Napoli, il lusso si fa “verace”? Ecco come cambia il turismo della città

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Nei prossimi mesi, Napoli vedrà un significativo sviluppo nel settore dell’ospitalità di lusso. Diverse multinazionali alberghiere, tra cui Marriott, Hilton, Rocco Forte e Radisson, hanno scelto di investire nella città, attraverso nuove aperture e acquisizioni di hotel storici. Ma questi investimenti rivelano una città sempre più attrattiva, anche grazie all’offerta di esperienze autentiche, specialmente legate all’enogastronomia.

Napoli attrae sempre più turisti

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Turismo in aumento nel Mezzogiorno

Il turismo continua a essere un motore economico per il Mezzogiorno, con Puglia, Sardegna e Campania tra le regioni più competitive in Europa. Secondo il rapporto di SRM-Intesa Sanpaolo, il Sud ha registrato oltre 86 milioni di pernottamenti, pari al 19% del totale nazionale, ma con una forte stagionalità (76,8% nei mesi estivi). Dati che vedono la Campania – e Napoli in particolare – in prima fila. Le prospettive per il 2025 sono positive: si prevede un incremento del 2,8% delle presenze rispetto al 2019, con una crescita del turismo internazionale (+4,5%). Il settore genera un valore aggiunto di 24,9 miliardi di euro, contribuendo al 24% del PIL turistico nazionale. Per migliorare la competitività, sarà fondamentale investire in destagionalizzazione, sostenibilità (ESG), digitalizzazione e formazione.

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Napoli, arriva il lusso

Il gruppo Marriott aprirà un nuovo hotel nella sede dell’ex Banca di Roma in via Verdi, mentre Rocco Forte Hotels entrerà nel mercato napoletano con una struttura in Palazzo Caravita di Sirignano, alla Riviera di Chiaia. Hilton convertirà tre alberghi già esistenti: il Britannique in corso Vittorio Emanuele, Palazzo Caracciolo in via Carbonara e l’Oriente in via Armando Diaz. Radisson, invece, inaugurerà un hotel nella storica sede del quotidiano Il Mattino in via Chiatamone. Questi investimenti, accompagnati dall’apertura di nuovi ristoranti con ambizioni stellate e rooftop panoramici, testimoniano l’interesse crescente delle grandi catene per Napoli. Il capoluogo campano si afferma così come una destinazione strategica per il turismo di fascia alta.

Napoli, il lusso si fa “verace”? Ecco come cambia il turismo della città

Angioletto De Negri di Progecta

«La città finalmente piace al turismo di qualità – spiega Angioletto De Negri, patron di Progecta, che da 28 anni organizza a Napoli la Borsa Mediterranea del Turismo – ed è grazie alla tenacia degli imprenditori. Progecta li supporta e affianca da sempre: il nostro convegno “Napoli Luxury Destination” esalterà la nuova vocazione della città come meta del turismo di lusso, offrendo alle istituzioni una piattaforma di proposte per prepararsi ad affrontare al meglio quella che sarà la grande sfida dei prossimi anni: gestire i flussi turistici del momento senza lasciarsi travolgere dagli stessi. Gli effetti negativi dell’overtourism, come la progressiva usura delle città, un proliferare del sommerso, con una guerra all’illegalità che deve passare dal sanzionare le strutture prive di CIN (il Codice identificativo nazionale, ndr), vanno mitigati, disciplinati con politiche mirate. La nuova vocazione lusso è sicuramente un’occasione da cogliere per avviare un percorso orientato al progresso, per il benessere di tutti: cittadini e turisti, di tutte le tasche».

Napoli, tra la pizza e Alain Ducasse

In questo contesto un ruolo decisivo lo rivestono le esperienze enogastronomiche che una città come Napoli può offrire. E se da un lato crescono i locali di alta cucina, come nel caso del ristorante di Alain Ducasse (aperto a giugno 2024), dall’altro anche i big spender stranieri amano concedersi esperienze autentiche, in grado di far loro vivere una Napoli più verace, in grado di offrire un turismo più esperienziale.

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La pizza rimane un’attrazione irrinunciabile di Napoli

Per questo, iniziative come i corsi organizzati dall’Associazione verace pizza napoletana (Avpn) che permettono non solo di degustare, ma anche di imparare a fare la pizza, stanno raccogliendo un successo sempre maggiore e contribuiscono in modo sempre più significativo alla promozione della città partenopea. Anche per quanto riguarda turisti dalle grandi capacità di spesa.





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