Gaia Contu e l’AI per un uso creativo e consapevole a scuola

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L’AI sta cambiando la scuola: più accesso alle informazioni, nuovi strumenti per docenti e studenti, ma anche sfide etiche. Al Next Generation AI, la divulgatrice aquilana Gaia Contu per parlare di pensiero, creatività e AI. Nel frattempo, le scuole dell’Aquila formano docenti e studenti per un’innovazione consapevole.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo dell’istruzione, trasformando il modo in cui studenti e docenti accedono alle informazioni e interagiscono con i contenuti didattici. L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle scuole rientra nelle azioni dell’investimento “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del PNRR, che mira a favorire l’orientamento e la formazione nelle discipline STEM attraverso percorsi di approfondimento e laboratori pratici. La scuola, infatti, si trova di fronte a una trasformazione epocale: l’intelligenza artificiale non solo sta cambiando il modo in cui si accede all’informazione, ma sta ridefinendo anche il ruolo stesso dell’istruzione. Gaia Contu, divulgatrice filosofico-scientifica aquilana e PhD presso la Scuola Superiore Sant’Anna, di recente è stata invitata come speaker al summit Next Generation AI, organizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a Milano dal 31 gennaio al 3 febbraio 2025, dove ha contribuito al dibattito sull’intelligenza artificiale e l’educazione. Nel suo intervento, ha affrontato il tema dell’unicità del pensiero umano e della creatività, interrogandosi sulla possibilità che l’intelligenza artificiale, in futuro, possa essere considerata cosciente. “Mi sono chiesta intanto se il pensiero umano è davvero unico, perché i filosofi e gli scienziati se lo sono chiesti per millenni e noi siamo arrivati alla conclusione che ancora non sappiamo bene come funziona la mente umana, cosa sia la coscienza e abbiamo capito che forse non è davvero unica; quindi, non è escluso che in futuro anche l’intelligenza artificiale possa essere considerata cosciente”, così racconta all’evento organizzato dal MIM. Attraverso i suoi interventi e la sua attività divulgativa, ha più volte sottolineato la necessità di affrontare l’uso dell’IA con spirito critico e creativo.
“Confrontarmi con ragazze e ragazzi così brillanti, giovani e consapevoli da tutta Italia, e ascoltare dai/lle mie/i colleghi speaker proposte e dati/conoscenze, mi ha fatto visualizzare e percepire l’esistenza di un’altra possibilità per il futuro: una via di utilizzo critico e creativo degli strumenti dell’AI, guidata da uno spirito né ingenuo né rassegnato, ma lucido e pieno di energia”, spiega ancora.

Intelligenza artificiale e salute mentale, il chatbot non è uno psicologo

Secondo vari studi, si stima che circa Il 65% degli studenti utilizzi ChatGPT per fare i compiti, in fin dei conti è uno strumento più veloce che non consultare un’enciclopedia. L’intelligenza artificiale è sempre più presente nell’istruzione, offrendo strumenti che, se utilizzati correttamente, possono migliorare il processo di apprendimento. Tuttavia, l’uso crescente di AI generativa, come ChatGPT, ha sollevato interrogativi sulla necessità di sviluppare una cultura critica dell’informazione. L’evoluzione delle tecnologie ha trasformato il modo in cui si accede all’informazione, rendendo fondamentale un cambiamento nel ruolo della scuola. Non si tratta più solo di trasmettere conoscenze, ma di sviluppare capacità critiche negli studenti, aiutandoli a comprendere l’origine delle fonti e a valutare la qualità delle informazioni. Secondo molti esperti del settore, questa transizione è essenziale affinché l’uso dell’IA nell’educazione sia efficace e consapevole. In questo scenario in continua evoluzione, è fondamentale che vi sia un quadro normativo chiaro. L’Italia sta delineando un quadro normativo per l’Intelligenza Artificiale, allineandosi all’AI Act europeo, entrato in vigore nel 2024. La “Strategia Italiana per l’AI 2024-2026” punta a promuovere ricerca, innovazione e formazione, creando un ecosistema in cui l’Intelligenza Artificiale possa svilupparsi in modo sicuro ed etico. L’obiettivo è bilanciare progresso tecnologico e tutela dei diritti, favorendo un’adozione responsabile dell’AI nel paese.

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Le scuole medie e superiori dell’Aquila partecipano a iniziative previste dal PNRR Missione 4 per la formazione del personale docente nella transizione digitale. Tra queste, laboratori sull’uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale nella didattica e corsi online gratuiti sull’AI generativa, organizzati in linea con il D.M. 66/2023, che punta a potenziare le competenze tecnologiche e metodologiche per innovare l’insegnamento.
Parallelamente, anche l’Università degli Studi dell’Aquila sta contribuendo attivamente alla ricerca sull’integrazione dell’intelligenza artificiale in contesto didattico. Oltre ai numerosi eventi e convegni sul tema, gli studenti dell’Ateneo vengono spesso consultati sui loro utilizzi dell’AI durante il loro percorso di studi. Ciò contribuisce a comprendere come l’AI possa influenzare la didattica e migliorare l’approccio all’apprendimento, con un focus sull’efficacia di tali tecnologie. La partecipazione degli studenti a queste iniziative è cruciale per costruire un futuro dell’istruzione che integri la tecnologia in modo consapevole e responsabile.
L’uso dell’AI in contesto educativo rappresenta un cambiamento significativo, che richiede un approccio attento e consapevole. Il confronto tra esperti, docenti e studenti mostra come la tecnologia possa essere uno strumento prezioso per arricchire l’apprendimento, a patto che venga affiancata da un’educazione critica e responsabile. L’Intelligenza Artificiale sta già trasformando la scuola: la sfida ora è imparare a gestirla nel modo giusto.





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