Octopus Energy presenta il Manifesto per un’energia più equa

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Giorgio Tommasetti, CEO di Octopus Energy Italia.

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Dieci azioni concrete e fattibili per risolvere altrettanti problemi segnalati dai consumatori. E rendere più equo e sostenibile il mercato energetico italiano.

È il contenuto del “manifesto” presentato da Octopus, un decalogo stile avanguardia che è stato diffuso al pubblico e consegnato all’ARERA e alla Presidenza del Consiglio. L’obiettivo è avviare una collaborazione con istituzioni, autorità e partner strategici (concorrenti compresi) per risolvere i principali punti critici segnalati dai clienti e migliorare il mercato in termini di trasparenza, equità e protezioni dei consumatori.

«Il futuro dell’energia riguarda tutti noi e, in quanto compagnia energetica, sappiamo di avere una responsabilità enorme – ha spiegato alla stampa Giorgio Tommasetti, CEO di Octopus Energy Italia. Il nostro Manifesto nasce proprio da qui: azioni concrete, praticabili e utili, ispirate dai nostri clienti e pensate per risolvere problemi reali. Dopo la pubblicazione, avvieremo un’interlocuzione con le autorità, mettendoci a completa disposizione per supportarle nell’individuare le aree di intervento più urgenti a tutela dei consumatori: problemi che sono sotto gli occhi di tutti da anni, ma su cui si è fatto troppo poco. Non si può sperare di migliorare le cose se non si ha il coraggio di cambiare: tutti vogliono bollette più basse, ma quando si arriva al momento di decidere le regole del gioco, tutto resta fermo. Oggi le istituzioni sono ancora troppo distanti dai bisogni dei cittadini: noi possiamo contribuire a ridurre questa distanza».

Ecco, quindi, i 10 punti del Manifesto di Octopus Energy.

1. Basta pratiche commerciali ingannevoli

Sintetizzata da Octopus con la sigla “Illudi e Deludi”, si tratta della pratica di alzare i costi in bolletta ai clienti più fedeli per finanziare le tariffe scontate che mirano a conquistare nuovi utenti. Il risultato è che il portafoglio di clienti storici genera margini molto alti, a contrario di quelli nuovi o meno fedeli. Octopus chiede regole più severe su queste pratiche, ad esempio mediante l’obbligo, per i fornitori, di pubblicare i margini sui diversi gruppi di clienti. O regolamentando il modo in cui le tariffe possono mutare dopo breve periodo, perdendo di convenienza.

2. Proteggere la privacy

Il costante tormento dei contact centre è un’esperienza comune. Il secondo punto riguarda quindi una migliore gestione dei dati personali dei clienti, adottando misure concrete per difenderli. Rientrano in questo periodo anche le informazioni inviate per legge ad Acquirente Unico, che spaziano dai dati anagrafici ai consumi, includendo anche email e numero di telefono. E adottando un principio di minimizzazione dei dati richiesti, che devono essere solo quelli essenziali all’attività da svolgere.

3. Via i “costi strani” dalla bolletta

In bolletta dovrebbe andare solo l’energia e non voci fantasiose o che nulla ci azzeccano con la nostra fornitura di elettricità. Primo imputato segnalato dai cittadini, ovviamente, l’odiato canone RAI, ma troviamo anche gli oneri di sistema, le perdite energetiche e altre voci previste da singoli operatori, tra cui una “tutela del mare”. Non andrà meglio, secondo Octopus, neppure con la nuova bolletta in arrivo da luglio. Si è infatti scelto di declinare il concetto di “trasparenza” in “più dati”: il consumatore si ritroverà probabilmente ancora più sommerso di dati, rendendogli più ostico capire quanto effettivamente paga per la sola energia consumata.

4. La procedura digitale sia gratis

Alcune procedure richiedono costi che non sono più giustificati nell’era digitale, dove queste operazioni si completano ormai in un paio di click. Il cambio di intestatario per la fornitura di gas, ad esempio, dovrebbe essere completamente gratuito, come accade per l’energia elettrica.

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5. Andare oltre il PUN

Questo è un punto particolarmente gustoso. Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è calcolatocome media di tutti i prezzi di produzione dell’energia e impedisce ai consumatori di sfruttare i vantaggi delle rinnovabili. Octopus propone un prezzo dell’energia che rifletta l costo della produzione a livello locale. Questo darebbe stimolo al mercato delle installazioni e avrebbe un impatto molto positivo sui costi imprenditoriali in alcune aree, come la Sicilia, che diventerebbero più competitive.

6. Meno burocrazia

Si tratta, di nuovo, della maggiore efficienza portata dal digitale. Questa volta, però, nel mirino ci sono i tempi: alcune pratiche, come il cambio fornitore, possono arrivare a richiedere fino a due mesi. Serve velocizzare il tutto e arrivare a un’esperienza moderna e rapida, arrivando a passare a un nuovo operatore in 24 o 48 ore al massimo. E stimolando, così, la competizione tra fornitori.

7. Comparazione trasparente

I comparatori sono un canale di acquisizione fondamentale per gli operatori di luce e gas (così come di altri settori). Questo settore, al momento, non è regolato e ogni player può mostrare le offerte anche in base ad accordi commerciali e criteri non uniformi. Con un test sul campo, Octopus ha verificato che la stessa offerta, per lo stesso cliente con i medesimi consumi, veniva presentata con tre costi differenti su altrettanti portali testati. Da qui la richiesta di un codice di condotta e di standard per uno strumento gettonatissimo dai consumatori.

8. Registrazioni audio contro le truffe

Di nuovo le telefonate. Questa volta, per impedire le truffe mirate a fare concludere contratti registrando solo l’ultima parte della chiamata: a oggi, infatti, non è possibile verificare se al consumatore sono state fornite informazioni false o ingannevoli prima di convincerlo a cambiare fornitore. Octopus chiede quindi agli enti regolatori di rendere obbligatoria la registrazione integrale di tutte le chiamate commerciali.

9. Investire per la flessibilità

Oggi l’energia non consente flessibilità, eppure le rinnovabili sono fatte di intermittenza. Ci sono anche molti momenti in cui l’energia è disponibile e non costa quasi nulla. Octopus chiede di investire in soluzioni di flessibilità, con batterie di accumulo e tecnologie intelligenti. E annuncia il lancio di soluzioni per gestire in modo automatico alcuni elettrodomestici nel corso del 2025.

10. Puntare davvero sulle rinnovabili

La burocrazia rallenta la realizzazione di nuovi impianti, nonostante l’energia rinnovabile ormai costi di meno. Octopus chiede di semplificare le procedure accelerare le tempistiche di approvazione.

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Il 2025 di Octopus Energy

Dopo avere chiuso il 2024 con oltre 350mila contatori, più che triplicati rispetto ai 100mila di fine 2023, nel 2025 Octopus Energy Italia punta a un’ulteriore crescita in termini di clientela. Previsto, nel corso del’anno, anche il lancio di soluzioni per la gestione dinamica di alcuni elettrodomestici o apparati elettrici, in modo da ottimizzarne il consumo e i costi di funzionamento. Si partirà all’auto elettrca, per poi passare alle pompe di calore e al condizionatore. Forte l’attenzione anche alle Comunità Energetiche: dopo quella di Ascoli Piceno, l’azienda vorrebbe aprirne almeno altre tre, rafforzando la strategia di “energia locale”.



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