BARI – La Puglia si conferma un polo di eccellenza nel panorama agroalimentare italiano, con i settori dell’orticoltura e della frutticoltura che registrano numeri da record. A testimoniarlo sono i dati presentati al Fruit Logistica di Berlino, il salone internazionale di riferimento per i prodotti ortofrutticoli freschi, che si terrà fino al 7 febbraio.
I Sismografi elaborati da Unioncamere Puglia, presentati dal segretario generale Luigi Triggiani, fotografano una regione in piena espansione, con un forte orientamento all’export e una leadership consolidata nel settore.
La sede di Fruit Logistica a Berlino
Numeri da capogiro
La Puglia può vantare un totale di 21.297 imprese attive nei due comparti (7.258 nell’orticoltura e 14.039 nella frutticoltura), per un totale di 47.812 addetti (20.937 nell’orticoltura e 26.875 nella frutticoltura). La superficie coltivata complessiva raggiunge i 164mila ettari (80mila per gli ortaggi e 84mila per la frutta), con una produzione annua che supera i 3,9 milioni di tonnellate.
Export in crescita, Germania in testa
L’export rappresenta un punto di forza del settore agroalimentare pugliese, con un valore complessivo di 950 milioni di euro nel 2023. La Germania si conferma il primo Paese importatore, con un valore di 382 milioni di euro, seguita da altri Paesi europei.
Sfide e prospettive
La presidente di Unioncamere Puglia, Luciana Di Bisceglie, ha commentato i dati, sottolineando la “buona salute economico-finanziaria del settore ortofrutticolo pugliese” e il suo successo sui mercati esteri. Di Bisceglie ha inoltre evidenziato le sfide che attendono il settore, tra cui il posizionamento anche fuori dall’Europa, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.
La Puglia a Fruit Logistica
La partecipazione della Puglia a Fruit Logistica 2025 non si limita alla presenza delle aziende espositrici. Unioncamere Puglia e Regione Puglia hanno allestito uno spazio di oltre 40 mq dedicato a workshop, presentazioni aziendali e incontri con istituzioni e associazioni di categoria.
Nello spazio Puglia si discuterà delle prospettive di sviluppo del settore, con un focus particolare su temi quali l’aumento della domanda della IV gamma, la costruzione di filiere più solide, la valorizzazione delle varietà tipiche regionali e la gestione delle risorse idriche.
Focus sui singoli settori
L’analisi di Unioncamere Puglia approfondisce i dati relativi ai singoli settori dell’orticoltura e della frutticoltura.
Orticoltura
La Puglia si conferma leader in Italia per superfici e volumi coltivati, con 80mila ettari e 3 milioni di tonnellate di produzione nel 2023. Le principali aree produttive si concentrano nelle province di Foggia, Lecce, Brindisi e BAT, con colture di eccellenza quali cime di rapa, cavolfiori, broccoli, pomodoro industriale, sedano, prezzemolo, cetrioli, finocchi e asparagi.
Il settore orticolo pugliese è in crescita, con un aumento di 2.530 addetti e 43 nuove imprese dal 2019. La regione detiene anche il primato per ettari coltivati con metodo biologico (11mila).
Frutticoltura
La Puglia si posiziona al terzo posto in Italia per numero di aziende frutticole (14.039), dopo Sicilia e Veneto, e al secondo posto per superficie coltivata (84mila ettari). Le produzioni superano le 914mila tonnellate, con una maggiore concentrazione di imprese nelle province di Taranto, Bari e Foggia.
Il settore frutticolo pugliese ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, con un aumento di 970 imprese e 3.404 addetti dal 2019. L’export di frutta ha raggiunto i 578 milioni di euro nel 2023, posizionando la Puglia al secondo posto in Italia dopo il Trentino-Alto Adige.
Conclusioni
I dati presentati a Fruit Logistica 2025 confermano la Puglia come un’eccellenza nel settore agroalimentare italiano. L’orticoltura e la frutticoltura pugliesi sono in forte crescita, con un export dinamico e una leadership consolidata a livello nazionale.
La regione si prepara ad affrontare le sfide future con un approccio innovativo e sostenibile, puntando sulla qualità dei prodotti, sulla valorizzazione del territorio e sulla promozione delle certificazioni di origine.
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