Torna il Miart, Milano hub europeo dell’arte

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Il Financial Times l’ha definita recentemente il nuovo «hotspot europeo dell’arte», mentre il New York Times l’ha inserita nell’ambita lista dei 52 luoghi da visitare nel 2025. Di sicuro, «Milano è la città che riesce più di ogni altra a portare a compimento le relazioni tra pubblico e privato», ha spiegato, durante la conferenza stampa di presentazione, in una gremita Sala Alessi, a Palazzo Marino, Nicola Ricciardi, direttore artistico di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da FieraMilano e in programma dal 4 al 6 aprile prossimi negli spazi di Allianz MiCo.

Sala: la collaborazione pubblico-privato punto forte di Milano 

Un concetto ribadito anche dal sindaco della città Beppe Sala: «Il punto forte per Milano», ha detto, «è la collaborazione fra pubblico e privato. Il Miart è l’occasione, per il mondo dell’impresa, di accostarsi sempre più al mondo dell’arte».

L’edizione 2025 tra nuovi ingressi e grandi ritorni 

L’edizione 2025 di Miart, la ventinovesima, vedrà la partecipazione di 179 gallerie, 40 delle quali internazionali, compresi alcuni grandi ritorni, come quello della Galleria Massimo De Carlo e diversi nuovi ingressi.

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«Due gallerie londinesi non hanno potuto partecipare per mancanza di spazio», è il rammarico di Ricciardi. In ogni caso, «dal 2021 siamo riusciti a ricostruire questa fiera che oggi ha il suo posto tra le manifestazioni europee più rilevanti».

«Among friends», l’arte delle relazioni e dell’amicizia 

Titolo e tema di questa edizione è «Among friends», che è anche il titolo dell’ultima grande retrospettiva, ospitata al Moma di New York, su Robert Rauschenberg, l’artista americano di cui quest’anno si celebra il centenario dalla nascita e al quale il Museo del Novecento dedica un progetto espositivo, in collaborazione con FieraMilano, proprio durante i giorni della manifestazione. Ma «Among friends» è anche rappresentativo delle «relazioni che siamo riusciti a costruire» e del ruolo di FieraMilano, vero e proprio «arcolaio che mette in funzione i fili della cultura», ha continuato Ricciardi.

E a proposito di relazioni, e di amicizia, tra tutti gli stakeholder del sistema dell’arte (fiera, istituzioni, gallerie, artisti, curatori e collezionisti), «Talk among friends» è un palinsesto di incontri pubblici attorno al tema della cooperazione sviluppati insieme ad altrettante istituzioni milanesi (Fondazione Prada, Museo del Novecento, Pac, Pirelli Hangar Bicocca, Triennale).

Intesa Sanpaolo porta Rauschenberg in fiera

Istituzioni, ma anche sponsor. A cominciare dal main partner, Intesa Sanpaolo. «Dal 2018 sosteniamo Miart», ha sottolineato Michele Coppola, executive director Arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo e direttore di Gallerie d’Italia. Quest’anno, il gruppo bancario porterà in fiera, nella propria area lounge, un’opera di Rauschenberg presente nella Collezione Luigi e Peppino Agrati, oggi parte del patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo, e aprirà il caveau delle Gallerie d’Italia, per dare la possibilità al pubblico di ammirare altre opere dell’artista americano.

Il ministero della Cultura per la prima volta al Miart con un proprio stand 

Confermato per questa edizione di Miart il Fondo di acquisizione di FieraMilano: 100 mila euro destinati a opere d’arte che andranno ad arricchire la collezione di Fondazione FieraMilano. Inedita invece la collaborazione con la Direzione generale creatività contemporanea del ministero della Cultura, che partecipa per la prima volta alla fiera milanese con un proprio stand.

Dall’1 al 6 aprile torna la Milano Art Week 

Il Miart si conferma dunque «una fiera sempre più autorevole», ha sottolineato l’assessore alla cultura del comune di Milano Tommaso Sacchi, con la città che «risponde in maniera più importante, un po’ come avviene per Salone del Mobile e Design week». E così, dall’1 al 6 aprile, la Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’assessorato alla cultura e organizzata dall’associazione Arte Totale, vedrà un calendario di inaugurazioni, installazioni, mostre, eventi e incontri e un «ponte» con la settimana dedicata al design rappresentato da Mother, l’installazione di Robert Wilson che creerà un dialogo con la Pietà Rondanini di Michelangelo, custodita nell’antico Ospedale Spagnolo nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco.

Bonomi: l’Italia abbassi l’Iva sulla cultura

Milano, ha sottolineato il presidente di FieraMilano Carlo Bonomi, si afferma sempre più come «un hub tra i più importanti per far conoscere ancora di più l’Italia», un paese che conta «oltre 5 mila siti culturali» e «53 siti Unesco». Nel 2025, ha aggiunto Bonomi, «l’Italia dovrà recepire una direttiva comunitaria che ci potrebbe consentire di abbassare l’Iva» sui beni culturali. «I nostri competitor lo hanno già fatto: la Francia ha ridotto l’Iva al 5,5%, la Germania al 7% e l’Italia è ancora al 22%», ha concluso il presidente di FieraMilano. «Dobbiamo essere competitivi, per promuovere cultura, che vuol dire benessere e progresso sociale».

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