esperienze e cammini alla BIT di Milano

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Il turismo lento rappresenta per l’Umbria una risorsa fondamentale per il futuro del settore. Durante la BIT di Milano, la regione ha presentato l’iniziativa “Cammini Aperti”, un progetto che intende valorizzare l’unione tra diversi territori e promuovere un tipo di esperienza turistica che mette in primo piano la scoperta lenta e autentica del paesaggio. Protagoniste dell’evento, insieme all’Umbria, sono state anche Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Toscana, unite per attrarre turisti interessati a percorsi che uniscono storia, natura e spiritualità.

La proposta di “cammini aperti”

Durante l’edizione 2025 della BIT, l’Umbria ha rilanciato l’iniziativa “Cammini Aperti”, coinvolgendo gli appassionati della camminata e anche chi si avvicina per la prima volta a quest’esperienza. Gianluigi Bettin, coordinatore del progetto per la Regione Umbria, ha annunciato eventi speciali in programma il 10 e 11 maggio. L’invito è rivolto a tutti, per scoprire i percorsi emblematici come la via di Francesco, il Cammino di San Benedetto e la via Lauretana. Attraverso una serie di eventi chiamati “27 assaggi di cammino”, i partecipanti potranno esplorare tratti significativi di questi itinerari, che sono non solo percorsi di trekking, ma anche vie giubilari che attraversano le bellezze naturali e culturali delle regioni coinvolte.

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L’intento di questa proposta è chiaro: promuovere un turismo esperienziale che va oltre la semplice visita di un luogo, incentivando interazioni dirette e genuine con i territori. Con una crescita della domanda per esperienze autentiche, l’iniziativa risponde a una crescente voglia di avventura e genuinità che i turisti cercano nel 2025.

L’importanza del turismo esperienziale

Il turismo esperienziale è al centro della visione strategica dell’Umbria, come evidenziato da Stefania Proietti, presidente della Regione. Secondo Proietti, l’approccio esperienziale offre opportunità non solo per i visitatori, ma anche per le comunità locali. L’afflusso di turisti nei piccoli borghi stimola l’economia locale, permettendo lo sviluppo di attività commerciali e di ospitalità. Questo tipo di turismo è particolarmente attraente per i giovani, i quali riassaporano il desiderio di una vita di qualità, tipica delle zone rurali e montane umbre.

Il progetto “Cammini Aperti” rappresenta quindi un’opportunità di crescita per le piccole comunità, creando un legame tra turismo e sviluppo economico che può essere sostenibile nel tempo. Coinvolgendo le nuove generazioni, si offre loro la possibilità di cimentarsi in nuovi mestieri legati all’ospitalità e al turismo. Questo approccio non solo sostiene l’economia, ma contribuisce anche a mantenere vive le tradizioni e la qualità della vita nei borghi, creando una sinergia che alimenta l’identità culturale della regione.

Un futuro sostenibile tra natura e spiritualità

Il progetto “Cammini Aperti” si spinge oltre, abbracciando temi quali la sostenibilità e la spiritualità, aspetti intrinsecamente legati alla storia dell’Umbria. Simona Meloni, assessore al Turismo e alle Politiche agricole, ha messo in evidenza come questa iniziativa possa rappresentare un’ottima occasione per il futuro, non solo per promuovere i cammini, ma anche in vista del Giubileo e dei festeggiamenti per l’ottocentenario del “Cantico delle Creature”.

La connessione tra turismo, agricoltura di qualità e cultura del paesaggio viene proposta come una chiave per attrarre visitatori in cerca di significato oltre la mera fruizione del paesaggio. Camminare attraverso l’Umbria significa immergersi in un contesto ricco di storia, arte e natura incontaminata, riscoprendo il valore delle cose semplici e autentiche, lontane dalla frenesia e dal ritmo dettato dalla vita moderna.

La scelta di vivere un turismo lento permetterà ai visitatori di diventare consapevoli delle risorse che il territorio ha da offrire, promuovendo una forma di turismo consapevole che rispetta e valorizza il patrimonio locale. L’Umbria, con i suoi cammini lenti, non è solo una destinazione, ma una filosofia di viaggio che invita a rallentare e apprezzare ogni passo.





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