Teatro De Silva: comune pronto a spendere fino a 800mila euro all’anno nel prossimo triennio

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Con 22 eventi e ricavi per circa 70.000 euro nel solo 2024, l’amministrazione si sente fiduciosa ad investire nel teatro, e spiega il perchè

Rho – Dopo la serata che le opposizioni hanno dedicato all’argomento, e un acceso dibattito in consiglio comunale, è ora l’amministrazione a voler mettere nero su bianco quale sia la storia, e le finalità, del teatro civico Roberto De Silva. Lo fa approfittando dell’approvazione dello stanziamento dei fondi – fino a 800.000€ all’anno – per il prossimo triennio.

Gli stanziamenti economici

A due anni dall’avvio delle attività del Teatro Civico di Rho, il Consiglio Comunale ha dato l’ok all’aggiornamento del piano economico del teatro per il prossimo triennio insieme a un piano di lavoro per lo sviluppo delle attività culturali.

Il piano individua una serie obiettivi condivisi sui temi della gestione, della programmazione culturale e della sostenibilità del teatro, frutto di un lungo confronto tra Fondazione Teatro Civico e amministrazione Comunale, a partire dall’ analisi dei risultati raggiunti.

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Con uno stanziamento fino a 800.000€ all’anno nel prossimo triennio, la Fondazione dovrà occuparsi dello sviluppo delle prossime stagioni, del consolidamento della struttura organizzativa e della cura dell’edificio. Per rispondere alla mission di essere un teatro civico legato al territorio e allo stesso tempo un punto di riferimento metropolitano, la Fondazione avrà il compito di allargare la proposta culturale e il pubblico, con particolare attenzione ai giovani, alle scuole e alle famiglie, unendo proposte di richiamo per il grande pubblico, eventi con ospiti internazionali di prestigio, ma anche spettacoli prodotti dal territorio e collaborazioni con associazioni locali.

Il Comune mette in campo un investimento importante nella cultura per il prossimo triennio dando alla Fondazione gli strumenti per continuare a ottenere risultati significativi in termini di pubblico, coinvolgimento del territorio e attrattività, senza tagliare altre iniziative culturali o i contributi stanziati per le associazioni culturali.

I successi del 2024

Con 72 eventi e oltre 20.000 presenze, nel 2024 l’attività è entrata a regime, con stagioni di teatro, musica e danza, eventi realizzati dalle associazioni del territorio, serate civiche e progetti speciali. Fiore all’occhiello della stagione 2024 il progetto d’opera, cofinanziato dal Ministero della Cultura e da Fondazione Cariplo, con due produzioni originali: l’opera per bambini realizzata con giovanissimi interpreti delle scuole di Rho, e “Madama Butterfly”, sold out nelle due repliche.

A sopporto di questi progetti la Fondazione del Teatro ha svolto un’attenta attività di fundraising, ottenendo 250mila euro di finanziamenti da privati e 37mila da enti pubblici.

La Fondazione avrà il compito di continuare a far crescere la proposta culturale con nuove tipologie di proposte, migliorare la propria struttura organizzativa e lavorare sulla sostenibilità economica con la ricerca di finanziatori, sponsor e con gli introiti dagli affitti della sala, che rappresentano una voce significativa del bilancio.

Nel 2024 il teatro è stato affittato per 22 eventi, con ricavi per circa 70.000 euro. La sala è stata affittata da compagnie di teatro, danza, orchestre, ma anche da produzioni televisive e per gli eventi di imprese del territorio.

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La gestione di un teatro richiede un adeguato sostegno pubblico, che deve essere investito in modo efficiente, con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità e alla qualità delle offerte culturali. Il Teatro è luogo di spettacolo, di incontro, di confronto, spazio di crescita e di approfondimento. La sua gestione è sicuramente una sfida importante che può essere vinta dall’impegno congiunto di istituzioni e cittadini, con l’obiettivo di valorizzare la prestigiosa struttura e di rispondere alle necessità culturali di una comunità in continua evoluzione.

Come nasce il teatro

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Il progetto del teatro nasce all’interno del progetto di riqualificazione dell’area industriale Diana de Silva. Nel piano integrato del 2014 si stabilì che la proprietà, Bracco Real Estate, avrebbe realizzato il teatro come opera a scomputo oneri. L’opera è stati quindi realizzata direttamente da Bracco Real Estate e ceduta al Comune nel luglio 2022. Il costo sostenuto da Bracco Real Estate per la realizzazione del Teatro, stimato in 9.6 milioni, è stato alla fine di oltre 10 milioni di euro,  circa 4 milioni in più della quota di 6.092.000 euro che comprendeva oneri di urbanizzazione, monetizzazione e standard qualitativi.

Mentre l’opera era in costruzione, nel luglio 2021 il Consiglio Comunale ha deliberato la nascita della Fondazione Teatro Civico Rho per la gestione del teatro.

L’avvio delle attività

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La stagione inaugurale è stata avviata a novembre 2022. Fino a febbraio 2023 il Comune ha operato una gestione diretta in collaborazione con CSBNO come partner operativo e con la Fondazione come direzione artistica.

La Fondazione ha iniziato a operare direttamente in teatro da marzo 2023. La spesa complessiva nel 2023 per il teatro è stata di circa 750mila euro, tra gestione diretta della stagione, contributo alla Fondazione, spese per utenze e manutenzioni ordinarie.

I soci e finanziamenti privati

Lo statuto della Fondazione prevedeva la possibilità di inserimento di soci privati all’interno della Fondazione per una maggiore sostenibilità del progetto.

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Questa ipotesi non ha trovato a oggi riscontro, tuttavia l’attività di raccolta fondi da soggetti privati tramite bandi e sponsorizzazioni ha portato a risultati superiori alle previsioni, supplendo di fatto alla mancanza di soci privati. Strada facendo si è verificato che per i soggetti privati appare più vantaggiosa la formula della sponsorizzazione rispetto all’adesione come soci, dal momento che ne ricavano maggiori vantaggi fiscali. La Fondazione nel 2024 ha recuperato fondi per un valore complessivo di 287mila euro tra soggetti pubblici e privati.

Gli spazi del teatro

Teatro Civico Roberto de Silva FAILa Fondazione Teatro Civico di Rho è nata con l’obiettivo di gestire al meglio la struttura. Il personale tecnico ha lavorato per avviare la macchina teatrale e ottimizzare gli spazi a disposizione per accogliere gli spettacoli. La struttura ha buone dotazioni di camerini e di spazi accessori per l’ospitalità di compagnie e di orchestre, il palco si trasforma a seconda della tipologia di spettacolo e ha accolto in questi mesi grandi orchestre, opera, danza contemporanea e balletto, concerti jazz e di musica leggera.

I posti a sedere prevedono diverse configurazioni a seconda del tipo di spettacolo. Le possibili configurazioni sono descritte in modo trasparente sulla scheda tecnica del teatro, pubblicata sul sito:

  1. platea frontale a gradoni per 305 posti a visibilità ottima
  2. 2 “barcacce” a visibilità discreta per 24 posti
  3. prima balconata 28 posti laterali a visibilità discreta
  4. gradinata frontale in seconda balconata 32 posti a visibilità ridotta
  5. posti laterali in seconda balconata, 20 posti a visibilità scarsa
  6. tribuna alle spalle del palco, agibile solo per concerti acustici a configurazione auditorium, 50 posti dietro palcoscenico.

La sala può essere configurata in vario modo a seconda degli spettacoli proposti. Per esempio, per gli spettacoli di prosa sono normalmente disponibili 343 posti (305 in platea, 24 nelle barcacce laterali, 14 in prima balconata). Al momento l’evento più partecipato è stato il concerto del Corpo Musicale Santa Cecilia di Passirana che ha raggiunto 399 biglietti venduti, utilizzando la tribuna retro palco.  In formato Auditorium, si possono raggiungere i 459 posti.

Il numero dei posti disponibili ha visto una diminuzione rispetto agli schemi iniziali delle previsioni di progetto per diverse motivazioni tecniche ed è dovuta all’effettiva visibilità che si può avere con l’allestimento di quinte e sipario, non all’assenza delle sedute.

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Cinema 

Il teatro può ospitare rappresentazioni cinematografiche. Una programmazione stabile di cinema non è però compatibile né con la struttura della sala, né con la strumentazione, oltre a essere incompatibile con la programmazione teatrale sia per motivi tecnici (allestimenti di attrezzature specialistiche) che di tempi di allestimento.

Nel nuovo piano si dà mandato alla Fondazione di organizzare alcune proiezioni di film, intese non come programmazione stabile, ma come appuntamenti ad hoc all’interno di progettualità specifiche.

Il cinema trova ampio spazio all’Auditorium di via Meda con la programmazione di Barz&Hippo, a cui il Comune riconosce un contributo annuale per le attività. I minori costi di gestione dell’Auditorium di via Meda permettono di mantenere un prezzo decisamente basso per i biglietti, accessibile a tutti. L’attività stabile di cinema all’interno del Teatro comporterebbe indubbiamente costi maggiori per il pubblico e non risulterebbe sostenibile.

E’ nei piani del Comune la riqualificazione dell’Auditorium per renderlo più accogliente e farne il punto di riferimento per il cinema.

La Fondazione e i suoi membri

La Fondazione opera secondo i principi di trasparenza e le normative vigenti per gli enti pubblici. Si è dotata di regolamenti e tariffari per l’utilizzo delle sale per affitti, diversi a seconda del tipo di utilizzo e del soggetto richiedente. La selezione delle associazioni per le serate di ospitalità avviene tramite bando pubblico.

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I componenti del consiglio di amministrazione sono:

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  • Presidente: Fiorenzo Grassi, direttore e fondatore del teatro Elfo Puccini di Milano, ha nel curriculum numerose esperienze manageriali in ambito teatrale e di opera lirica, tra cui la direzione artistica del teatro lirico Fraschini di Pavia e la presidenza del Festival internazionale di danza MilanOltre.
  • Massimiliano Carraro, pianista, direttore d’opera e direttore lirico-sinfonico con vasta esperienza in Italia e all’estero, già direttore della Civica Scuola di Musica di Milano
  • Cecilia Balestra, esperta di musica classica contemporanea e direttrice di Milano Musica, rassegna realizzata in collaborazione con La Scala di Milano e docente del corso “Organizzatore dello spettacolo” alla scuola di teatro Paolo Grassi;
  • Giancarlo Cattaneo, ex dirigente Cultura al Comune di Bollate e direttore del prestigioso Festival di Villa Arconati.
  • Maddalena Maggi, rhodense, con esperienza in campo economico e finanziario.

Il membri del consiglio della Fondazione operano a titolo gratuito.

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Redazione

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