Leggi contro le immagini pedopornografiche generate con l’AI

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Il Regno Unito sta per diventare il primo paese al mondo a adottare leggi specifiche contro la produzione e la distribuzione di immagini pedopornografiche generate con l’AI, segnando un passo importante nella lotta contro l’abuso di minori attraverso l’intelligenza artificiale. Questa iniziativa è stata avviata in risposta all’allarmante aumento dell’uso della tecnologia per creare materiale pedopornografico, un fenomeno che ha suscitato gravi preoccupazioni tra le forze dell’ordine e le organizzazioni per la sicurezza online.

Leggi contro la diffusione delle immagini pedopornografiche generate con l’AI

Le nuove normative si propongono di colmare una lacuna giuridica che ha reso difficile combattere efficacemente questa forma di abuso. Secondo le disposizioni, sarà illegale non solo creare, ma anche possedere e distribuire immagini pedopornografiche generate con l’AI.

Chiunque venga trovato in possesso di tali materiali o di software per la loro realizzazione rischierà pene che vanno fino a cinque anni di carcere. Inoltre, diventerà punibile anche il possesso di manuali che insegnano come utilizzare queste tecnologie per creare contenuti dannosi. In questo caso, le sanzioni potrebbero arrivare a tre anni di prigione.

Queste leggi si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione. Le forze dell’ordine hanno registrato un’impennata nella creazione di immagini pedopornografiche generate con l’AI, con dati allarmanti forniti dalla Internet Watch Foundation (IWF).

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Nel 2024, sono stati segnalati 245 casi, un numero che segna un aumento significativo rispetto ai 51 casi del 2023. Questo fenomeno ha reso evidente la necessità di un intervento legislativo per fermare l’abuso della tecnologia.

Una delle modalità più comuni con cui gli autori di questi crimini sfruttano l’intelligenza artificiale è la manipolazione di immagini di bambini reali. L’AI viene utilizzata per alterare fotografie di minori, come nel caso di foto a cui vengono applicati volti di bambini su immagini già esistenti di abuso sessuale. Le immagini pedopornografiche generate con l’AI sono utilizzate con l’intento di ricattare i minori e costringerli a partecipare ad atti di abuso sempre più gravi, inclusi abusi in diretta streaming.

Il ruolo delle forze dell’ordine nella lotta contro le immagini pedopornografiche generate con l’AI

Le nuove leggi prevedono delle conseguenze anche per coloro che gestiscono o moderano siti web che favoriscono la diffusione di queste immagini o che forniscono consigli su come produrle.

L’agenzia Border Force avrà il potere di obbligare chiunque sia sospettato di rappresentare un rischio per i bambini a sbloccare i propri dispositivi digitali per un’ispezione accurata, una misura che dovrebbe permettere di identificare e fermare più rapidamente gli abusi.

Peter Kyle, segretario per la tecnologia, ha dichiarato che il governo ha “fallito nel tenere il passo” con le applicazioni maligne dell’AI e ha promesso che la sicurezza dei bambini sarà una priorità assoluta. Questo provvedimento è parte di un ampio pacchetto di leggi che dovrà essere discusso in Parlamento.

Un caso significato di creazione di immagini pedopornografiche generate con l’AI, è quello di una ragazza di 15 anni che si è rivolta al servizio NSPCC dopo la creazione di alcuni immagini alterate della sua persona. I colpevoli l’hanno minacciata di inviare le immagini ai suoi genitori e, poiché queste erano così realistiche, la ragazza temeva che i suoi genitori non l’avrebbero creduta.

Rani Govender, responsabile per la sicurezza dei bambini online presso l’NSPCC, ha dichiarato che è fondamentale che le aziende tecnologiche adottino regolamenti più rigorosi per impedire la creazione e la diffusione di tali contenuti. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione più stringente per garantire che le nuove tecnologie siano introdotte solo dopo aver effettuato una valutazione approfondita dei rischi.

Nonostante i progressi, esperti e organizzazioni non nascondono che ci sia ancora molto lavoro da fare. Le leggi appena annunciate dal governo britannico sono un passo fondamentale per fermare questa piaga, ma il compito non è ancora completo. È necessario che tutti gli attori coinvolti, dalle autorità pubbliche alle aziende tecnologiche, collaborino per garantire che la protezione dei minori venga sempre messa al primo posto.

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Elena Caccioppoli



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