Farmaci equivalenti: farmacisti possono incidere sulla scelta

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29 Gennaio 2025

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Si è tenuto ieri a Napoli, presso il DeBonart Naples, il convegno organizzato dall’Associazione Farmaciste Insieme con il contributo non condizionante di EG Stada

di Redazione Farmacista33


In un contesto in cui si registra un divario di utilizzo dei farmaci equivalenti tra Nord e Sud Italia, c’è una necessità di aumentare l’informazione per superare la diffidenza dei cittadini, puntando anche sui caregivers che più influenzano l’aderenza alle terapie, con un impegno congiunto di farmacisti e istituzioni per promuoverne l’uso. Queste alcune riflessioni condivise nel corso del convegno DeBonart Naples, che si è tenuto ieri a Napoli dall’Associazione Farmaciste Insieme con il contributo non condizionante di EG Stada, un momento di confronto tra esperti del settore, istituzioni e rappresentanti delle farmacie per discutere il ruolo dei farmaci equivalenti nella sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e l’importanza della figura del farmacista nella loro promozione.

La percezione dei farmaci equivalenti

Uno dei punti chiave del dibattito ha riguardato la percezione dei farmaci equivalenti tra consumatori e professionisti. In Campania, l’uso di questi medicinali risulta ancora inferiore rispetto alla media nazionale. Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha sottolineato: 

“Lo sviluppo dell’equivalente in Italia ha ancora grandi margini di crescita, particolarmente nelle regioni del Sud. In Lombardia, ad esempio, c’è una massima diffusione del farmaco equivalente, mentre in Campania siamo 4 punti sotto la media nazionale. I farmacisti possono incidere sulla scelta dei cittadini e aiutare a colmare questo divario”.

Cherubina Di Giacomo, membro del direttivo nazionale di Farmaciste Insieme e relatrice del convegno, ha evidenziato l’importanza di una maggiore informazione per superare la diffidenza dei cittadini: “Questo convegno nasce dalla necessità di informare la cittadinanza, che spesso preferisce farmaci brandizzati per una questione di abitudine e scarsa conoscenza. I farmaci equivalenti non sono una seconda scelta, ma una valida alternativa economica e sicura”.

L’esperienza delle donne e l’aderenza alla terapia

Un focus particolare è stato dedicato al rapporto tra le donne e i farmaci equivalenti, con particolare attenzione all’aderenza alla terapia. Angela Margiotta, presidente dell’Associazione Farmaciste Insieme, ha messo in luce una problematica diffusa: “Le donne non aderiscono alla terapia come dovrebbero, spesso per questioni economiche o perché troppo impegnate con la famiglia. La farmacia gioca un ruolo chiave nel supporto alle donne e nel favorire scelte più consapevoli”.

L’impatto economico e la sostenibilità del Ssn

Il contributo dei farmaci equivalenti alla sostenibilità del SSN è stato al centro dell’intervento di Salvatore Butti, General Manager & Managing Director di EG Stada:

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“Negli ultimi sei anni, i farmaci equivalenti hanno dato un contributo importante al SSN. Considerando che le risorse sanitarie sono sempre più limitate, favorire questi prodotti rappresenta una soluzione per ottimizzare costi e benefici”.

Nicola Stabile, presidente di Promofarma, ha ribadito la necessità di un impegno costante nella promozione di questi farmaci: “Sostenere convegni come questo è essenziale per far conoscere meglio i farmaci equivalenti e il loro impatto economico positivo. In Campania siamo ancora distanti dalla media nazionale, ma con la giusta informazione e divulgazione possiamo migliorare”.

Cultura e resistenze: un problema da superare

Un ostacolo significativo alla diffusione dei farmaci equivalenti è rappresentato dalle resistenze culturali. Lorenzo Latella, segretario regionale di Cittadinanzattiva, ha illustrato alcuni dati relativi all’app “Io Equivalgo”, creata per sensibilizzare i cittadini sull’uso di questi medicinali: “La Campania è tra le regioni che spende di più in farmaci di marca. Questo dipende sia dalle abitudini dei cittadini, che si affidano a prodotti già conosciuti, sia dalle scelte dei medici che spesso prescrivono farmaci di marca invece degli equivalenti”.

Il convegno ha ribadito la necessità di una maggiore sensibilizzazione e informazione sui farmaci equivalenti, affinché possano essere percepiti come una risorsa fondamentale per la sostenibilità del SSN e per l’accessibilità alle cure. I farmacisti, in questo contesto, hanno un ruolo centrale nel guidare i pazienti verso scelte più consapevoli e vantaggiose per la salute del cittadino.

TAG: FARMACI EQUIVALENTI, FARMACISTI


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