Reggio Emilia, il docufilm sulla Val d’Enza al cinema Alcorso

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Reggio Emilia “La valle ferita. Torrente Enza, tra dissesto idrogeologico e crisi climatica”: il titolo dice già tutto.

Il docufilm, prodotto dal Comitato per la salvaguardia del Torrente Enza e realizzato dal regista Alessandro Scillitani, sarà presentato in anteprima assoluta lunedì 3 febbraio al cinema AlCorso di corso Garibaldi, alle 21. Il film si avvale della voce narrante dello scrittore Wu Ming 2 e delle musiche composte dallo stesso Alessandro Scillitani ed eseguite insieme a Tommi Prodi, Marco Macchi e Stefano Ferrari.

L’opera ha lo scopo di accrescere la consapevolezza su un tema ambientale tra i più attuali al momento, e mira a promuovere allo stesso tempo un dibattito pubblico aperto e informato.

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Università Verde Reggio Emilia, Wwf Emilia Centrale, Wwf Parma, Associazione Terre di Canossa, Federazione Nazionale Pro Natura, Lipu, Canoa club Re, Legambiente Reggio Emilia, Legambiente Parma, Legambiente Val d’Enza, Legambiente Emilia-Romagna, Legambiente Appennino Reggiano, Pro Natura Val d’Enza, Salviamo il paesaggio Re, Green OdV: queste le associazioni che fanno parte del Comitato per la salvaguardia del Torrente Enza, e che hanno lanciato l’allarme.

«L’Enza ha un grosso problema di erosione – spiega Duilio Cangiari di Università Verde Reggio Emilia –. L’acqua, invece di depositare nuovi sedimenti, scava le sponde, formando un vero e proprio canyon. Il livello del torrente scende sotto il livello delle falde, che restano più in alto, quindi l’acqua non ci arriva e non le ricarica».

E ciò accade in una delle valli più scenografiche di tutto l’Appennino emiliano.

«L’acqua è vita. Sostiene gli ecosistemi, regola il nostro clima, è una risorsa preziosa e limitata» aggiunge Daniele Bigi del Wwf Emilia Centrale. «Negli ultimi anni, a seguito dell’inasprimento della crisi climatica, si è riproposta la domanda sul che fare. La risposta, parziale e molto semplificatoria della situazione, spesso ripropone le vecchie logiche, con grandi opere pubbliche che non tengono conto della complessità e della fragilità del territorio della Val d’Enza».

A rispondere alla chiamata, il regista Alessandro Scillitani: «È un tema che mi sta molto a cuore» dice il documentarista reggiano, che tra i suoi film vanta diversi titoli dedicati all’ambiente: da “Il risveglio del fiume segreto”, un viaggio lungo il Po, a “Ritorno sui monti naviganti”, altro viaggio, questa volta dalla Liguria all’Aspromonte, in entrambi i casi in compagnia del giornalista e scrittore Paolo Rumiz. Ma anche “Puro remo”, che percorre le calli e i canali di Venezia, e “Lampedusa artica”, che si spinge nelle terre estreme del Nord, al confine tra Russia e Norvegia.

«L’acqua – spiega il regista Scillitani – scarseggia da quando ero ragazzino, ma oggi è qualcosa di impressionante, soprattutto nella parte bassa della Val d’Enza: c’è una voragine spaventosa, sembra un vero canyon. Ecco il significato del titolo, “La valle ferita”: la preoccupazione è che non ci sia, in Italia come nel resto del mondo, un piano per quello che gli scienziati chiamano “adattamento”. Sembra che si continui soltanto a intervenire per tamponare le emergenze. Paride Allegri lo diceva già diversi anni fa, inascoltato: in qualche modo è stato un precursore».

Alessandro Scillitani fa riferimento al protagonista di un altro suo docufilm: “Nutriti di fragole”.

Allegri infatti, già comandante partigiano e perito agrario, iniziò a parlare di queste tematiche in pieno boom economico, negli anni ‘60, quando si trovò a dirigere il Servizio del verde pubblico a Reggio Emilia.

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«L’Enza e il Secchia sono stati per lungo tempo il mare dei reggiani – continua il regista – oggi abbiamo un grave problema, non facile da risolvere. Io non so cosa si debba fare e mi rimetto agli esperti. Ma dobbiamo prenderci cura dell’Enza e dell’ambiente, che poi significa prenderci cura di noi stessi. Questo film è il mio contributo alla causa. Contributo che ho condiviso con Wu Ming 2, la cui voce narrante accompagna le immagini e si pone delle domande su come gestire questa valle ferita. È stato un lavoro assolutamente sinergico».

Scillitani e Wu Ming 2 saranno presenti lunedì sera alla proiezione al cinema AlCorso per incontrare il pubblico. L’ingresso è libero e gratuito.

 



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