Questo contributo ha l’obiettivo di portare all’attenzione dei lettori una serie di possibili azioni preventive in modo da ridurre al minimo il rischio di gravi infortuni sul lavoro e la conseguente crisi che essi generano.
Infortuni, danno all’immagine e crisi
Negli ultimi 18 mesi nel nostro Paese si sono verificati alcuni gravissimi infortuni mortali plurimi, con un totale di 22 morti, che hanno provocato un significativo impatto emozionale anche sulla pubblica opinione. Questi eventi di estrema gravità hanno coinvolto anche grandi aziende e ne hanno danneggiato l’immagine e la reputazione.
Come alcune di queste aziende hanno gestito la “crisi” che ne è derivata, diversi osservatori professionali hanno ritenuto che le stesse abbiano ampi margini di miglioramento al riguardo.
La “crisi” è definibile come un avvenimento in grado di pregiudicare la continuità di esercizio di un’azienda e che, in quanto tale, richiede azioni immediate in grado di contenerne gli effetti. Un’azienda che vuole ridurre al minimo tale rischio deve preventivamente analizzare le modalità con cui gestisce il proprio sistema prevenzionale.
Le premesse della crisi
In genere, una crisi di questo tipo si verifica quando non si sono affrontati con la dovuta attenzione:
1) i rischi tradizionali;
2) i rischi sistemici, causati da malfunzionamenti interni del sistema organizzativo aziendale e dalle interazioni tra il sistema e l’ambiente esterno;
3) i rischi evolutivi, conseguenti a grandi cambiamenti nell’ambiente esterno che possono riguardare i valori e i principi di riferimento, l’evoluzione tecnologica, ecc..
Il paragrafo successivo vuole portare all’attenzione dei lettori una serie di possibili azioni preventive sotto forma di domande sulla situazione aziendale.
Come minimizzare il rischio di crisi?
– abbiamo individuato tutte le fonti di potenziale pericolo nei processi lavorativi?
– abbiamo individuato tutte le mansioni esposte alle fonti di potenziale pericolo?
– abbiamo associato a ciascuna mansione il personale esposto?
– abbiamo individuato l’entità dei rischi a cui è esposto ciascun individuo durante la sua attività?
– l’organizzazione aziendale è strutturata in modo tale da favorire il raggiungimento degli obiettivi prevenzionali?
– il livello delle competenze dei soggetti coinvolti è tale da rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi prevenzionali?
– i comportamenti di tutto il personale coinvolto sono coerenti con gli obiettivi prevenzionali fissati?
– enfatizziamo costantemente l’integrazione della sicurezza e della tutela della salute tra i valori e i principi aziendali?
– non gestiamo la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro secondo schemi costruiti a tavolino?
– dialoghiamo apertamente e con continuità con gli interlocutori interni (rappresentanze sindacali e RLS) ed esterni (enti di vigilanza), in modo da costruire dei “legami” utili in caso di crisi?
– abbiamo strutturato un sistema aziendale, efficace ed efficiente, di comunicazione finalizzata, quali-quantitativamente coerente con gli obiettivi prevenzionali fissati?
– sviluppiamo processi di coinvolgimento e condivisione degli obiettivi prevenzionali a tutti i livelli?
– abbiamo definito un sistema di incentivazione finalizzato agli obiettivi prevenzionali ma correlato agli obiettivi qualitativi e produttivi (produttività, qualità, sicurezza)?
– monitoriamo costantemente la coerenza dei processi decisionali con gli obiettivi prevenzionali fissati?
– analizziamo le situazioni passate traendone un adeguato feedback utile per la gestione delle situazioni di crisi?
– operiamo diagnosi periodiche, ai vari livelli e nelle differenti funzioni (dai vertici agli operatori), riguardo gli atteggiamenti inerenti la sicurezza sul lavoro?
– attuiamo programmi di formazione continua per il personale mediante processi di apprendimento che favoriscano lo sviluppo delle capacità di diagnosi, controllo e gestione proattiva e creativa delle possibili situazioni di crisi (simulazioni, ecc.)?
Risposte positive a queste domande, ovviamente, riducono significativamente il rischio di gravi infortuni sul lavoro nonché il rischio di generare una crisi con grave danno all’immagine e alla reputazione dell’azienda.
In un prossimo articolo parleremo di come gestire una crisi generata da un gravissimo infortunio sul lavoro.
Copyright © – Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link