AgID promuove l’innovazione con ambienti di test

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Questo articolo è tratto dal capitolo “Trasformazione digitale” dell’Annual Report 2024 di FPA (la pubblicazione è disponibile online gratuitamente, previa registrazione)


L’intelligenza artificiale (IA), tecnologia sempre più al centro del dibattito internazionale, rappresenta un’importante opportunità per rafforzare la competitività del Paese e promuovere l’innovazione in diversi settori della nostra società, compresa la Pubblica Amministrazione (PA), dove può supportare i processi amministrativi aumentando l’efficienza e ottimizzando le risorse pubbliche. In questo ambito, AgID è fortemente impegnata su più fronti, dalla normazione con la redazione di linee guida tecniche per regolare adozione, sviluppo e procurement dell’IA nelle amministrazioni ad azioni di monitoraggio sulle soluzioni in uso o in fase di sviluppo, fino alla definizione di strategie e obiettivi contenuti nel Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024-2026.

Il Piano triennale per l’informatica nella PA

Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione è lo strumento per promuovere la trasformazione digitale del Paese e, in particolare, quella della PA italiana.

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In un contesto in continua evoluzione, la tecnologia riveste un ruolo di primo piano e necessita di una programmazione di ampio respiro, che tenga conto delle molteplici variabili sul tema e sui cambiamenti in corso, compresa l’evoluzione e diffusione dell’intelligenza artificiale.

Oltre al tema delle sue applicazioni e del suo utilizzo, l’intelligenza artificiale porta con sé anche importanti problematiche e sfide legate ai temi etici e al corretto utilizzo della stessa. Per questo il Piano indirizza, supporta e orienta gli enti nel percorso di trasformazione digitale e presenta, a tal proposito, anche alcuni principi che, nell’utilizzo dell’IA, dovranno essere adottati dalle PA e declinati in fase di applicazione, tenendo in considerazione lo scenario in veloce evoluzione. Tali principi rappresentano un vero e proprio “Decalogo per l’intelligenza artificiale nella PA”, al cui interno possiamo sottolineare l’importanza, in particolare, di tre elementi: qualità dei dati, competenze e controllo dei dataset.

Il Piano Triennale 2024-2026 ha definito anche le priorità che devono guidare le amministrazioni nell’adozione di soluzioni che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale, ovvero:

  • rendere più efficienti i processi della PA e ridurre i costi;
  • migliorare la capacità previsionale della PA basata sui dati;
  • migliorare la qualità dei servizi della PA a cittadini e imprese anche mediante meccanismi di proattività.

Proprio per creare un ponte tra chi sviluppa sistemi di IA e chi desidera utilizzarli, e per poterne valutare l’impatto, AgID intende promuovere ambienti di sperimentazione e sviluppo di intelligenza artificiale o “Spazi di prova”, al fine di agevolare lo sviluppo di servizi basati su tecnologie di intelligenza artificiale che rispondano agli ambiti e ai casi d’uso di interesse della Pubblica Amministrazione, ma non solo.

Infatti, l’Agenzia ha intenzione di dare il via alla realizzazione di tali spazi di prova a partire dai settori salute, turismo, manifattura e trasporti, unitamente alla Pubblica Amministrazione.

Cosa sono gli spazi di prova dell’IA

Gli spazi di prova sono distinti dalle sandbox regolatorie previste dall’AI Act europeo, con cui condividono alcuni obiettivi, ma in un contesto di maggiore flessibilità.

L’idea progettuale – che vuole coinvolgere oltre alle diverse autorità e amministrazioni centrali e locali anche università e centri di ricerca – prevede la creazione di spazi dove si potranno testare progetti di IA in fase di sviluppo in Italia, immaginare modelli di business e analizzare gli adeguamenti ai quadri regolatori.

Sarà anche possibile creare degli ambienti per connettere chi sviluppa sistemi di IA e chi li usa o li vuole usare. Non ultimo, dal contesto degli spazi di prova ci aspettiamo l’emersione di alcune necessità che potrebbero essere soddisfatte da azioni specifiche, pensiamo a dataset che possono essere resi disponibili dalle PA o dai privati grazie a quanto previsto dal Data Governance Act. Gli obiettivi, quindi, degli spazi di prova per l’IA sono:

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  • aumentare la consapevolezza dei soggetti coinvolti nella catena del valore delle soluzioni di intelligenza artificiale (abilitatori, sperimentatori/sviluppatori, utilizzatori) circa le opportunità offerte da queste tecnologie;
  • creare un ambiente di sperimentazione e sviluppo controllato utile per definire gli atti regolatori o di indirizzo di AgID;
  • facilitare l’avvio delle attività di predisposizione degli “spazi di sperimentazione normativa” previsti dall’AI Act (sandbox).

Gli attori coinvolti nella loro realizzazione sono:

  • gli Abilitatori, ovvero soggetti in grado di offrire tecnologie di IA e framework di sviluppo (ML, Modelli Fondativi, LLM, SLM);
  • gli Sperimentatori/Sviluppatori, ovvero oggetti in grado di sperimentare soluzioni innovative utilizzando gli strumenti abilitanti in modo da soddisfare un fabbisogno in uno degli ambiti individuati (Imprese ICT, start-up e PMI in ambito IA, Università e Spin-off, Centri di Ricerca).
  • gli Utilizzatori, ovvero soggetti interessati all’adozione di una delle soluzioni individuate nella fase di sperimentazione.

Gli spazi di prova sono parte anche della Strategia italiana per l’IA 2024-2026, una guida fondamentale per promuovere l’adozione e lo sviluppo dell’IA nel nostro Paese, e rappresentano un pilastro fondamentale per lo sviluppo e l’implementazione responsabile di questa tecnologia in Italia: questi ambienti dedicati consentono alle aziende, alle start-up e alle Pubbliche Amministrazioni di sperimentare nuove soluzioni basate sull’IA, valutarne l’efficacia e individuare potenziali impatti, nel pragmatismo dei casi d’uso.

AgID, in qualità di promotore dell’innovazione digitale nel nostro Paese, svolge un ruolo cruciale nella creazione di un ecosistema favorevole a questi esperimenti, fornendo supporto tecnico, normativo e finanziario. Grazie agli spazi di prova, l’Italia può accelerare la transizione digitale, rafforzare la sua competitività a livello internazionale e garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo etico e responsabile, a beneficio di tutta la società.



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