Cultura alpina e outdoor per la nuova destinazione turistica, è Aosta-Gressan-Charvensod

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Da sinistra, il direttore del Consorzio Espace de Pila Aimé Pernettaz, la vice sindaca di Aosta Josette Borre, il sindaco di Gressan Michel Martinet, il sindaco di Charvensod Ronny Borbey e il presidente del Consorzio Espace de Pila Felice Piccolo

Cultura alpina e outdoor per la nuova destinazione turistica, è Aosta-Gressan-Charvensod.

«Una nuova destinazione turistica appetibile, accessibile e competitiva».

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Così il presidente del Consorzio Espace de Pila Felice Piccolo ha presentato la nuova prospettiva dei Comuni di Aosta, Gressan e Charvensod, riuniti in una nuova destinazione turistica capace di valorizzare il territorio e attrarre un pubblico internazionale che «diventerà un brand identificato da un apposito logo» ha preciasto il direttore del Consorzio Aimé Pernettaz.

Il Bando Montagna Italia

Come?

Grazie ai fondi del Bando Montagna Italia che il Consorzio Turistico Espace de Pila si è aggiudicata, nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione del ministero del Turismo.

Martinet, Gressan: «progetto meritevole»

«Si tratta di un fondo di 26 milioni 700 mila euro, l’80% dei quali destinati al Sud Italia e il restante 20% alle regioni del Centro Nord – ha spiegato il sindaco di Gressan Michel Martinet, accogliendo nella nuova sala comunale ospiti e operatori dell’informazione -.
Essere riusciti a entrare in graduatoria è un merito, il progetto si è distinto per qualità e visione, riunendo tre realtà diverse Aosta, Gressan e Charvensod, mettendo insieme cultura, svago, sport e outdoor per valorizzare l’intero comprensorio».

I fondi ottenuti ammontano a 701 mila euro.

Borre, Aosta: «concretizziamo una collaborazione di lunga data»

Per la vice sindaca di Aosta Josette Borre, «il progetto chiude un pezzetto di un percorso e apre una nuova collaborazione, nel solco di un rapporto di lungo corso fatto di eventi e appuntamenti organizzati insieme e di protocolli d’intesa.

Grazie all’Espace de Pila possiamo concretizzare il progetto e trovare nuove strade di collaborazione percorribili insieme con l’obiettivo di valorizzare la nostra offerta turistica».

Borbey, Charvensod: «atout unici che nessuno può vantare»

Per il sindaco di Charvensod Ronny Borbey, «oggi suggelliamo un lavoro avviato quasi cinque anni fa con protocolli e collaborazione e grazie al progetto dell’Espace de Pila gli diamo una strutturazione più completa.

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Ciò che ci unisce è il Pont Suaz, che già in epoca romana, pur in una posizione diversa da oggi (il confine tra Gressan e Charvensod era dove c’è attualmente la Mafer, ndr) stabiliva il collegamento con la città.
Questa triangolazione rilancia un territorio con atout unici, che nessuno ha, come dire Pila oppure la Becca di Nona o il Mont-Emilius, partendo dalla piazza della città» conclude Borbey.

Compito dei tre Comuni sarà dare gambe a un’offerta turistica di qualità che abbia ricadute e sappia coinvolgere gli operatori turistici.

Pernettaz: «cultura, outdoor, tradizione rurale e molto altro»

Il direttore del Consorzio Espace de Pila Aimé Pernettaz ha spiegato il progetto della nuova destinazione turistica spiegando l’intento del bando.

«L’obiettivo principale è il rilancio del turismo montano, attraverso interventi infrastrutturali e attraverso la promozione di prodotti turistici sostenibili – spiega Pernettaz -.

La proposta dell’Espace di Pila vuole creare nuove offerte turistiche, migliorando quelle esistenti ma vuole anche utilizzare il digitale per la promozione e gestione, riducendo i costi aziendali attraverso piattaforme condivise e promuovendo iniziative di turismo inclusivo e transizione green».

Esperienze e itinerari integrati

Il progetto della nuova destinazione turistica guarda lontano e vuole ridefinire il posizionamento di Aosta-Gressan-Charvensod sui mercati internazionali.

La nuova destinazione turistica esalterà l’immersione nel patrimonio monumentale, storico e culturale di Aosta; confermerà Pila come fulcro dell’outdoor sia per le attività estive che invernali e includerà Gressan e Charvensod per la valorizzazione della tradizione rurale e dell’enogastronomia.

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«Atout che pochi possono vantare e che accresceremo coinvolgendo gli operatori turistici per creare un sistema di esperienze e itinerari integrati per attrarre turisti europei e da tutto il mondo» ha concluso Pernettaz citando tour enogastronomici, itinerari di scialpinismo, visite a cantine e aziende agricole, tour culturali, aperitivi in vigna e molto altro.

I dettagli su Gazzetta Matin in edicola lunedì 10 febbraio.

(cinzia timpano)



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