cosa cambia nel 2025 — idealista/news

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Arrivano importanti novità per tutte le famiglie con figli a carico: grazie alla Legge di Bilancio 2025, l’Assegno Unico è fuori dall’ISEE per il calcolo di alcune agevolazioni. In altre parole, per l’ottenimento del Bonus Nuove Nascite e del Bonus Asilo Nido, non sarà necessario considerare quanto percepito con l’Assegno Unico nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

La misura si aggiunge ad altre esclusioni per il calcolo dell’ISEE, come quella sui titoli di Stato e sui prodotti finanziari fino a 50.000 euro. Ma cosa cambia per l’anno in corso?

Cosa cambia nel 2025 per l’Assegno Unico

Istituito per la prima volta nel 2022, con la Legge Delega 46/2021, l’Assegno Unico Universale (AUU) è una misura nata per tutte le famiglie di contribuenti italiani con figli a carico. Introdotto per unificare e semplificare le agevolazioni precedenti, l’Assegno Unico prevede l’erogazione di importi mensili variabili, a seconda della condizione economica del nucleo familiare, certificata dall’ISEE. 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Nonostante un ipotizzato stop all’Assegno Unico nel 2025, la misura non solo è stata rinnovata anche per l’anno in corso, ma ha visto l’introduzione di alcune importanti novità. Così come già accennato in apertura, per alcuni bonus non sarà infatti più necessario considerare l’importo percepito tramite Assegno Unico nel calcolo dell’ISEE.

Cosa prevede l’Assegno Unico 2025

Prima di entrare nel merito dei casi in cui l’Assegno Unico possa essere escluso dall’ISEE, è utile sintetizzare le caratteristiche principali della sovvenzione. Come già spiegato, l’AUU prevede l’erogazione di un importo mensile variabile, che viene riconosciuto:

  • per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza;
  • per le famiglie con figli minorenni a carico;
  • per le famiglie con figli maggiorenni a carico, fino al compimento dei 21 anni, a condizione che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolgano un tirocinio o abbiano un reddito inferiore agli 8.000 euro anni;
  • per le famiglie con figli disabili a carico, senza alcun limite d’età.

L’importo che si potrà ricevere è normalmente calcolato in base all’ISEE presentato, con la possibilità di approfittare di specifiche maggiorazioni. Ad esempio, l’assegno aumenta in presenza di figli successivi al primo o, ancora, per figli a carico colpiti da grave disabilità. 

Indicativamente, nel 2025 le somme garantite variano da un minimo di 57 euro mensili per figlio a carico, per i nuclei con ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro, fino a un massimo di 199,40 euro mensili per figlio a carico per famiglie con ISEE fino a 15.000 euro. A questi importi, si aggiungono poi le eventuali maggiorazioni, come accennato.

È però utile sapere che l’Assegno Unico Universale è disponibile anche per le famiglie che non desiderano presentare l’ISEE. In tal caso, l’importo erogato sarà fisso e non commisurato all’effettiva condizione economica familiare.

Per poter ottenere l’agevolazione, il nucleo familiare deve presentare apposita domanda, approfittando del nuovo servizio INPS dedicato all’AUU. Contestualmente alla presentazione, verrà fornita indicazione sull’importo che verrà effettivamente accreditato mensilmente.

Quando l’Assegno Unico è fuori dall’ISEE

Come è facile intuire, l’Assegno Unico Universale nasce con il preciso intento di aiutare le famiglie, in particolare quelle in difficoltà economica, a gestire tutte le spese che la cura e l’educazione dei figli comportano. Proprio poiché l’importo garantito può essere importante, l’erogazione dell’AUU comporta anche un aumento del reddito disponibile, impattando negativamente sull’accesso a varie agevolazioni fiscali.

Per mitigare questo effetto, la già citata Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle precise esclusioni. Ma cosa vuol dire che l’Assegno Unico è fuori dall’ISEE? Semplificando, le famiglie non dovranno più considerare gli importi ottenuti tramite AUU ai fini dell’ISEE:

Conto e carta

difficile da pignorare

 

  • quando si vuole richiedere il Bonus Nuove Nascite, con una tantum da 1.000 euro per i nuclei fino a 40.000 euro di ISEE;
  • quando si vuole ottenere il Bonus Asilo Nido, che prevede dai 1.500 ai 3.000 euro all’anno a seconda dell’ISEE.

Ma da quando l’Assegno Unico è fuori dall’ISEE? L’esclusione, purché limitata alle sopracitate agevolazioni, è disponibile dal primo gennaio 2025. Tuttavia, è utile ricordare che le famiglie hanno tempo fino al 28 febbraio per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ottenimento dell’ISEE, affinché possa essere definito il corretto importo dell’assegno. In caso di mancata presentazione, si otterrà l’importo minimo, con tuttavia la possibilità di ricalcolo e accredito degli arretrati se si procederà al caricamento dell’ISEE entro il 30 giugno.

Cosa succede se non faccio l’ISEE per l’Assegno Unico?

I criteri di esclusione dell’Assegno Unico dal calcolo dell’ISEE, come visto relativamente al Bonus Nuovi Nati e al Bonus Asilo Nido, non devono essere confusi con una situazione ben differente: quella dei nuclei familiari che decidono di non presentare l’ISEE per l’ottenimento dell’AUU.

È utile sapere che la mancata presentazione dell’ISEE non preclude l’accesso all’Assegno Unico Universale. Tuttavia, come già accennato nei precedenti paragrafi, nell’impossibilità di calcolare la condizione economica, verrà erogata la misura in forma minima. Sempre come precedentemente spiegato, i nuclei familiari hanno però tempo fino al 30 giugno per presentare l’ISEE aggiornato: in tal caso, l’importo dell’assegno verrà ricalcolato e, se di importo maggiore ai minimi, verrà accreditata anche la porzione di arretrato per i mesi precedenti.

Quanto si prende con l’Assegno Unico senza ISEE?

Ma quanto si prende con l’Assegno Unico se si decide di non presentare l’ISEE? In altre parole, a quanto ammontano i minimi che verranno garantiti?

In assenza dell’indicatore della propria condizione economica, la fascia di applicazione dell’AUU sarà la più bassa. Di conseguenza:

  • si verrà considerati al pari di una famiglia con ISEE da 45.574,96 euro o superiore;
  • si otterrà un importo di 57 euro per ogni figlio a carico.

Appaiono perciò evidenti i vantaggi di associare alla domanda per l’Assegno Unico Universale la propria condizione economica ISEE, soprattutto se ci si trova in un nucleo dal ridotto reddito. Infatti, si potrà approfittare:

  • di un’erogazione mensile più generosa, effettivamente commisurata sulla composizione del nucleo familiare;
  • dell’eventuale disponibilità di maggiorazioni, che ovviamente vanno ad aumentare ulteriormente l’importo erogato.

A questo scopo, è utile ricordare che il calcolo dell’ISEE può essere effettuato online tramite il portale INPS, presso i CAF convenzionati, agli uffici comunali preposti se il proprio Comune offre questo servizio o, ancora, spesso direttamente dagli enti eroganti del beneficio o dell’agevolazione richiesta.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link