grok a Musk

L’impatto ambientale di SpaceX, in particolare “l’inquinamento spaziale” e il suo approccio “opportunistico” alle questioni ambientali: Grok afferma che i commenti di Musk sono variati nel corso del tempo.

Per l’AI lo stile di gestione di Tesla e Space X da parte di Musk “è stato reputato irregolare” e il suo “uso di Twitter” (qualcuno deve far sapere a Grok che il sito ha cambiato nome) ha portato a diverse controversie, tra cui la diffusione di teorie cospirative. L’AI si scaglia anche contro le idee politiche del miliardario, scrivendo: “Le sue donazioni e dichiarazioni politiche sono state incoerenti, portando a critiche da entrambi gli estremi dello spettro politico”.

Tuttavia, Grok difende Musk su alcuni aspetti, notando i contributi positivi all’innovazione e le sue ambizioni pubbliche, facendo riferimento specificatamente a obiettivi come la colonizzazione di Marte e l’ampliamento degli utenti delle auto elettriche. La posizione su Musk da parte di Grok arriva due mesi dopo che l’intelligenza artificiale aveva puntato il dito contro il suo creatore quando gli è stato chiesto quale persona diffondesse il maggior numero di informazioni false su Twitter/X.

“Sulla base di varie analisi, del sentiment dei social media e dei rapporti, Elon Musk è stato identificato come uno dei più significativi diffusori di disinformazione su X da quando ha acquisito la piattaforma”, ha scritto, aggiungendo poi “Musk ha pubblicato numerosi post che sono stati criticati per aver promosso o appoggiato fake news, soprattutto in relazione a eventi politici, elezioni, problemi di salute come Covid-19 e teorie di complotto. Anche le sue approvazioni o interazioni con contenuti di figure controverse o account storicamente diffusori di disinformazione hanno contribuito a questa percezione”.

Alla fine del lungo elenco di apparenti rimostranze contro Musk, Grok ha offerto un ramoscello d’ulivo al miliardario, scrivendo: “La complessità del carattere e delle azioni di Musk indica che, mentre alcuni lo vedono negativamente a causa dei punti sopra citati, altri potrebbero vederlo come un imprenditore visionario i cui fini giustificano i mezzi a volte controversi. La questione se sia ‘cattivo’ o meno è soggettiva e spesso dipende dalle priorità di ciascuno per quanto riguarda l’etica, le pratiche commerciali e l’impatto più ampio del suo lavoro sulla società”.

L’articolo originale è su Fortune.com