Le imprese marchigiane in allerta per l’aumento dei costi energetici: appello di Confindustria Ancona

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L’andamento incerto dei prezzi dell’energia sta creando notevoli difficoltà per aziende e imprenditori nelle Marche. L’allerta è stata lanciata da Roberta Finaurini, Fondatrice e CEO di Energy Building Group, nonché vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alla transizione energetica. Le sue dichiarazioni rivelano come l’Italia, attualmente, si trovi a far fronte a un mercato elettrico tra i più costosi d’Europa, compromettendo la competitività delle imprese locali e il futuro dell’economia nazionale.

L’Italia e i costi energetici: un confronto preoccupante

La situazione esposta dalla vicepresidente di Confindustria Ancona è allarmante. Secondo le sue parole, l’Italia registra un incremento dei costi energetici del 43% nell’ultimo anno, superando di gran lunga le percentuali di aumento dei paesi vicini. Nel 2024, i consumatori italiani hanno sborsato il 38% in più rispetto ai tedeschi, l’87% in più rispetto ai francesi e il 72% in più rispetto agli spagnoli. Questo squilibrio non solo mette in pericolo le imprese locali, ma pone interrogativi sul futuro dell’intero sistema economico del Paese. La necessità di un cambiamento nella gestione delle politiche energetiche è diventata urgente e ineludibile.

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Volatilità dei prezzi e incertezze future per le aziende

Le imprese marchigiane si trovano ora di fronte a una continua volatilità dei prezzi dell’energia, che offre poca stabilità per pianificare investimenti cruciali per la transizione energetica. Finaurini ha sottolineato che questa incertezza danneggia fortemente la capacità delle aziende di sviluppare strategie a lungo termine, minando l’intera economia del territorio. Con l’imminente stop del flusso di gas dalla Russia e l’evoluzione della politica monetaria della BCE, il contesto si fa ancora più complesso. Le aziende sentono il peso di queste problematiche e chiedono risposte immediate e risolutive.

Sostegno della politica e nuovi investimenti nelle rinnovabili

In questo scenario difficile, Finaurini ha messo in luce la necessità di diffondere una cultura favorevole all’adozione di impianti di energie rinnovabili, spostando l’attenzione oltre il mero vantaggio economico. Le risorse e l’impegno delle amministrazioni locali sono fondamentali per incoraggiare un uso responsabile dell’energia e garantire la sostenibilità ambientale. Nonostante l’annuncio del Bando Energia e imprese da parte della Regione Marche, l’imprenditrice esprime timori riguardo alla sufficienza dei finanziamenti, che si aggirano attorno ai 20 milioni di euro, per le imprese di maggiori dimensioni.

Azioni per migliorare la competitività e affrontare la crisi energetica

Per garantire la competitività delle aziende marchigiane, Confindustria Ancona propone la creazione di un sistema di cofinanziamento. Questa iniziativa mira a permettere alle imprese di condividere il rischio finanziario e ridurre il peso fiscale. L’obiettivo è mitigare gli effetti deleteri della speculazione e facilitare gli investimenti in un settore strategico come quello dell’energia. La possibilità di sgravi fiscali rappresenterebbe un’ulteriore spinta per favorire lo sviluppo e l’efficienza delle aziende.

Monitoraggio e iniziative nazionali per affrontare il problema energetico

Confindustria Ancona sta seguendo attentamente i progetti di Hydrogen Valleys nelle Marche, finanziati attraverso fondi statali. Anche se le valutazioni concrete rimangono premature, l’attenzione ai progetti innovativi resta alta. A livello nazionale, Confindustria sta lavorando su proposte per rivedere il meccanismo di formazione del prezzo dell’energia. L’intento è di svincolare il costo delle rinnovabili da quello delle fonti fossili, creando un mercato più equo e sostenibile. Questa revisione potrebbe proteggere i consumatori dall’impatto della volatilità dei prezzi, incentivando anche nuovi investimenti nel settore energetico.

L’auspicio è che l’azione del Governo tenga conto delle richieste delle imprese, riconoscendo l’importanza strategica dell’energia per il loro sviluppo e per il progresso economico dell’intero Paese. L’energia non è solo un costo, ma rappresenta il motore di crescita di una nazione.

Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Armando Proietti





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