Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
MODENA. I video hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni e il profilo TikTok va spedito verso il milione di “mi piace”. Video, però, che nelle ultime ore sono finiti al centro di una bufera, sollevata da Roberta Roncone, ex sindacalista e ora formatrice impegnata sul tema della violenza di genere.
Il caso
No, non parliamo di un influencer qualsiasi, ma della cooperativa sociale Scai che gestisce la casa residenza Stella di Carpi. La coop è particolarmente attiva sui social, specialmente su Tik Tok, dove abitualmente pubblica video in cui i protagonisti sono gli anziani ospiti della struttura. I video in questione sono diventati un caso per alcune frasi rivolte alle anziane, come quella che riportiamo di seguito in maniera testuale: “Come sei gnocca, come sei bella, tu sei più buona della Nutella”, riferita ad un’anziana ripresa nel video.
La denuncia
«Penso che debbano esserci dei limiti – interviene Roncone – Certamente, gli anziani di questa struttura, che ha standard alti nella cura dei fragili, sono seguiti in modo eccellente, amati e coccolati. Tuttavia la cura della persona fragile non è solo igiene personale e sanitaria, è anche cura della sua dignità. L’ironia è una dote preziosa, ma va trattata con grande attenzione e profondo rispetto, soprattutto quando si coinvolgono altre persone, soprattutto quando queste persone sono particolarmente fragili e vulnerabili, soprattutto quando l’ironia si avvicina pericolosamente all’umiliazione. E quando le altre persone coinvolte sono complici e non strumento per creare hype. Non so se i familiari siano consapevoli, se abbiano firmato solo un generico consenso, ma – anche se le autorizzazioni fossero a posto – non so fino a che punto questo basti a giustificare. C’è un limite e ritengo che quel limite qui sia stato abbondantemente superato. Questi video sono sui social e lì resteranno all’infinito. Anche quando queste due donne, anziane, fragili, non ci saranno più. Per me questa è violenza di genere».
La replica
La risposta della cooperativa Scai non si è fatta attendere: «La cura degli anziani non è solo un impegno professionale per noi, ma una missione che svolgiamo ogni giorno con dedizione, affetto e massimo rispetto per la loro dignità. I contenuti che condividiamo sui nostri canali social hanno l’obiettivo di valorizzare la vita e le emozioni degli ospiti, mostrando momenti di leggerezza, socialità e benessere. Il nostro intento non è mai stato quello di ridicolizzare o esporre in modo inappropriato la loro immagine, ma piuttosto di dare voce a chi spesso rischia di essere invisibile, raccontando la bellezza e la spontaneità di ogni giorno trascorso insieme».
Scai sottolinea che «ogni contenuto viene condiviso con il consenso informato degli ospiti e/o dei loro familiari, in linea con le normative sulla privacy e con la massima trasparenza. L’ironia e la leggerezza non sono strumenti di umiliazione, ma di inclusione. Il nostro operato è improntato al rispetto e alla tutela della dignità di ogni persona, valori che guidano il nostro lavoro e approccio alla comunicazione. Tuttavia, l’intervento di Roncone rischia di essere esso stesso discriminatorio nei confronti di un’inclusione autentica, perché parte dal presupposto che gli anziane debbano essere escluse da certe forme di espressione. Riteniamo che il rispetto e la dignità non siano solo principi, ma valori che viviamo ogni giorno accanto ai nostri ospiti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link