Incontriamo Micaela Parlagreco nel suo studio in un palazzo storico di Gubbio, abbellito da soffitti affrescati che ben s’intonano con la sua presenza, nella quale si fondono armonicamente vigore, intelligenza e grazia.
Micaela Parlagreco ha maturato una significativa esperienza nel settore pubblico lavorando al Ministero dello Sviluppo Economico e successivamente come assistente al gruppo assembleare della Lega Umbria. Questo percorso le ha permesso di approfondire i processi decisionali e amministrativi. Pur non essendo originaria di Gubbio, vive qui da oltre 20 anni e ha deciso di candidarsi per la Lega al fine di contribuire attivamente alla crescita della città. Porta con sé la conoscenza di quattro lingue e un’esperienza cosmopolita nel settore turistico ed economico cha va da New York a Sydney, passando per Londra.
Buongiorno, Assessore Parlagreco. Affrontiamo subito un tema cruciale: il bilancio di previsione 2025-2027 prevede interventi significativi per sostenere l’imprenditoria locale e affrontare la crisi economica. Può illustrarci quali saranno le principali misure adottate dalla giunta della quale lei fa parte?
«Certamente. Il nostro obiettivo è dare un sostegno concreto alle attività produttive, al commercio, all’artigianato, all’agricoltura e all’industria, settori che hanno sofferto negli ultimi anni a causa di fattori esterni, come la pandemia e l’aumento dei costi energetici. Un altro elemento di difficoltà, qui a Gubbio, è stato l’impatto dei cantieri cittadini, che hanno inevitabilmente penalizzato alcune attività».
«Nel nostro bilancio di previsione abbiamo stanziato risorse per incentivare nuove aperture e sostenere le attività già esistenti, con particolare attenzione a quelle situate nelle aree più colpite dai lavori pubblici. Un aspetto centrale della nostra azione è il dialogo costante con commercianti e imprenditori, con i quali abbiamo instaurato un rapporto di confronto e collaborazione per trovare soluzioni concrete».
Piano di rilancio del Centro Storico a partire da Corso Garibaldi e Piazza 40 Martiri
Il commercio è senza dubbio un settore fondamentale per l’economia cittadina. Quali iniziative sono previste per rilanciare il centro storico e le aree commerciali di Gubbio?
«Una volta completati i cantieri, intendiamo attuare un piano di rilancio del centro storico, a partire da Corso Garibaldi e Piazza 40 Martiri, con un mix di eventi, incentivi fiscali e strategie di marketing territoriale. Abbiamo in programma campagne promozionali per attrarre visitatori e turisti, oltre a iniziative mirate a sostenere il commercio di prossimità».
«Un altro fronte su cui stiamo lavorando è quello della digitalizzazione, con progetti volti a supportare le attività nella transizione digitale, migliorando la loro presenza online e la capacità di competere in un mercato sempre più connesso».
«Svilupperemo anche un modello urbano innovativo, la “smart city” integrando tecnologie digitali e sistemi intelligenti per migliorare la gestione dei servizi, la sostenibilità e la qualità della vita dei cittadini».
Micaela Parlagreco: “In corso mappatura per comprendere dimensione e specializzazione delle aziende”
Passando all’agricoltura, quali interventi sono previsti per valorizzare questo comparto?
«L’agricoltura è un settore che necessita di maggiore attenzione. Uno dei problemi che abbiamo riscontrato è l’assenza di un censimento aggiornato delle aziende agricole e zootecniche del territorio. Per questo, stiamo conducendo una mappatura per comprendere le dimensioni e le specializzazioni delle aziende, così da poter strutturare interventi mirati».
«Abbiamo già avviato interlocuzioni con le associazioni di categoria per sviluppare progetti di marketing e promozione delle eccellenze agroalimentari locali, sia su scala regionale sia nazionale. Un altro obiettivo è rafforzare il legame tra agricoltura e turismo, attraverso percorsi enogastronomici e iniziative di valorizzazione dei prodotti tipici, come tartufo, olio, vino e zafferano».
E per quanto riguarda il settore manifatturiero e industriale?
«Il comparto manifatturiero è uno dei pilastri economici della città. Abbiamo avviato tavoli tecnici con le aziende del territorio, e posso dire con orgoglio che il nostro polo manifatturiero sta attirando l’interesse di grandi marchi come Brunello Cucinelli e Prada, il cui insediamento rappresenta un’opportunità straordinaria per il tessuto produttivo locale».
«Tuttavia, non dimentichiamo le realtà già consolidate, come Ti Style iT di Tiziana Crociani e l’Alta Manifattura Saldi. Con queste aziende, e in collaborazione con Confindustria, abbiamo sviluppato un progetto per rafforzare il legame tra il mondo della scuola e quello del lavoro, favorendo la formazione di giovani talenti».
Creare percorsi di formazione per rispondere a vere esigenze del mercato
A proposito di formazione e lavoro, come si sta intervenendo per favorire l’occupazione giovanile e contrastare la fuga di talenti?
«Stiamo lavorando per creare percorsi di formazione che rispondano alle reali esigenze del mercato. Un esempio concreto è il restyling degli istituti professionali di Gubbio, con l’introduzione di nuovi corsi e laboratori nel settore moda, un’area in forte espansione grazie alla presenza di aziende di rilievo».
«Abbiamo anche ottenuto l’attivazione di un corso serale per l’indirizzo moda, che partirà a settembre e sarà rivolto sia agli studenti sia agli adulti interessati a specializzarsi nel settore tessile. Inoltre, il Comune sta collaborando con Confindustria e altre realtà per organizzare eventi come il “Gubbio Job Forum”, una fiera dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro».
Il turismo è un altro settore chiave per Gubbio. Quali strategie state adottando per promuovere la città a livello nazionale e internazionale?
«La nostra strategia si basa su un turismo esperienziale, che permetta ai visitatori di vivere la città in modo più profondo e coinvolgente. Oltre a potenziare gli eventi culturali e artistici, stiamo puntando su percorsi enogastronomici, attività outdoor e collaborazioni con tour operator specializzati».
«Partecipiamo attivamente alle principali fiere di settore, come la TTG TRAVEL EXPERIENCE di Rimini e la BIT di Milano, per promuovere Gubbio come destinazione turistica. Inoltre, stiamo lavorando su progetti di marketing territoriale per migliorare la visibilità della città a livello internazionale».
Ridurre la burocrazia e accelerare processi amministrativi, obiettivo di Micaela Parlagreco
Esistono collaborazioni con enti regionali e nazionali per attrarre finanziamenti e investimenti?
«Sì, monitoriamo costantemente i bandi regionali, nazionali ed europei per intercettare opportunità di finanziamento. Collaboriamo con enti come GEPAFIN, Sviluppumbria e ARPAL Umbria per sostenere la nascita di nuove imprese e agevolare l’accesso al credito».
«Uno degli obiettivi principali è ridurre la burocrazia e accelerare i processi amministrativi, in modo da rendere più semplice e veloce l’avvio di nuove attività economiche».
Guardando al futuro, quali sono le priorità per rendere Gubbio una città più vivibile e dinamica nei prossimi 5-10 anni?
«La nostra visione per Gubbio è quella di una città competitiva, attrattiva per i giovani e capace di valorizzare le sue eccellenze. Vogliamo creare opportunità lavorative, rafforzare il legame tra formazione e impresa e migliorare la qualità della vita attraverso servizi efficienti e una pianificazione urbanistica attenta alle esigenze dei cittadini».
«Ci impegniamo a far crescere Gubbio come polo di riferimento regionale, mantenendo vivo il suo patrimonio culturale e artigianale, ma guardando anche all’innovazione e allo sviluppo economico».
Micaela Parlagreco ci congeda. Grazie, Assessore, per l’intervista…
«Grazie a voi. Spero di poter dimostrare con i fatti l’impegno che mettiamo ogni giorno per Gubbio».
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