Il consiglio comunale alla fine si è svolto ma con un ordine del giorno a dir poco monco, con quattro punti su 9 ritirati dagli assessori – Alfonso Oliva, Orlando De Cristofaro ed Eufrasia Cannolicchio – per ulteriori approfondimenti amministrativi. La discussione sul Puc, occupazione di suolo pubblico e strisce rosa dovrà attendere.
L’interrogazione sulle multe non notificate
Tra le interrogazioni in discussione quella relativa alle multe non notificate, presentata dal consigliere Mario De Michele. “Circa il 70% delle violazioni non sono state notificate nel 2024 – ha spiegato in aula – Abbiamo incassato 619mila euro, di cui 571mila in conto competenza e 47mila euro in conto residui. Com’è possibile che a settembre c’erano circa 75mila euro sul capitolo della 208 ed oggi ce ne sono 10 volte in più. I conti non tornano”. Anche perché si tratterebbe, numeri alla mano, della stessa somma incassata nel 2023 quando vennero elevate la metà delle multe (circa 27mila in luogo delle 55mila del 2024).
Ed anche sulla stima del mancato incasso ci sono dubbi: “Parliamo di 33mila verbali, più del 50% non è stato notificato con conseguente mancato incasso”, essendo le multe andate in prescrizione. A replicare a De Michele è stata l’assessore Eufrasia Cannolicchio che ha ammesso di essere venuta a conoscenza della vicenda solo a fine anno “mi sono attivata subito – ha riferito – Dalla fine di ottobre abbiamo recuperato con il nuovo affidamento. Più di tanto non si poteva fare”.
Le casette di Natale: “Accesso agli atti”
De Michele ha anche presentato un’interrogazione sulle casette di legno installate nel periodo natalizio in piazza Vittorio Emanuele. Casette la cui richiesta sarebbe stata effettuata da una non meglio specificata associazione dei commercianti e che sono rimaste chiuse quasi nella loro totalità. L’interrogazione riguardava le procedure e le eventuali spese, questioni su cui non c’è stata risposta in consiglio comunale con De Michele che annuncia “un’istanza di accesso agli atti” sulla vicenda.
“Vista l’approssimazione delle risposte dell’assessore Orlando De Cristofaro all’interrogazione sul fallimentare mercatino di Natale in Piazza Vittorio Emanuele ci toccherà produrre un’istanza di accesso agli atti. È però inaccettabile che un assessore venga in consiglio impreparato, rispondendo alle legittime richieste con irritante sufficienza e restando nel vago – commenta il consigliere comunale de La Politica che serve Mario De Michele – Mi tocca ricordare all’assessore che il mercatino di Natale rientra nella progettualità del Natale ad Aversa per cui, anche lui, ha votato una delibera di indirizzo. A tale delibera ha fatto poi seguito un avviso pubblico a firma del dirigente Gangi. Chi ha partecipato a questo avviso? Quali atti sono stati prodotti in seguito, le eventuali autorizzazioni non si sa se esistono in quanto non pubblicatie Forse lorsignori non hanno ancora capito che la pubblica amministrazione parla attraverso gli atti e non con le chiacchiere. Tutti possono vedere su YouTube il video del consiglio e la risposta di De Cristofaro così come tutti ricordano le casette chiuse in piazza Vittorio Emanuele per tutto il periodo natalizio. Una pagina triste per l’amministrazione comunale”.
La questione dei debiti fuori bilancio
Tra i punti all’ordine del giorno ‘sopravvissuti’ il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio. “Si tratta di cinque sentenze”, ha spiegato l’assessore Mariano D’Amore, con un importo complessivo di circa 1900 euro. Ma a tenere banco in assise è stata la cronologia delle sentenze, il cui ordine – soprattutto per i ritardi dell’ambito tecnico – non sarebbe rispettato (al riguardo ci sono state diffide). “Il nostro dovere di amministratori è riconoscere i debiti fuori bilancio – ha tuonato il consigliere Gilberto Privitera – Ma questo non possiamo dirlo per tutti i debiti fuori bilancio. Siamo messi in difficoltà dall’inerzia degli uffici” per cui “il Comune di Aversa è un cattivo pagatore. I debiti vanno pagati – ha aggiunto – In commissione Bilancio abbiamo proposto provvedimenti disciplinari per i dipendenti che non svolgono il loro lavoro per tempo. Non arriviamo a questo ma verifichiamo le possibili soluzioni perché questo andazzo non è possibile e tutti i debiti devono arrivare per tempo dinanzi a questo consiglio comunale”.
La questione ha provocato una reazione da parte del primo cittadino Matacena che replica: “E’ un problema che dobbiamo affrontare e risolvere – ha detto – Non posso che prendere atto del ritardo che c’è in alcuni uffici nell’istruttoria dei debiti fuori bilancio. Ma mi spiace ricordarlo: in questo Comune oggi ci sono 109 dipendenti compresi i vigili urbani. Possiamo adottare una cronologia per uffici, adottarla in senso assoluto si rischia di bloccare il tutto”, ha chiarito Matacena che ha chiesto alle opposizioni di formulare anche proposte in tal senso.
L’insipienza fa infuriare il sindaco
Nel corso della discussione sempre Privitera ha ribadito: “Prendiamo atto che lei chiede all’opposizione soluzioni e questo la dice lunga sull’insipienza di questa amministrazione”. Una parola – insipienza, cioè pressappochismo nelle decisioni – che non è piaciuta a Matacena che sveste il solito aplomb e replica stizzito: “L’insipienza c’è stata nel corso dei decenni non relativamente a sei mesi di attività sui debiti fuori bilancio. Non generalizziamo. Certe parole non le accetto e non posso farle passare”, ha detto il primo cittadino. Parole a cui Dino Carratù risponde: “A me fanno ridere le difese di ufficio – ha dichiarato l’esponente di Forza Aversa – Quando il sindaco dice che l’insipienza riguarda quelli che c’erano prima a chi si riferisce. Perché 5 su 10 della sua maggioranza sono quelli che c’erano prima”.
Alla fine i debiti sono stati approvati con i voti della maggioranza mentre i consiglieri di opposizione si sono astenuti.
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