“Ternana nel caos, senza stadio faremo causa”

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La serata di ieri è stata turbolenta per la Ternana, tra un esonero lampo e un ripensamento che ha lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori. Il tutto si è consumato in poche ore, con una decisione iniziale della società di sollevare Ignazio Abate dall’incarico e affidare la panchina a Fabio Liverani, salvo poi fare marcia indietro dopo una forte reazione della squadra. Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, non ha esitato a dire la sua, criticando duramente la gestione della Ternana affrontando anche il tema dello stadio. Ma andiamo con ordine.

Tutto è iniziato intorno alle ore 20 del 6 febbraio 2025, quando la Ternana ha ufficializzato l’esonero di Ignazio Abate. Una notizia che ha colto di sorpresa molti, visto che la squadra non sembrava in una situazione tale da giustificare un cambio in panchina. Al posto di Abate era stato annunciato Fabio Liverani, vecchia conoscenza del club rossoverde, che nel 2016-17 aveva condotto le Fere alla salvezza.

La reazione dei tifosi e soprattutto dei calciatori non si è fatta attendere. L’idea di allontanare Abate ha scatenato il malcontento dello spogliatoio, con i giocatori che si sono subito mobilitati per incontrare il presidente Stefano D’Alessandro e convincerlo a fare marcia indietro. Dopo una lunga riunione protrattasi fino a tarda notte, il club ha deciso di revocare l’esonero, confermando Abate alla guida della squadra.

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Non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale sulle ragioni del momentaneo esonero, ma tra le voci circolate con insistenza c’è quella di un contrasto tra Abate e la dirigenza riguardo l’inserimento in lista Serie C di Mattya D’Alessandro, figlio del presidente. Tuttavia, lo stesso Stefano D’Alessandro ha smentito categoricamente queste indiscrezioni, definendole “ridicole”.

Bandecchi: “Con la mossa di ieri sera la Ternana si è trovata in una condizione assurda”

Il Sindaco di Terni, Stefano Bandeccchi, al termine di un incontro al CMM sull’Ast, come riportato da “Ternananews”, ha espresso il suo pensiero sul caos creato ieri sera dalla Ternana:

“Io dormivo, stavo da Dio. Cioè, io avrei dormito. Se fossi stato il presidente della Ternana, avrei dormito. Io le mie decisioni, quando le ho prese, le ho sempre difese. Per me, in questo momento, la Ternana è in un gran caos. Non so chi paga gli stipendi. Se li paga l’allenatore, allora va tutto bene. Se è la squadra a decidere l’allenatore, allora la situazione è un casino allucinante. Con la mossa di ieri, dal pomeriggio alla sera, la Ternana si è trovata in una condizione assurda.

Magari avrebbe anche potuto vincere il campionato, ma la squadra era morta. A giugno lo avrebbero mandato via tutti, a meno che non paghino gli stipendi gli altri. Non esiste che un presidente si faccia trattare in questo modo. Nel calcio i ragionamenti si fanno prima, non dopo. È come andare alla partita, perdere 27-0 e poi dire: ‘Ragazzi, vogliamo organizzarci e vedere chi scende in campo?’. Ieri è stata una grande figura di m****”.

Il sindaco di Terni: “Se non fanno lo stadio, faremo causa alla Ternana”

Il sindaco si è espresso anche sul tema dello stadio, un nodo fondamentale per il futuro della Ternana. Secondo Bandecchi, la posizione di D’Alessandro sulla questione è poco chiara e contraddittoria:

“Su questo argomento non ci ho capito un c***o. Prima ha detto che comprava la Ternana perché lo stadio era strategico, ora ha detto che si è accorto che lo stadio è solo in concessione per 44 anni. Ho letto sui giornali che ha dichiarato che quindi non rientra nei suoi asset. Ha sbagliato tutto, perché non è nemmeno vero. Nei suoi asset rientra eccome, perché è una concessione di 44 anni. Ma detto questo, ha fatto una serie di dichiarazioni confuse. Tra ieri e l’altro ieri, ha avuto un blackout, c’è qualcosa che non va. Comunque, il Comune gli ha già scritto. I danni, secondo me, ammontano a circa 50 milioni. O fanno lo stadio o lo facciamo noi con i loro soldi. È molto semplice. Fine delle chiacchiere. O si mettono al tavolino e fanno ciò che devono fare, oppure c’è un problema, un problema tecnico”.

Bandecchi ha sottolineato come la questione dello stadio non possa essere elusa e che la Ternana debba rispettare gli impegni presi.

“La Ternana non fa lo stadio e noi faremo causa alla Ternana. È facile. Terni non può permettersi un’altra storia del genere, altrimenti perdiamo dei punti. Da quando ero presidente fino alla prima vendita, le cose sono sempre state chiare. Poi c’è stata un’altra vendita, in cui io non c’ero. Però voglio dire una cosa: se compri una squadra in fretta e furia, devi conoscere le cose. Se la tua prima dichiarazione è che hai comprato la Ternana perché c’era il progetto stadio-clinica, allora sai tutto. Poi dici di no, che non sapevi bene le cose. Poi scopri ieri che c’era una concessione, evidentemente non hai avuto una bella giornata”.

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