“Dalla cultura ai sapori. Autenticità e tradizione le parole d’ordine”

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di Marco Principini

Simona Meloni, assessore al turismo di Regione Umbria, il settore, nel suo territorio, ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni. Con eventi significativi come il Giubileo del 2025 e le celebrazioni per San Francesco nel 2026, quali sono i piani d’azione previsti? Come vi state predisponendo a questi eventi? “La crescita del turismo in Umbria rappresenta un segnale importante che conferma quanto la nostra regione sia progredita nella valorizzazione della propria identità. L’Umbria sta diventando sempre di più una delle mete preferite per coloro che sono alla ricerca di autenticità e qualità nell’accoglienza. Il Giubileo e le celebrazioni dell’ottavo centenario di San Francesco, unite alla canonizzazione di Carlo Acutis, pongono l’Umbria in una posizione centrale nel panorama turistico nazionale. Per massimizzare questa opportunità, abbiamo creato una cabina di regia che collaborerà attivamente con il tavolo nazionale per il Giubileo, preparando un calendario di eventi che promuovano una delle caratteristiche principali della nostra terra, ovvero la spiritualità. La pianificazione e la programmazione saranno essenziali per gestire i flussi turistici, creando un piano che valorizzi le nostre radici religiose e culturali e coinvolgendo tutti gli attori sociali per garantire una crescita condivisa e sostenibile”.

Su quali strategie intendete puntare per attrarre ancora più visitatori? “È fondamentale creare un’offerta esperienziale che valorizzi ulteriormente i nostri punti di forza e rappresenti appieno, nella sua molteplicità, lo spirito umbro. Dobbiamo ripartire dal valore della terra e delle sue tradizioni. Cultura, arte, paesaggio e sport all’aria aperta sono capaci di emozionare un turista tanto quanto la scoperta delle nostre eccellenze enogastronomiche e artigianali. Questi elementi costituiscono un’identità collettiva che è stata conservata intatta nel corso degli anni. I visitatori apprezzano la cura e l’armonia dell’ambiente e stanno scoprendo sempre più la qualità di un cibo che punta alla “perfezione della semplicità”. Dobbiamo ampliare e diversificare l’offerta turistica mettendo in risalto questi aspetti, promuovendo un’ampia gamma di esperienze attraverso strategie multicanale, che possano attrarre diversi segmenti di turisti”.

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Un turismo che punta quindi anche alla valorizzazione del settore agrituristico? “Certamente sì. In un anno significativo come quello del Giubileo, gli agriturismi giocheranno un ruolo fondamentale, accogliendo numerosi pellegrini. L’Umbria vanta oltre 1.300 agriturismi, un numero che ci colloca ai vertici nazionali sia per qualità che per quantità. Questo settore non solo arricchisce l’esperienza turistica, ma contribuisce anche al recupero del patrimonio edilizio storico, trasformando strutture architettonicamente apprezzabili, legate alla tradizione contadina, in vere e proprie attrazioni turistiche. In questo ambito, la Regione intende promuovere un’offerta di alta qualità, posizionando l’Umbria come una vetrina di eccellenza a livello internazionale, non più all’ombra della Toscana”.

L’aeroporto può svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo del turismo. Quali sono i vostri piani per potenziarlo? “L’aeroporto rappresenta una vera e propria “porta dell’Umbria” e il suo sviluppo è essenziale per attrarre turisti. È necessario implementare un piano di sviluppo chiaro e condiviso, considerando l’importante contesto del Giubileo. Insieme alla presidente Proietti, ci concentreremo su come recuperare eventuali ritardi, posizionando l’aeroporto al centro delle infrastrutture turistiche e culturali dell’Umbria. È fondamentale istituire nuovi collegamenti con hub internazionali e garantire l’accessibilità alle principali città umbre affinché l’aeroporto San Francesco possa espandere la sua attrattività e diventare un punto di riferimento per il turismo”.

Lei viene da un piccolo borgo del comprensorio del Trasimeno, un’area che ha sempre avuto una vocazione turistica. Cosa intende fare per questo territorio? “Ciascuno dei 92 comuni umbri è uno scrigno di bellezza che merita di essere visitato. Il mio lavoro sarà orientato alla valorizzazione delle specificità di ogni territorio. Il comprensorio del Lago Trasimeno è un luogo magico, famoso per i suoi tramonti mozzafiato. È un territorio a vocazione turistica che ha registrato una crescita significativa negli ultimi 20 anni, sia sotto il profilo dei servizi sia per quanto riguarda la qualità dell’accoglienza. Tuttavia, dobbiamo fare sempre di più. Come Regione, stiamo affrontando con convinzione e determinazione il tema ambientale per garantire a questo magnifico lago una stabilità idrica che manca da troppo tempo. È necessario uno sforzo congiunto e il coinvolgimento di risorse europee e nazionali per realizzare interventi che possano stabilizzare il livello delle acque. Questo è ciò che si aspettano anche gli operatori turistici, e questo è ciò su cui stiamo già lavorando”.



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