Cinque milioni di euro per allungare i contratti degli stagionali, firmato in Regione il patto per il lavoro nel turismo

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Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


È stato sottoscritto oggi l’accordo tra Regione Liguria, Cgil, Cisl, Uil Liguria con le federazioni di categoria e le associazioni datoriali per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore per il 2025

La misura, arrivata all’ottava edizione e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo si pone l’obiettivo di allungare il periodo di lavoro degli stagionali e a qualificarne la professionalità. “È un patto unico in Italia, risultato di un attento lavoro da parte di sindacali e associazioni datoriali: garantisce al comparto turistico bonus occupazionali che generano effetti positivi garantendo continuità retributiva per i lavoratori del settore, producendo posti di lavoro a tempo indeterminato e supportando la destagionalizzazione.

‘’In continuità con il lavoro svolto nelle precedenti edizioni ai fini di ridurre il ricorso a lavori a termine e sviluppare un’occupazione stabile e duratura anche in un settore contraddistinto dalla stagionalità abbiamo chiesto e ottenuto che le domande di richiesta dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato abbiano la priorità su quelle a tempo determinato. Ed abbiamo incrementato ulteriormente la qualità del lavoro limitando l’erogazione di incentivi a contratti che prevedono un monte ore non inferiore a 28 ore settimanali – sottolineano Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Emanuele Ronzoni segretari generali di Cgil Liguria, Cisl Liguria, Commissario Straordinario Uil Liguria e Marco Carmassi, Massimiliano Scialanca, Riccardo Serri Segretari Generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Liguria – .

Il Patto consente di sviluppare la contrattazione tra aziende e sindacati per rafforzare la qualità dell’impresa e del lavoro, contrastare le attività di chi lavora in nero, condizione che danneggia imprese ed economia, ed attivare finanziamenti e risorse pubbliche che possano aiutare le imprese a qualificarsi”.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Le risorse disponibili ammontano a 5 milioni di euro: il budget verrà definito compiutamente alla pubblicazione dell’avviso e, come gli anni passati, saranno possibili ulteriori integrazioni per soddisfare tutte le domande. L’edizione 2024 del Patto si è chiusa con 2247 assunzioni in favore di 505 aziende.

Il Patto 2025 mantiene invariati gli scaglioni dello scorso anno ma inserisce, come elementi di novità, il sistema di priorità alle domande di incentivo che contengono tempi indeterminati e l’incentivazione dei contratti part-time solo se con impegno orario di almeno 28 ore settimanali. Nel 2025 i bonus potranno essere richiesti dalle imprese per assunzioni a decorrere dal 1° febbraio con contratti di durata non inferiore a otto mesi. Nei prossimi mesi verrà aperto lo sportello per la richiesta dell’incentivo, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

“Il Patto per il Lavoro nel Turismo è un passo importante per il settore, un accordo che consentirà alle aziende di gestire meglio la forza lavoro, riducendo i costi e garantendo continuità occupazionale. In Liguria la destagionalizzazione è una realtà e il mondo del lavoro deve adeguarsi – dichiara il presidente della Regione Liguria Marco Bucci -. L’intesa rappresenta un nuovo strumento concreto per sostenere l’economia regionale, come accade con il Patto per il Commercio. La crescita del turismo in Liguria prosegue da anni e auspico che porti a maggiore stabilità occupazionale e all’uso continuativo delle strutture. Oggi aggiungiamo un altro tassello per migliorare la qualità del lavoro e garantire condizioni sempre migliori a imprese e lavoratori”.

“Al termine di un’intensa trattativa coi sindacati e gli enti datoriali, che ho condotto con la delega degli assessori Ferro e Scajola, siamo riusciti ad arrivare all’ottava edizione di una misura che riscuote anno dopo anno i favori di tutti i soggetti interessati in un settore strategico per la nostra Regione come quello del turismo – afferma l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi – L’anno scorso con il Patto abbiamo favorito circa 2.300 assunzioni, abbiamo avuto oltre 500 domande presentate tanto che lo sportello ha dovuto chiudere anticipatamente dopo appena quattro giorni di apertura. Quest’anno abbiamo introdotto alcune novità che garantiscono maggiore qualità al Patto e stabilità per i lavoratori del comparto sostenendo al contempo le imprese che hanno quindi la possibilità di allungare la stagionalità, di ammortizzare i costi del personale e di fornire allo stesso tempo servizi sempre più qualitativamente elevati”.

“Un’altra promessa mantenuta da Regione Liguria – prosegue l’assessore regionale al Lavoro Simona Ferro – Il risultato che presentiamo oggi è il frutto di un confronto costante e costruttivo con tutti gli addetti ai lavori del settore turistico, dai sindacati agli enti datoriali. Il Patto, che ricordo essere una misura unica nel suo genere a livello nazionale, è uno strumento vincente perché promuove l’occupazione stabile e di qualità, incentivando le aziende ad assumere con contratti di lunga durata e garantendo anche ai turisti una stagione più lunga. In questo modo continuiamo a sostenere il turismo, promuovendo una delle principali voci economiche della Liguria come facciamo inoltre con le campagne di promozione e valorizzazione del territorio”.

“Riconfermiamo una misura consolidata e di grande successo come il Patto del lavoro nel settore turismo – dichiara l’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola- Attraverso le fondamentali risorse del Fondo Sociale Europeo riusciamo a stanziare ulteriori fondi a favore delle imprese e di chi cerca occupazione. 5 milioni di euro sono una cifra davvero significativa che testimonia l’impegno massimo della Regione per incentivare il lavoro. Puntiamo a offrire posti di qualità e lunga durata inserendo, all’interno del bando stesso, una priorità rilevante per i contratti a tempo indeterminato. Siamo una delle regioni più virtuose in Italia per l’utilizzo e la programmazione delle risorse FSE, vogliamo continuare a esserlo migliorando costantemente le nostre iniziative anche in base alle indicazioni raccolte dal fondamentale dialogo con le parti sociali”.

IL PATTO NEL DETTAGLIO

LE CATEGORIE BENEFICIARIE. Sono tre le categorie beneficiarie, identificate con i codici Ateco.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

1) Della prima fanno parte imprese di alberghi, alloggi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, attività di alloggio connesse alle aziende agricole, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, gestione vagoni letto, alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero, catering per eventi e banqueting, attività delle agenzie di viaggio, attività dei tour operator, organizzazione di convegni e fiere, organizzazioni di feste e cerimonie. Per questo tipo di imprese viene riconosciuto un incentivo occupazionale purché stipulino un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di durata pari o superiore a 8 mesi.
Sono tre gli scaglioni di valore del bonus: 3.500 euro per ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 8 mesi e inferiore ai 9 mesi; 4.500 euro per ciascun contratto a tempo determinato di durata pari o superiore a 9 mesi; 8 mila euro per ciascun contratto a tempo indeterminato.

2) Della seconda categoria fanno parte le imprese di gestione di stabilimenti balneari (marittimi, lacuali e fluviali) che potranno richiedere i bonus purché stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di durata pari o superiore a 7 mesi che prevedano un impegno orario di almeno 28 ore settimanali. In questo caso sono quattro gli scaglioni di valore del bonus: 2.500 euro per ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 7 mesi e inferiore agli 8 mesi; 3.500 euro per ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 8 mesi inferiore ai 9 mesi; 4.500 euro per ciascun contratto a tempo determinato o somministrazione di durata pari o superiore a 9 mesi; 8 mila euro per ciascun contratto a tempo indeterminato.

3) Della terza categoria, infine, fanno parte le imprese di ristorazione connesse alle aziende agricole, ristorazione con somministrazione, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina. Per questo tipo di imprese sono previsti bonus dal valore di 8 mila euro per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato e, se part time, che prevedano un impegno orario di almeno 28 ore settimanali purché comportino incremento occupazionale netto.

PREMIALITÀ. L’importo del Bonus assunzionale potrà essere ulteriormente incrementato del 10% se l’impresa risulta iscritta al Registro dei Datori di Lavoro socialmente responsabili o risulta autorizzata ad avvalersi di marchi di origine e qualità disciplinati e approvati dalla Regione Liguria e dal sistema camerale; del 10% se il singolo lavoratore assunto sia beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL); del 10% se il singolo lavoratore assunto ha un Patto di servizio personalizzato attivo nell’ambito del Programma Gol al momento dell’assunzione; del 35% se il singolo lavoratore è una persona disabile; del 50% nel caso in cui l’impresa abbia stipulato, a far data dal 1° febbraio 2025, accordi aziendali, ovvero territoriali o ancora, qualora nelle imprese non siano presenti le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali, abbia stipulato accordi con le organizzazioni sindacali territoriali negli ambiti previsti dagli Accordi interconfederali stipulati dalle associazioni nazionali comparativamente più rappresentative, finalizzati a concordare una migliore organizzazione e gestione del lavoro.

DESTINATARI. Sono destinatari dei Bonus assunzionali le persone che al momento dell’assunzione presso l’impresa siano privi di rapporti di lavoro in essere, con l’esclusione dei rapporti di lavoro intermittente.


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