tutte le novità sul calcolo e le agevolazioni — idealista/news

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Il 2025 porta delle interessanti novità anche per l’ISEE, visto che il calcolo di questo indicatore subirà delle modifiche, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio. Quali sono i nuovi criteri da seguire? Come gli stessi andranno a impattare sul calcolo dell’ISEE e di conseguenza sull’accesso alle agevolazioni per le quali è richiesto?

Quando presentare la domanda e quale documentazione è necessaria per una corretta compilazione della dichiarazione? Ecco tutte le novità da poco introdotte, per aiutarti a prepararti al meglio alla richiesta dell’ISEE 2025.

Come cambia l’ISEE nel 2025?

Come ogni anno, si rinnova l’appuntamento per milioni di italiani con l’ISEE, acronimo di “indicatore della situazione economica equivalente”. Si tratta di uno strumento fondamentale per valutare la condizione economica delle famiglie italiane e determinare l’accesso a numerose prestazioni sociali agevolate.

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L’ultima manovra di Bilancio, ossia la legge n. 207 del 30 dicembre 2024, ha previsto due importanti novità per l’ISEE 2025. Nel dettaglio ci riferiamo all’esclusione dal calcolo dell’ISEE di due importanti indicatori: l’assegno unico e i titoli di Stato

Diversamente da quanto accaduto fino a ora, a partire dal 2025, le somme percepite relativamente all’assegno unico non saranno più incluse tra i valori da considerare per l’ISEE. Un’indicazione di non poco conto visto che questo permetterà di rendere più agevole l’accesso ad altre prestazioni sociali, quali, ad esempio, il bonus asilo nido e il bonus nuovi nati, senza che l’assegno unico incida negativamente sull’indicatore della situazione economica equivalente. 

Altra novità è quella riguardante i titoli di Stato, come i BTP e i BOT, che dal 2025 non rientreranno più nel calcolo dell’ISEE, fino a un massimo di 50.000 euro. Questa misura era stata già introdotta dalla legge di Bilancio 2024, senza però trovare attuazione durante lo scorso anno. 

ISEE 2025: buoni postali fuori?

L’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE si estende anche agli altri strumenti finanziari coperti da garanzia statale. Rientrano in questa categoria anche i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postali, visto che l’emittente è Cassa Depositi e Prestiti, il braccio finanziario dello Stato. 

In sostanza, fino a un valore complessivo di 50.000 euro, anche i buoni fruttiferi e i i libretti di risparmio postali saranno esclusi dal calcolo ISEE 2025, ma andranno comunque inseriti nella DSU.

L’obiettivo, come nel caso dei BOT e dei BTP, è quello di incentivare il risparmio attraverso strumenti garantiti dallo Stato, offrendo un vantaggio fiscale ai detentori di tali prodotti. 

ISEE 2025: giacenza media di quale anno?

Un importante indicatore da non dimenticare nel calcolo dell’ISEE è quello della giacenza media dei conti correnti posseduti dai vari membri del nucleo familiare. Quando si parla di giacenza media ci si riferisce all’importo medio delle somme a credito del cliente durante l’anno e si calcola dividendo la somma dei saldi giornalieri per 365 giorni. 

Le principali banche, inclusa Poste Italiane, forniscono in automatico ai propri clienti la giacenza media del conto corrente, in modo da rendere più agevole la raccolta dei dati necessari per l’ISEE. Per l’ISEE 2025 bisognerà inserire la giacenza media riferita a due anni precedenti, quindi al 2023. 

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Quando si fa l’ISEE 2025?

L’ISEE ha validità annuale e la sua scadenza è fissata al 31 dicembre di ogni anno, quindi è possibile richiedere il nuovo dall’1 gennaio. C’è da dire che ci sono diverse tipologie di ISEE, ognuna delle quali specifica per determinate agevolazioni. 

La presentazione dell’ISEE entro una certa data dipende anche dalla prestazione di cui si è beneficiari. Per la Carta Dedicata a te, ad esempio, bisognerà fare l’ISEE 2025 entro il 31 gennaio, mentre i beneficiari dell’assegno unico avranno tempo fino al 28 febbraio prossimo. In linea generale è consigliabile muoversi quanto prima a inizio anno, per essere sicuri di avere tutta la documentazione pronta per richiedere i vari bonus. 

Cosa portare per fare l’ISEE 2025?

Per fare l’ISEE 2025 è necessaria la compilazione della DSU, dichiarazione sostitutiva unica, per la quale bisogna procurarsi una serie di documenti attestanti la situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.

Ecco di seguito la documentazione da produrre per ciascuna voce per l’ISEE 2025: 

  • anagrafica: documento di identità e codice fiscale dei componenti il nucleo familiare;
  • reddito: con riferimento all’anno 2023 e per ciascun componente del nucleo familiare, Modello 730/2024 o Modello Redditi 2024 o in alternativa i CU;
  • altra documentazione relativa ai redditi percepiti, quali indennità e trattamenti previdenziali e assistenziali, non soggetti ad IRPEF e non erogati dall’INPS, assegni di mantenimento ecc.;
  • patrimonio: estratti conto con saldo contabile al 31/12/2023 e giacenza media anno 2023, documentazione relativa a investimenti finanziari (inclusi titoli di Stato e strumenti con garanzia statale), visure catastali dei fabbricati e terreni posseduti al 31/12/2023, certificazione bancaria del capitale residuo del mutuo al 31/12/2023, targa dei veicoli che hanno cilindrata pari o superiore a 500 cc., contratto di locazione se il nucleo familiare vive in affitto. 

ISEE 2025: quali agevolazioni?

Dopo aver illustrato tempistica e modalità di presentazione, guardiamo ora alle agevolazioni cui si potrà accedere con l’ISEE 2025. 

Nella tabella di seguito riportiamo i 10 bonus previsti per quest’anno, con l’indicazione della soglia ISEE da non superare per l’accesso a ognuno di essi. 

BONUS LIMITE ISEE
Bonus nascite ≤ 40.000 euro
Bonus asilo nido < 40.000 euro
Bonus bollette

≤ 9.530 euro con max 3 figli

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

≤ 20.000 con almeno 4 figli

Bonus elettrodomestici

≤ 25.000 euro (200 euro)

> 25.000 euro (100 euro)

Bonus psicologo ≤ 50.000 euro
Contributo spese locazione studenti fuori sede ≤ 20.000 euro
Carta Dedicata a te ≤ 15.000 euro
Fondo di garanzia per la prima casa ≤ 40.000 euro
Fondo dote famiglie per attività sportive e ricreative ≤ 15.000 euro
Assegno di inclusione ≤ 10.140 euro

 



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