Oggi, martedì 11 febbraio, alle ore 12, presso il Salone del Rettorato dell’Università di Torino, è stato presentato alla stampa SAMBA, il progetto di promozione del benessere psicofisico e contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo della popolazione studentesca universitaria. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR), è coordinata dall’Università di Torino in collaborazione con Politecnico di Torino, Università di Pollenzo, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Conservatorio Statale di musica Giuseppe Verdi di Torino e Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta.
Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Nicola Perullo, Rettore dell’Università di Pollenzo, Laura Valle, Vicedirettrice dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Francesco Pennarola, Direttore del Conservatorio Statale di musica Giuseppe Verdi di Torino, Marinella Tarenghi, Direttrice dell’Istituto Musicale pareggiato della Valle d’Aosta e Daniela Converso, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e referente del Progetto SAMBA.
Il progetto SAMBA
Creare un ambiente di apprendimento e una cultura organizzativa che promuovano la salute, il benessere e la sostenibilità, attraverso l’implementazione, la sperimentazione e il trasferimento di approcci innovativi, è alla base di SAMBA. Il progetto ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei comportamenti di salute, dei fattori di rischio e di protezione, nonché delle condizioni di benessere psicologico e della qualità della vita universitaria, ponendo inoltre attenzione agli studenti fuori sede e agli studenti stranieri, che sono risultati più a rischio dal punto di vista dell’adattamento delle relazioni sociali. In particolare, le attività previste dall’iniziativa prevedono: supporto psicologico individuale e di gruppo, supporto per studenti e studentesse con difficoltà nello studio, interventi per fronteggiare e gestire l’ansia e migliorare le strategie di coping, per il contrasto alle dipendenze e ai comportamenti dannosi per la salute, per promuovere gli stili di vita salutari attraverso la partecipazione a laboratori che avranno al centro il cibo e l’alimentazione, o che si avvarranno dell’ausilio dell’arte e della musica per alimentare il benessere. Ampio spazio è dedicato anche alle attività motorie (il programma di wellness & training prevede gruppi di cammino, pilates, yoga, rinforzo muscolare), a partire dalla possibilità di ottenere gratuitamente il certificato per lo svolgimento delle attività non agonistiche, e dalla valutazione delle capacità fisiche.
Il progetto, che coinvolge una platea di circa 120.000 studenti e studentesse, è stato finanziato dal MUR con un budget totale di più di 2.500.000 euro compresa la parte di incentivo delle discipline sportive.
Screening dello stato di salute psicofisica della popolazione studentesca
In una prima fase verrà effettuata uno screening dello stato di salute psicofisica e dei fattori di rischio e di protezione per promuovere la conoscenza e l’utilizzo da parte della popolazione studentesca dei servizi già esistenti nei diversi Atenei e AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) dedicati alla promozione della salute psico-fisica e al contrasto del disagio psicologico. In un secondo momento verranno rafforzati tali servizi, consolidati i servizi di supporto dedicati agli studenti stranieri, i servizi rivolti specificamente alla popolazione studentesca di area sanitaria e attivati percorsi che abbiano, per i fuori sede, una valenza aggiuntiva rispetto agli obiettivi comuni a tutta la popolazione studentesca nel favorire i processi di socializzazione e di adattamento.
Nuove attività di supporto del benessere e di contrasto del disagio
Verranno poi sviluppate nuove e innovative attività di supporto del benessere e di contrasto del disagio, con caratteristiche di prevenzione primaria e promozione della salute psicofisica, degli stili di vita salutari, del contrasto e della prevenzione dei comportamenti a rischio, in particolare delle diverse forme di dipendenza che possono essere sviluppate tra i giovani adulti. Il progetto intende quindi operare in un’ottica di ricerca-intervento, di prevenzione primaria e secondaria nell’ambito delle dipendenze patologiche comuni e più facilmente riconoscibili nella popolazione universitaria di riferimento (ad esempio tabagismo, internet e techno addiction). Tutte le attività proposte hanno una funzione di prevenzione primaria e promozione della salute e, in quanto tali, sono indirizzate allo sviluppo di comportamenti salutari e proattivi in grado di allontanare dalle dipendenze patologiche o di alimentare la consapevolezza della pericolosità dei comportamenti intrapresi.
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