Nell’articolo sul Secolo XIX del 21/1/2025 il presidente Bucci ha delineato l’iter del progetto del trattamento finale dei rifiuti in Liguria.
Italia Nostra Liguria ritiene che da quella posizione emergano molti aspetti assolutamente non condivisibili, a partire dalla dichiarazione secondo la quale
la tecnologia sarà scelta dai privati che parteciperanno all’appalto
“Come è ormai una esperienza di molti anni si tratta di una impostazione fallimentare rispetto a quella alternativa di affidare la progettazione a una società di ingegneria (con tutti i sondaggi necessari) e procedere ad una gara basata su questo progetto. Non è infatti possibile confrontare realmente offerte basate su diverse alternative tecnologiche: costi di gestione, rischi, qualità delle emissioni, consolidamento tecnologico ecc. sono totalmente differenti; in un settore che ha ormai tecnologie molto consolidate è preferibile per i pubblici amministratori scegliere una tecnologia, fare realizzare da progettisti qualificati il progetto da mettere in gara, indire la gara qualificando i partecipanti e confrontare le offerte in base al prezzo e alla qualità delle proposte migliorative”.
“Con l’impostazione che il presidente Bucci ha scelto di seguire, inoltre , si rischia che i progetti che andranno a confronto in fase di gara siano superficiali perché le aziende partecipanti non possono investire grandi cifre per fare il progetto a regola d’arte dal momento che non sanno se risulteranno vincitrici: può accadere che arrivino imprevisti in corso d’opera che comportino sensibili aumenti dei costi di realizzazione ovvero provochino una riduzione della qualità del lavoro per rimanere nel budget prefissato (es. la piattaforma di Vado aggiudicata su pali e realizzata con riempimenti o il terzo valico in cui c’è la sorpresa del gas che non si pensava di trovare)”.
Inoltre il presidente Bucci ha dichiarato che la collocazione sarà scelta dal privato che realizzerà l’impianto.
“Poiché un impianto di termo-valorizzazione come quello prospettato dal presidente Bucci ha immense implicazioni sul territorio, per i fumi, i consumi di territorio, il traffico che genera (20.000 camion l’anno), i costi di trasporto a carico delle aziende che raccolgono i rifiuti, Italia Nostra ritiene che la responsabilità della scelta debba essere in capo all’autorità politica”.
Infine Italia Nostra Liguria ritiene che il termovalorizzatore ligure sarà troppo piccolo per essere fatto bene.
“Ci sono infatti alcune considerazioni generali sulla termovalorizzazione di cui il presidente Bucci non ha, a nostro avviso, tenuto conto:
· I rifiuti da bruciare sono materiali non omogenei di cui è impossibile conoscere la composizione, per quanto sia spinta la loro selezione e caratterizzazione (al contrario dei prodotti industriali quali acciaierie, cokerie, raffinerie ecc.), per cui la composizione dei materiali di risulta è sempre non completamente prevedibile con possibili composti inquinanti, sia nei fumi sia nelle acque; ciò comporta rischi sul territorio e una grande complessità degli impianti di abbattimento per i residui di lavorazione (fumi, acque, fanghi); questa complessità comporta costi elevatissimi e gestioni molto qualificate. Ciò può essere tollerato, per un certo periodo, per città metropolitane di grandissima dimensione (es. Roma), con volumi di rifiuti sufficienti e quindi costi di lavorazione sostenibili e limitati costi di trasporto del rifiuto da bruciare; in Liguria, invece, la quantità di rifiuti sarà troppo piccola rispetto alle taglie ottimali attuali e i costi di trasporto saranno sproporzionati all’utilità, su infrastrutture che sono già sature.
· La Comunità europea ha già dato indicazioni per la progressiva dismissione di impianti di termovalorizzazione e non consente di utilizzare per i termovalorizzatori fondi pubblici;
· Il sistema dei rifiuti ligure ha punti di arretratezza prioritari (scarsa percentuale di recupero dei rifiuti e insignificante percentuale di valorizzazione del differenziato).
In base a quanto sopra il progetto di impianto di trattamento rifiuti ipotizzato da Bucci non è condivisibile” concludono da Italia Nostra.
Dell’argomento si parlerà sabato 15 febbraio in un incontro pubblico con Federico Valerio, organizzato nella sede di Vivere Vado.
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