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La festa dei bambini in zona Sassonia. La Fano dei Cesari spalmata su due weekend. E poi la grande novità dell’Adriatic Sound Festival. Sono queste alcune delle innovazioni introdotte dalla nuova brochure degli eventi fanesi (scaricabile in coda all’articolo) presentata dall’amministrazione comunale. Un documento ancora work in progress, ma che conta di diventare pressoché definitivo entro domenica, in attesa della Bit di Milano di lunedì e della tappa promozionale a Sanremo di giovedì prossimo.

Fano, infatti, punta in grande. Vuole diventare un riferimento nel panorama turistico, affacciandosi dalle principali ‘finestre’, cercando nuove vetrine attraverso cui promuoversi, ma anche attraverso una sorta di ristrutturazione interna dello stesso programma degli eventi. Perché la brochure contiene pressoché tutta una serie di riconferme, ma è nella concezione stessa degli appuntamenti che le cose sono cambiate. L’amministrazione Serfilippi ha infatti deciso di suddividere gli eventi in ‘grandi’ e non. Non una ripartizione tra manifestazioni di serie A o di serie B, ma una classificazione fondata sulle ricadute economiche – e non solo – che gli eventi stessi hanno sulla città, così da decidere già alla fonte su chi puntare di più attraverso dei finanziamenti comunali più corposi. Lo sa bene il Carnevale, prossimo a partire e primo destinatario di maggiori aiuti da parte del Comune. Toccherà anche a Passaggi Festival, e man mano anche agli altri quattro grandi eventi già individuati: BrodettoFest, Fano dei Cesari, Fano Jazz By The Sea e la rassegna degli eventi natalizi. “Abbiamo deciso di aggiungerlo in corsa – ha spiegato l’assessore al turismo e ai grandi eventi Alberto Santorelli -, perché ci siamo accorti che quello del Natale è un terreno fertile da cui possiamo ottenere ancora di più”. Questi i ‘Fantastici Sei’ del turismo fanese, ma le porte sono aperte. Non si tratta di una suddivisione ‘calcificata’ ma di uno status che qualunque evento può ottenere. Tutti, insomma, possono diventare ‘grandi’.

Intanto si lavora per concretizzare le novità di quest’anno, tra cui – come detto – una ‘Fano Città da giocare’ pronta a fare i bagagli e a trasferirsi in Sassonia, così da liberare viale Gramsci ed evitare le solite polemiche sulla viabilità interrotta per un’intera domenica lungo una delle principali arterie cittadine. Poi la Fano dei Cesari, kermesse dalla doppia anima che Santorelli intende dividere come fossero due siamesi allo scopo di valorizzarle entrambe. “Abbiamo una componente storica e una più folkloristica e popolare – ha spiegato -, e concentrare tutto in pochi giorni significa rischiare di soffocare una parte a discapito dell’altra. Da qui la calendarizzazione dell’evento in due blocchi: uno dall’11 al 13 e l’altro dal 18 al 20 luglio. Poi c’è l’Adriatic Sound Festival, la vera novità introdotta dalla gestione Santorelli, un progetto ambizioso dalla vocazione internazionale “per cui ci aspettiamo migliaia di giovani a Fano”. L’appuntamento è dal 12 al 15 giugno nella zona dell’aeroporto, con eventi collaterali anche in centro. Fuori dalla brochure – ma soltanto per questioni temporali – gli eventi previsti nella ritrovata Corte Malatestiana, oltre alla seconda edizione di Sopravènto dei direttori artistici Colapesce e Dimartino, che Santorelli vorrebbe far corrispondere con la Festa del Mare ma si deve ancora trovare la quadra con l’organizzazione. Il resto del cartellone è tutta una serie di gradite riconferme, una sequela di eventi in calendario da febbraio – con il Carnevale – fino all’Epifania dell’anno successivo, lasciando sguarniti soltanto marzo e un novembre che si deve ‘accontentare’ del seppur apprezzato salotto del gusto di Sapori e Aromi d’Autunno.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

“È l’inizio di un percorso importante – ha esordito il sindaco Luca Serfilippi -, ma dovevamo cambiare passo per rilanciare la città, ed eccoci qui a presentare gli eventi già a febbraio al Teatro della Fortuna (l’incontro si è tenuto mercoledì pomeriggio, ndr). Dobbiamo dare certezze a chi organizza, anche attraverso cantieri che rendano più bella la nostra città. Siamo anche al lavoro per rinnovare le nostre strutture ricettive”. Il sindaco ha poi invitato gli organizzatori a non trascurare le parti più a sud ma anche più a nord di Fano, oltre ai borghi storici che rischiano di rimanere sempre troppo periferici. “A Torrette vorremmo una piazza in cui poter organizzare degli eventi”, ha poi annunciato.
Bambini ovunque. È stata invece questa la promessa della vicesindaca Loretta Manocchi, assessora alla Città delle Bambine e dei Bambini che ha garantito una sinergia con l’assessorato al turismo per inserire in ogni evento uno spazio e un momento pensato per i più piccoli, cosi come avverrà durante le tre sfilate con il Carnival Kids. Dal canto suo l’assessora Lucia Tarsi ha ribadito come anche la cultura – di cui ha la delega – sarà ovunque, ricordando che la ripartizione tra grandi e piccoli eventi è stata fatta soltanto per una questione di praticità, e che non significa che i grandi siano soltanto sinonimo di intrattenimento e i piccoli i depositari di chissà quale intellettualismo.

A spiegare la macchina da lui stesso costruita e messa in moto è stato Santorelli, che ha ricordato come siano gli eventi – dati alla mano – a far incrementare il numero degli arrivi. “Oggi si vuole vivere sempre più di esperienze – ha detto -, e in questo senso non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Per far sì che si scelga Fano, però, dobbiamo giocare d’anticipo, per arrivare ai turisti e ai tour operator”. Obiettivo dichiarato è la destagionalizzazione, come dimostra almeno in parte la novità di ‘Un mare di aquiloni’ prevista per il 1° maggio, un evento in sinergia con Urbino che mira “a colorare la città” rendendola in un certo senso anche più ‘instagrammabile’, e quindi più appetibile attraverso la comunicazione social.

Di esperienzialità ha parlato anche il dirigente Ignazio Pucci, che ha sottolineato come le cose siano andate in questa direzione soprattutto da dopo il Covid. “Il mare non basta più”, è stata la sua sintesi, ricordando il ruolo dell’Ufficio Europa nel reperire fondi, ma anche della Regione Marche, a cui si chiede non soltanto di sostenere l’organizzazione degli eventi, ma anche di contribuire alla loro promozione.

A tirare le fila di tutto è stato però Franco Peroni, chiamato a unire i puntini tra le tante proposte in cartellone, ma soprattutto a costruirvi uno storytelling appetibile. “Fano – ha detto – è una città ricca di argomenti da narrare e di narratori. Una sorta di libro cielo aperto, ma le cui pagine sono rimaste per troppo tempo scollate tra loro. Chi viene qui non trova la trama, un filo conduttore, e noi creeremo una narrazione che unisca i tanti eventi”.

Segue la brochure con tutti gli eventi fanesi del 2025.

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